Giuseppe Tornatore: i cinque capolavori imperdibili della sua filmografia

Tra i volti più rappresentativi del panorama cinematografico italiano, c’è senza ombra di dubbio Giuseppe Tornatore. Il regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e montatore italiano, grazie ai suoi film, emblematici ormai nel mondo del cinema internazionale, ha riscosso un successo incredibile, ottenendo un Golden Globe, un Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes, due premi BAFTA e dieci David di Donatello. Indubbiamente però, l’orgoglio nazionale l’ha conquistato quando, nel 1990, Nuovo Cinema Paradiso vinse l’Oscar al miglior film in lingua straniera.

Filmografia di Giuseppe Tornatore

Di seguito la filmografia, tutti i lavori che hanno visto Giuseppe Tornatore in regia:

  • Il camorrista (1986)
  • Nuovo Cinema Paradiso (1988)
  • Stanno tutti bene (1990)
  • Il cane blu, episodio di La domenica specialmente (1991)
  • Una pura formalità (1994)
  • L’uomo delle stelle (1995)
  • La leggenda del pianista sull’oceano (1998)
  • Malèna (2000)
  • La sconosciuta (2006)
  • Baarìa (2009)
  • La migliore offerta (2013)
  • La corrispondenza (2016)

Questi sono i cinque film più belli di Giuseppe Tornatore, di cui consigliamo la visione:

1. Nuovo Cinema Paradiso

Il primo film imperdibile di Giuseppe Tornatore è Nuovo Cinema Paradiso del 1988, vincitore dell’Oscar nel 1990 come miglior film straniero. La storia è quella di Salvatore, da tutti chiamato Totò, che vive in un paesino siciliano, Giancaldo, con la mamma e il fratello.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, è rimasto orfano di padre e trascorre le sue giornate dedicandosi esclusivamente alla sua passione per il cinema. Dopo aver lavorato da ragazzino come proiezionista nel cinema del suo paese, il “Cinema Paradiso”, appunto, Salvatore si trasferisce a Roma con il sogno di fare di questa passione un vero e proprio lavoro.
La storia viene raccontata tramite un flashback che il protagonista vive, quando torna, a causa di un lutto, per la prima volta dopo trent’anni, nel suo paesino natale.
Il film, ambientato negli anni ’50, racconta una realtà provinciale molto distante da quella contemporanea al regista, negli anni in cui realizza l’opera. Eppure Tornatore non ha mai fatto mistero di quanto effettivamente Nuovo Cinema Paradiso sia autobiografico.

E’ innanzitutto un omaggio alla sua terra natale, la Sicilia, anche considerando che il paesino di Giancaldo, pur non esistendo, prende il nome da una montagna che sovrasta il suo paese di origine. La Sicilia vista dagli occhi di chi ha un sogno molto più grande di sé, e molto di più del luogo in cui si vive. Da qui la scelta di andar via, nonostante l’amore per la Sicilia, per rischiare ed inseguire un sogno. Salvatore, come Giuseppe Tornatore, lascia le sue origini, per inseguire l’amore per il cinema.

2. La leggenda del pianista sull’oceano

Il secondo film da non perdere di Giuseppe Tornatore è La leggenda del pianista sull’oceano, tratto dal monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco.
Interpretazioni magistrali di attori come Tim Roth, Pruitt Taylor Vince, Clarence Williams III, Peter Vaughan e Melanie Thierry e musiche di Morricone, questo film è un vero e proprio capolavoro soprattutto per la straordinarietà del personaggio protagonista dell’intera narrazione, raccontata dal punto di vista di Max Tooney, suo amico trombettista.
Si tratta di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, incredibile pianista nato a bordo del Transatlantico Virginian. Ma non soltanto la sua nascita, quanto tutta la sua vita, sono meravigliosamente inverosimili.
Il bambino, neonato, fu trovato in una cassa in prima classe dal macchinista Danny Boodman, che gli da il suo stesso nome seguito da Novecento, il secondo della scoperta, divenuto poi il suo soprannome. Da quella nave, Novecento non scende, per tutta la vita, divenendo il pianista durante tutte le serate per gli ospiti della nave.
Nonostante Max cerchi di salvarlo, Novecento, affezionato al Virginian più che alla sua stessa vita, decide di morire sulla nave, quando durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo essere diventata un ospedale militare, deve essere abbattuta.

