I film pessimi da vedere assolutamente

chris evans

Quando una pellicola viene demolita dalla critica, la sua reputazione può essere compromessa per sempre. Diversi fan dei fumetti, ad esempio, non hanno mai voluto vedere Batman & Robin, a causa della sua etichetta di peggior cine-comic mai girato. I fan di Adam Sandler non hanno mai dato una chance a Jack e Gill e potremmo andare avanti così all’infinito. Purtroppo, nonostante dovremmo sempre giudicare i film secondo le nostre preferenze, finiamo molto spesso per dare fin troppa importanza alle parole degli addetti ai lavori.

Un esempio lampante dell’inutilità di questi pregiudizi è dato da tutta una serie di pellicole che, nonostante siano state giudicate pessime dagli addetti ai lavori, non sono, in realtà, male. Ci sono, poi, film degni di nota proprio per la loro scarsa qualità, Sharknado ne è un baluardo, dopotutto. Insomma, il mondo del cinema non è solo colossal dai budget milionari e pellicole eclettiche da godere all’ultimo respiro.

Il grande schermo è bello perché è vario ed un vero appassionato dovrebbe annoverare nel suo background anche il meglio del peggio! Nelle prossime righe andremo a vedere alcuni film, considerati di cattiva qualità, ma che celano piccoli highlight brillanti come performance eccelse o twist scioccanti. Non capolavori del cinema, insomma, ma sicuramente dei brutti anatroccoli che meritano una visione anche fugace.

Sausage Party

Un lungometraggio animato per adulti, dall’umorismo simile ai Griffin e a South Park, messi insieme ed applicati al mondo del cibo. Insomma, Sausage Party è scurrile oltre l’inverosimile, trattando tematiche come la sessualità in maniera tanto grottesca e superficiale da strappare più di un sorriso. Insomma, un Rated R leggero che, principalmente, seguirebbe la storia di cibo da supermercato che, secondo le teorie da loro create all’interno della società da loro creata, sarebbero premiati quando vengono scelti dagli esseri umani per essere portati a casa, ignorando la dura verità che li attende oltre i confini del supermercato. Al di là delle premesse stucchevoli e dell’humor decadente, Sausage Party riflette sull’abitudine delle persone di credere a falsi miti diffusi a causa della disinformazione. Teorie del complotto e cospirazioni religiose che si riflettono nel lungometraggio attraverso le ideologie dei suoi curiosi protagonisti. Un cartone per teenager che nasconde verità decisamente amare.

The Gray Man

Dopo il successo delle fasi cruciali del Marvel Cinematic Universe, sembrava che i fratelli Russo non potessero sbagliare. In realtà, nessuno è libero dall’errore e The Gray Man ne è la testimonianza. Si tratta di un film di spionaggio pessimo, ma da vedere assolutamente, avendo rotto ogni record possibile su Netflix. In ogni caso, si tratta di un’esperienza cinematografica decisamente dimenticabile, vista la stupidità della trama che, però, resta fluida e piacevole. Ryan Gosling, poi, esegue una prova attoriale decisamente notevole, prendendo molto sul serio il suo ruolo di personaggio principale nella pellicola. Per il resto, The Gray Man è un film pieno di pecche, sia dal punto di vista stilistico che organizzativo. Resta, però, che l’azione ed il carico di suspense siano più che coinvolgenti, impreziosite dall’ingresso di un intenso Chris Evans nei panni del villain.

Army Of The Dead

Dopo lo straordinario clamore destato dalla director’s cut di Justice League ad opera di Zack Snyder, sembrava che nessuno potesse fermarlo. Quando l’estroso cineasta annunciò l’uscita di un nuovo lungometraggio, quindi, tutti lo accolsero con ottimismo anche chi, tempo prima, lo bistrattava. Stiamo parlando di Army Of The Dead, sequel di Dawn Of The Dead, un film con cui il regista settò nuovi standard per i film apocalittici d’azione. Purtroppo, però, la pellicola risultò essere particolarmente frammentaria, con una caratterizzazione dei personaggi insufficiente ed un calderone tripudiante di idee inserite al suo interno, ma non sviluppate abbastanza. Il plot non viene mai realmente spiegato e Army Of The Dead si presenta stucchevole per i troppi spunti narrativi mai realmente sviluppati. Insomma, si tratta di un blockbuster poco riuscito, ma messo in scena e girato in maniera magistrale, sicuramente da non perdere a dispetto dei difetti.

Cambia la tua vita con un click

Viene ricordato dal grande pubblico per tutti i ruoli comici che ha avuto nelle commedie più famose di fine anni ’90 e, soprattutto, inizio 2000. Ciò nonostante, non è un segreto che Adam Sandler sia in grado di eseguire performance recitative particolarmente convincenti anche nelle pellicole drammatiche. Click rappresenta una delle sue prove migliori, nonostante si tratti di una commedia, la cui trama, verte intorno ad un telecomando in grado di cambiare la vita di chi lo utilizza. Insomma, un film dalla premessa superficiale, in grado di fornire spunti comici grotteschi e, a tratti, anche noiosi, il cui terzo atto, però, assume una piega dark disarmante in cui il protagonista si rende conto che, cambiando il suo futuro, trascorrerà la vita in solitudine, perdendo tutti i momenti più preziosi in compagnia della sua famiglia e, soprattutto, perdendo suo padre senza avere modo di godere dei migliori attimi con lui.

About the Author

Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.