Cancro e cinema: la telecamera dei registi sulla malattia oncologica

Allacciate le cinture

Nonostante, negli ultimi anni, la ricerca scientifica abbia fatto passi da gigante, il cancro rimane ancora una malattia con dei lati misteriosi. Sappiamo tante cose sul suo decorso e soprattutto sulla sua prevenzione (quest’ultima, come si può leggere sulle pagine del sito regogoo.com in merito alla dieta Veronesi, dipende tantissimo dall’alimentazione e dal nostro stile di vita).

Questo quadro, ribadiamo, non ha permesso di sviscerare tutti gli interrogativi su una malattia che si propaga spesso in maniera incontrollata, con una velocità che, in molti casi, lascia amaramente sorpresi.

Queste peculiarità hanno spinto diversi registi, negli ultimi decenni, a imbracciare la macchina da presa per narrare una patologia che è metafora perfetta dell’epoca moderna con tutte le sue idiosincrasie e gli aspetti che sfuggono al controllo umano.

Quali sono i film che raccontano il cancro? Tra cinema internazionale e settima arte di casa nostra, le alternative non mancano. Scopriamone alcune nelle prossime righe di questo articolo.

Allacciate le cinture (Ferzan Ozpetek)

Iniziamo a parlare di film sul cancro parlando di una pellicola italiana risalente al 2014. Allacciate le Cinture è uno dei film più amati del regista Ferzan Ozpetek. La malattia riguarda la protagonista, Elena, interpretata da Kasia Smutniak.

La vita della donna cambia radicalmente nel momento in cui riceve una diagnosi di cancro e si trova a sperimentare un via vai tra gli ospedali, incontrando una dottoressa che, diversi anni prima, era stata cliente del bar dove lavorava.

Love Story (Arthur Hiller)

Eccoci a parlare di un vero e proprio cult movie. Love Story è stata una delle prime pellicole di fama internazionale a raccontare la malattia oncologica. Fino all’inizio degli anni ‘70, infatti, la narrazione cinematografica che parlava di dolore e di patologie si focalizzava soprattutto su malattie come la tubercolosi.

In questo caso, la trama è nota davvero a tutti: il film narra la romantica storia d’amore tra l’italo americana Jennifer Cavalleri e il ricco Oliver Barrett. La coppia, per vivere a pieno la loro storia d’amore, fanno rinunce importanti. Nel momento in cui iniziano a progettare il loro futuro familiare, si trovano davanti alla terribile scoperta di una diagnosi di leucemia fulminante.

Nemiche Amiche (Chris Columbus)

Rimaniamo in ambito internazionale parlando di una pellicola uscita nel 1998 e avente come protagoniste due grandi donne del cinema mondiale, ossia Susan Sarandon e Julia Roberts.

L’indimenticabile Pretty Woman in questa pellicola interpreta Isabel, un’ambiziosa fotografa di moda che si trova a fare i conti con il rapporto con i figli del suo compagno, Luke.

La giovane, oltre a questo ostacolo, deve superare anche la gestione non semplice del rapporto con Jackie, la prima moglie dell’uomo. Inizialmente, i loro approcci sono all’insegna dei contrasti.

Quando a Jackie viene diagnosticato un tumore, arrivano in qualche modo ad allearsi e a diventare grandi amiche in nome dell’uomo che entrambe hanno amato.

Voglia di Tenerezza (James L. Brooks)

Concludiamo questa breve rassegna di film dedicati al racconto del cancro con una pellicola pluripremiata. Il film, che ha permesso agli appassionati della settima arte di apprezzare per l’ennesima volta il talento magistrale di Shirley MacLaine, è un racconto struggente di come la diagnosi del tumore nella vita di una giovane donna riesca, dirompente e violenta, a rimettere in discussione una parte fondamentale della sua vita.

Quale di preciso? Il rapporto ricco d’amore e di contraddizione con la madre, interpretata proprio dalla meravigliosa MacLaine, sorella maggiore di Warren Beatty e attrice che, dopo cinque candidature, con questo film ha vinto, ormai 50enne, l’ambito statuetta come Miglior Attrice Protagonista.