Amores perros: il film vincitore del premio BAFTA diretto da Alejandro González Iñárritu (Recensione)

Amores perros: il film vincitore del premio BAFTA diretto da Alejandro González Iñárritu (Recensione)

Amores perros è stato il film che ha fatto da spartiacque per il cinema messicano, segnando definitivamente l’inizio dell’ascesa cinematografica di questo paese. Alejandro González Iñárritu, insieme al cast e a tutti gli altri collabori ha realizzato una pellicola che col tempo è divenuta un vero e proprio cult, che riesce perfettamente nell’intento di mostrare spaccati di vita quotidiana nelle varie realtà cittadine di Città del Messico. Primo film della Trilogia della morte (che comprende i film 21 grammi e Babel), Amores perros ha ricevuto una nomination agli Oscar come miglior film straniero, oltre ad aver vinto più di 50 premi cinematografici.

Trama, cast e produzione di Amores perros

Amores Perros è un film del 2000 scritto da Guillermo Arriaga e diretto dal regista premio Oscar Alejandro González Iñárritu. Primo lungometraggio firmato dal regista messicano, Amores perros segna l’inizio di una fortunata carriera per Iñárritu, che culminerà con Revenant – Redivivo, pellicola che tra l’altro consentirà a Leonardo Di Caprio di vincere il suo primo Oscar. Il film rappresenta il primo capitolo della Trilogia della morte, composta dagli altri due che sono 21 grammi e Babel.

Un terribile incidente automobilistico in pieno centro a Città del Messico collega tre storie molto diverse fra di loro, accomunate però dalla stessa carica drammatica. La prima storia è quella di Octavio, giovane ragazzo di umili origini che guadagna attraverso lotte clandestine fra cani. Octavio è innamorato della fidanzata del suo violento fratello ed escogita un piano per fuggire con lei. Valeria è una modella di successo che intrattiene una relazione adultera con Daniel. La carriera di Valeria si interromperà bruscamente quando rimane coinvolta nell’incidente stradale fratturandosi una gamba. El Chivo è un sicario che anni prima aveva fatto parte dei guerriglieri per poi essere arrestato lasciando sola moglie e figlia. La voglia di ricominciare con una nuova vita lo porterà a fare scelte molto forti.

Cast di Amores perros

Amores perros è un film che ha lanciato le carriere di diversi attori e consolidato quelle di altri. Esempio eclatante del primo gruppo è Gael García Bernal, che recita alla sua prima apparizione in un lungometraggio nei panni del giovane Octavio. Bernal grazie alla sua prova convincente è riuscito anche ad aggiudicarsi il premio ACE per il miglior attore. Valeria è invece interpretata da Gaya Toledo, Daniel, il suo amante, da Alvaro Guerrero. Il protagonista della terza storia, El Chivo, è invece interpretato da Emilio Echevarrìa. Gli altri attori che prendono parte a questa pellicola sono: Jorge Salinas, Marco Perez, Vanessa Bauche e Humberto Busto.

Amores perros: la doppia natura dell’uomo

Amores perros porta lo spettatore sulle strade di Città del Messico e lo fa entrare nelle vite di alcuni dei suoi abitanti; le tre storie vengono collegate fra di loro da un evento tragico come un incidente stradale. Ma l’incidente è solamente una piccola parte della tragedia che viene lasciata agli occhi di tutto il resto della città, perché il dramma reale si consuma all’interno delle vite private di ognuno di loro, nella privacy delle loro abitazioni. Il film racconta di tre storie che vedono come protagonisti personaggi molto diversi fra loro, appartenenti a ceti sociali nettamente differenti. Abbiamo infatti la modella di successo che perde il lavoro a causa di una frattura alla gamba, un ragazzo delle popolari che sogna di scappare con la fidanzata del fratello per costruirsi una nuova vita e un sicario che cerca di redimersi dopo una vita piena di scelte sbagliate. Tutti questi soggetti però hanno in comune l’essere vittime di un contesto sociale che non lascia loro scampo, costringendoli a districarsi tra le varie necessità per evitare di toccare il fondo. Tutti galleggiano sull’abisso e il filo che li tiene a galla non è poi così saldo. Non tutti infatti riusciranno a rimanere sospesi.

Il binomio uomo-cane è una costante per tutta la durata del film. Ogni protagonista possiede un cane (El Chivo più di uno) con il quale ha un rapporto incredibilmente felice. Proprio questo rapporto uomo cane fornisce la chiave di lettura dell’intero film. E’ infatti dai comportamenti e dagli atteggiamenti dei personaggi con i propri animali che si mette in mostra la doppia natura dell’uomo e si palesa il messaggio di Alejandro González Iñárritu. Ciascun protagonista dinanzi all’affetto per il proprio cane mette da parte i sentimenti di odio, rabbia e rancore e accantona quel cinismo di cui fa sfoggio in tutte le altre scene in cui non sono presenti animali. Il cane in questo film è simbolo estremo di fedeltà, sicurezza, fratellanza e amore, ma è anche il simbolo di un’umanità che spesso abbandona la razionalità per cadere vittima della propria “bestialità“. Per nessuno di essi sembra esserci via di scampo da questa soluzione.

About the Author

Salvatore Di Filippo
Salvatore Di Filippo, appassionato di film e serie TV, in particolar modo del genere horror. Da sempre aggiornato su news ed eventi legati al mondo dello spettacolo.