Venezia 79, le parole di Hillary Clinton su aborto, Meloni e Putin

Hillary Clinton a Venezia, dichiarazioni della politica su Meloni e Putin

Presente al Festival del Cinema di Venezia per i DVF Awards, i premi per le donne della designer Diane von Fürstenberg, Hillary Clinton ha avuto modo di approfondire diversi temi e, soprattutto, di parlare di diversi esponenti della politica italiana e internazionale. La donna, che è stata vicina ad ottenere la Presidenza degli Stati Uniti d’America nelle elezioni del 2016, quando è stata battuta da Donald Trump, è stata accolta in grande stile da parte del pubblico di Venezia, che ha potuto sicuramente lodare la sua conoscenza politica e sociale. Per questo motivo, vale la pena citare le parole che Hillary Clinton ha destinato al pubblico, relativamente a temi importanti come l’aborto e, soprattutto, rispetto ad alcuni personaggi, come Giorgia Meloni e Vladimir Putin.

Hillary Clinton parla di Giorgia Meloni e Vladimir Putin

Uno spazio particolarmente vasto, per Hillary Clinton, è stato destinato ai suoi interventi a proposito della politica italiana ed estera. In particolar modo, la Clinton ha parlato anche del momento storico molto delicato che attraversa il mondo, in virtù della situazione in Ucraina provocata dall’operato di Vladimir Putin. Assolutamente atteso anche l’intervento su Giorgia Meloni, di cui la Clinton ha parlato sia in quanto donna, sia per quel che concerne il suo legame con i populismi nazionali, che ha ritenuto essere molto pericolosi.

A proposito di Giorgia Meloni, Hillary Clinton ha spiegato quanto segue: «L’elezione della prima premier in un Paese rappresenta sempre una rottura col passato, ed è sicuramente una buona cosa. Però poi, come per ogni leader, donna o uomo, deve essere giudicata per quello che fa. Le donne di destra vengono protette dal patriarcato perché spesso sono le prime a supportare i pilastri fondamentali del potere maschile e del privilegio. Oggi, in America, le leader di destra sono contro l’aborto, molto in favore delle armi. Il populismo tenta sempre di cavalcare le paure delle persone, dandogli qualcuno da odiare, da incolpare per i problemi esistenti, siano gli immigrati o l’economia. (…) Ma il populismo porta con sé un grande pericolo, l’aggressione delle libertà: non vuole che tu pensi liberamente, non tollera il dissenso. Per questo sfocia spesso a destra nel fascismo e a sinistra nel totalitarismo».

Quanto alle sue parole su Vladimir Putin, che la Clinton ha paragonato agli ex Presidenti URSS per quel che concerne differenze nel loro modo di dialogare, ecco quali sono state le dichiarazioni a proposito: «La democrazia è in pericolo. Quell’uomo vuole ricostruire l’impero russo con lui al centro, come fosse Pietro il Grande. Gorbaciov era diversissimo, sia Ronald Reagan che il primo Bush dicevano che con lui si poteva dialogare. Invase la Georgia nel 2008, la Crimea nel 2014 ed ha assassinato con veleno, sicari e ogni altro mezzo chi non è d’accordo con lui. Abbiamo imparato dunque che deve essere oggetto di contenimento».

Le parole di Hillary Clinton su aborto e matrimonio

L’intervento di Hillary Clinton ha riguardato non soltanto la trattazione di personaggi politici, ma anche temi relativi ad aborto e matrimonio, che sono sentiti come particolarmente attuali e degni di una grande attenzione da parte del pubblico. A proposito del primo, la donna ha spiegato quanto sia importante tutelare un diritto fondamentale come quello dell’aborto, spiegando: «L’incesto esiste. Le bambine di 10, di 11, di 12 anni vengono molestate e rimangono incinte. Sì, esiste che uno sconosciuto violenti una ragazza che conosci, sì, ci sono complicazione durante la gravidanza che fanno rischiare la vita. Le persone che hanno lottato perché la Roe v. Wade fosse cambiata oggi sono prese a schiaffi dalla realtà. I diritti delle donne non sono un lusso, sono essenziali per libertà e democrazia, sono la prima linea dei diritti umani. C’è una cosa positiva in tutto questo: i candidati democratici pro choice negli Stati ora stanno vincendo. E allora, ogni tanto possiamo dire che serve qualche schiaffo dalla realtà per cambiare le cose».

Non è mancato il commento, in tal senso, sull’amministrazione di Donald Trump in America: «Primo: non so nemmeno se riesce a candidarsi, è in un sacco di guai. Secondo: molti repubblicani sono pronti a sfidarlo. Terzo: io non sono sicura che gli americani vogliano tornare indietro a Trump. L’ho battuto per 3 milioni di voti, in qualsiasi altro Paese sarei stata io la presidente». Infine, la Clinton ha parlato di matrimonio, a proposito della nuova serie – Gutsy – in uscita su Apple+: «L’altro giorno ho sentito questa frase, non so di chi sia: il matrimonio è come un romanzo, non un racconto breve. Ho pensato che riassumesse bene quello che penso. Stare insieme è una delle cose più coraggiose che si possono fare».

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.