X-Men, Hugh Jackman: “Ecco com’era la prima versione del film”

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X-Men prende ispirazione dall’omonima serie a fumetti edita dalla Marvel Comics, creata nel 1963 dal fumettista leggendario Stan Lee e dal disegnatore Jack Kirby. La serie di film basata sui mutanti, composta da 13 film, è fra i primi franchise più redditizi appartenenti al sottogenere dedicato ai supereroi nella storia del cinema, con oltre 5 miliardi di dollari incassati. Questo sottolinea come l’universo cinematografico ideato da Fox abbia appassionato non pochi fan e suscitato sempre grande desiderio di conoscenza nei confronti di ciò che, secondo il mito, potrebbe rappresentare un nuovo stadio evolutivo dell’uomo. Uno degli artefici del successo di questa leggendaria saga è la star del cinema Hugh Jackman, alias Wolverine negli X-Men. Di seguito riportiamo sue dichiarazioni riguardo la prima versione del film.

X-Men, il ricordo di Hugh Jackman

A proposito del primo film della saga X-Men (2000), Hugh Jackman ha rilasciato, di recente, un’intervista rivelando alcune cose riguardo la prima versione del film che, a detta dello stimato interprete, sarebbe stata ben più lunga di quella vista al cinema. Pareche il minutaggio rimosso alla versione finale della pellicola ammonti a circa 47 minuti in più rispetto a quella definitiva uscita nelle sale. Jackman ne ha parlato a Collider durante il press tour di Reminiscence, nel corso del quale, l’attore ha discusso del film diretto da Bryan Singer nel 2000 e delle differenze fra la versione distribuita al cinema e quella originale.

Hugh Jackman, volto di Wolverine, si è espresso riguardo il primo film degli X-Men dicendo: “Non vorrei parlare sulla base del nulla o di ricordi sfalsati. Ma ricordavo che X-Men fosse più lungo di circa 47 minuti. Non so, in realtà vorrei evitare di apparire esagerato ma, fino a una settimana prima, quel film era più lungo. Durante la visione in sala mi sono meravigliato e mi sono chiesto dove fossero finite alcune sequenze e che fine avessero fatto certi personaggi”.

L’attore sul minutaggio rimosso dalla pellicola

A seguito della riflessione dell’attore, la regista di Reminescence, Lisa Joy, si è spinta a chiedere ironicamente una final cut di X-Men. Per Hugh Jackman, quest’aneddoto mostra come alcune esigenze dello show business passino in primo piano rispetto alle vere priorità degli artisti ed attori. Fortunatamente le tensioni fra l’attore e la produzione di X-Men si sono attenuate col tempo e, le cose sono andate diversamente per Wolverine che, tra l’altro, è diventato uno dei personaggi più iconici dell’attore; restando legato a lui per ben 17 anni.

Riportiamo, in conclusione le battute finale dell’intervista di Hugh Jackman riguardo il primo film di X-Men: “Sicuramente ci sono state battaglie. Ricordo che le persone che conoscevo a Hollywood, non il mio agente, non Patrick e nessuno allo studio, ma altre due o tre persone che erano a conoscenza della situazione mi dicevano di assicurarmi di avere anche un altro lavoro. Le voci di corridoio vedevano X-Men come un disastro. E va bene. Sarei stato il protagonista in un film a Hollywood, ma non avrei dovuto dire a nessuno che fosse tratto da un fumetto. Questo non significa niente. Dovevo limitarmi a dire di essere il protagonista per cercare di strappare qualche audizione. Magari mi avrebbero dato un’altra possibilità‘. Ricordo di aver ricevuto quel consiglio, e ho detto: ‘Va bene, facciamo un provino”.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.