Le scene più emozionanti nell’MCU

robert downey jr mcu

Uno storytelling solido, scene d’azione da crepacuore e personaggi caratterizzati alla perfezione sono solo alcune delle ragioni per le quali franchise come quello del Marvel Cinematic Universe abbiano riscosso tanto successo. Ovviamente, tutto questo non basta per rendere una pellicola d’impatto. L’apporto emotivo è tutto nel mondo del cinema, a prescindere dal genere che si analizza. Le storie preferite dagli spettatori, appassionati di cinema e non solo, riflettono il quotidiano: i pregi e i difetti che ognuno di noi più o meno condivide.

La trasformazione di Peter Parker da teenager perso in sé stesso ad eroe, rimanendo in tema Marvel, o, ancora, la presa di coscienza di Tony Stark, che indirizzerà ogni sua energia e risorsa nel bene altrui, sono un esempio lampante di ciò di cui un’opera di successo ha davvero bisogno. L’MCU di emozioni ne ha regalate e ne regalerà ancora tante. In questa classifica, vedremo alcune tra le scene più emozionanti all’interno del fortunatissimo franchise.

Il sacrificio di Gamora

Thanos è stato il villain che tutti i fan sognavano all’interno della saga Avengers. In prima istanza, il pubblico sapeva ben poco sul suo conto. Apparve per la prima volta come un antagonista generico che gli eroi protagonisti avrebbero sconfitto in un batter d’occhio. Solo i più perspicaci furono in grado di entrare in empatia con il personaggio, per poi comprenderne il suo vero potenziale. Tra le scene più toccanti assegnate al personaggio, quella del sacrificio di Gamora rappresenta sicuramente un highlight. Thanos ha un obiettivo ben preciso nella sua vita: salvare l’universo eliminandone una metà da lui considerata immeritevole.

Questo, lo condusse ad assumere una decisione straziante. Al fine di ottenere la gemma dell’anima per raggiungere il suo scopo, il personaggio dovette offrire in sacrificio qualcuno che amava: sua figlia Gamora. Col cuore in pezzi, quindi, Thanos scaraventò la giovane guerriera negli abissi di Vormir, conducendola verso la morte. Diversi eroi scomparvero a causa dello schiocco, ma l’epilogo di Gamora toccò le corde emotive del pubblico maggiormente, data la sua natura catastrofica e particolarmente sofferta.

La morte di Black Widow

Quello di Natasha Romanoff è un personaggio che gli appassionati amarono sin dal suo ingresso in scena in Iron Man 2. La sua figura, forte e misteriosa, con una storia mai realmente chiarita del tutto fino all’uscita della pellicola prequel a lei dedicata, destò l’interesse degli spettatori immediatamente. La stragrande maggioranza di essi si aspettava e sperava di rivedere Black Widow in tutte le pellicole dell’MCU, ma la sua corsa terminò con l’uscita di Endgame. Ancora una volta, per ottenere la gemma dell’anima, una persona amata dall’altra avrebbe dovuto sacrificarsi. La scelta, in questo caso, era tra Clint Barton e la Vedova. I due lottarono, nel tentativo si salvare la vita dell’altro, ma alla fine Natasha decise di abbracciare il suo destino, lanciandosi nel vuoto, proprio come Gamora. La morte del personaggio di Scarlett Johansson rimane tra i momenti più emozionanti nel Marvel Cinematic Universe.

Iron Man Vs. Captain America

Civil War è tra i crossover più iconici nella storia del fumetto Marvel. Così come tra le strisce, anche nel film Tony Stark e Steve Rogers iniziano un’aspra battaglia che, al cinema, tenne gli spettatori col fiato sospeso per l’intera durata del film. Il lungometraggio seguiva una trama meno approfondita rispetto ai comics, concentrandosi in maniera particolare sul conflitto tra i due eroi. L’opera raggiunge il climax quando Tony scopre che il Soldato d’Inverno fosse l’assassino dei suoi genitori. Nel tentativo di proteggere Bucky, il Capitano si batte con tutte le sue forze contro un Iron Man indomabile. Nonostante riesca a tenergli testa, Iron Man sembra avere la meglio, in una lotta senza esclusione di colpi che rese la tensione nelle sale cinematografiche palpabile.

La scomparsa di Peter Parker

Ripensare al background che condusse ad Avengers: Infinity War significa riflettere sulla paura provata per anni da Tony Stark al pensiero che una minaccia più grande di lui e della sua squadra di eroi, apparentemente invincibile, potesse spazzare via tutto ciò per cui aveva lottato. Proteggere la sua famiglia e l’umanità intera fu la sua priorità fino all’ultimo, anche dopo che Doctor Strange lo ragguardò su Thanos. Alla fine, i fan lo sanno bene, l’acerrimo antagonista riuscì nel suo intento e, col fatidico schiocco, eliminò metà universo. Tony sopravvisse, assistendo alla scomparsa dei Guardiani della Galassia e, soprattutto, del suo pupillo: il giovane Peter Parker di Tom Holland. Spiderman si avvinghia a Tony nel tentativo di aggrapparsi alla vita, mentre viene ridotto in atomi dallo schiocco, portando gli spettatori alle lacrime.

Il sacrificio di Iron Man

“Io sono Iron Man” è la prima frase celebre che ricordiamo dall’MCU ed è anche l’ultima pronunciata da Robert Downey Jr. prima di uscire di scena in Endgame. Per 15 anni, Iron Man ha avvicinato i più giovani al mondo Marvel e ha risvegliato l’amore dei fan della vecchia guardia, comparendo i tutti i lungometraggi di maggior successo del franchise. Stremato dalla lotta contro le forze del male e dall’apparente ineluttabilità di Thanos, Tony Stark compì il suo ultimo atto eroico strappando le gemme dal guanto del nemico, per eliminarlo nello stesso modo in cui lui aveva fatto con metà universo. Il finale della saga Avengers lasciò il pubblico attonito, regalando un sipario trionfante alle vicende di uno dei ruoli più iconici nella storia della cinematografia moderna.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.