3. Malèna

Il terzo film di cui consigliamo la visione è Malèna, film di coproduzione italoamericana del 2000, scritto e diretto da Giuseppe Tornatore.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, a Castelcutò, paesino della Sicilia, tutte le attenzioni maschili sono rivolte alla ventisettenne Maddalena Bonsignore Scordía, soprannominata Malèna, considerata da tutti la donna più bella del paese. Tra tutti, c’è anche Renato, un adolescente che si innamora perdutamente della donna ma alla quale, colpa la sua giovanissima età, non può rivelarlo.
La donna, rimasta praticamente da sola a causa della partenza di suo marito Nino per il fronte, che la donna crede morto in guerra, e dell’allontanamento di suo padre per le maldicenze su di lei in paese, vive una vita triste e rassegnata, anche a causa gelosia delle sua compaesane.

Rimasta dunque senza famiglia, né soldi, è costretta a scendere a compromessi usando la sua bellezza come fonte di guadagno, concedendosi a soldati e uomini di prestigio.
Al ritorno inaspettato di suo marito, a far ricongiungere i due, nonostante le maldicenze in paese, giocherà un ruolo fondamentale il giovane Renato, per il quale la donna passa dall’essere un sogno erotico ad un effettivo e vero sentimento che lui non scorderà mai anche col passare degli anni.

4. Baarìa

Il quarto film da non perdere di Tornatore è Baarìa del 2009.
Il film racconta, su tre piani temporali diversi, a partire dagli anni trenta fino agli ottanta, la vita nel comune di Bagheria (Baarìa in siciliano), in provincia di Palermo.
Più di cinquant’anni di storia italiana sono raccontati traitele vicende della famiglia Torrenuova. Tra i protagonisti indiscussi, indubbiamente, Peppino, che cresciuto sotto la dittatura di Benito Mussolini, poi abbraccia gli ideali comunisti iscrivendosi al Partito Comunista Italiano. Suo figlio Pietro, successivamente, abbandona la Sicilia per fare della fotografia il suo mestiere.

In questo ennesimo film corale, Tornatore riprende, probabilmente usando più luoghi comuni, il tema dell’abbandono della terra natale per la propria affermazione personale e lavorativa. Sicuramente la molteplicità di vicende rende meno avvincente il focus sui sentimentalismi, eppure nella rassegnazione di una famiglia che sembra arrendersi alle vicissitudini sociali del contesto d’appartenenza, l’emozione forte e decisa che sembra predominante è quella della rassegnazione, inetta ma molto umana.

5. La migliore offerta

Il quinto e ultimo film della nostra lista è La migliore offerta, del 2013, scritto e diretto da Giuseppe Tornatore.
Virgil Oldman (interpretato da Geoffrey Rush) è un famoso battitore d’aste oltre che un appassionato d’arto e di restauro.
Nella sua vita privata, però è un dandy elegante e distaccato dalle cose, ma soprattutto dalle donne, con le quali non ha contatti se non per quelle ritratte nella sua collezione.
Un giorno inizia a frequentare casa di Claire Ibbetson, una misteriosa ragazza che lo contatta poiché interessata a vendergli i mobili della sua casa. Virgil però, si rende conto, durante tutte quelle visite, di non aver mai visto effettivamente la ragazza.

Scoprirà, oltre che la sua agorafobia che la tiene rinchiusa ben lontana dalle persone, anche come conquistare il suo cuore e farla fidare di lui. Non si tratta solo di una meravigliosa storia d’amore quanto anche, e soprattutto, di una storia di mistero e suspanse.

About the Author

Federica Feola
Laureanda in scienze della comunicazione, esperta del mondo cinematografico e televisivo in tutte le sue sfaccettature. Amante di serie tv, news e attualità.