Attack on Titan continua con il suo progetto di trattazione totale di temi, personaggi e contenuti all’interno dell’anime. Dopo quanto osservato nell’episodio 81, in cui Eren era stato sacrificato in virtù di una migliore definizione della storia di alcuni personaggi, anche l’82esimo episodio ha deciso di perseguire con la stessa linea. Ad essere centrale, nei contenuti dell’anime, è stato infatti il personaggio di Annie, oltre che la sua storia che – attraverso un ricorso naturalissimo alla tecnica del flashback – è stata raccontata nel dettaglio. Molte delle prospettive che avevano riguardato il personaggio, infatti, erano state completamente sottovalutate da parte degli spettatori, che non si erano mai rapportati alla storia del Gigante Femmina nel corso delle varie stagioni. Oltre tutto, l’indurimento che aveva portato a sacrificare il personaggio per molti episodi aveva, allo stesso tempo, portato anche a sospendere la narrazione di Annie. Al termine dell’episodio, però, in un clima crescente di pathos che rappresenta il leitmotiv di L’Attacco dei Giganti, c’è un’ulteriore sorpresa, che molti fan avevano già immaginato e atteso: Hange e Levi non sono morti ma potrebbero tornare a far parte della serie in grande stile.
La trama dell’episodio 82 di Attack on Titan
Il boato della terra provocato da Eren Jaeger, in possesso del Gigante Fondatore, ha sconvolto il mondo e messo in pericolo Marley e l’intero pianeta Terra; attraverso il risveglio di tutti i Giganti Colossali presenti all’interno delle mura, che si sono divincolati dall’indurimento, qualsiasi cosa è prossimo alla distruzione, per volere di un Eren che sembra essere più che mai destinato ad ottenere il controllo del genere umano, non volendo sacrificare in nessun caso la stirpe di Eldia. In questo contesto, che è stato portato avanti per più episodi da parte di Attack on Titan, si sono distinte le trattazioni di diversi personaggi e narrazioni, al fine di aumentare la portata contenutistica dell’anime; allo stesso tempo, la scelta è stata realizzata non soltanto per un motivo di natura tematica, ma anche e soprattutto per restituire una grande dignità a tutti i personaggi dell’opera su piccolo schermo che, inevitabilmente, erano stati sacrificati per perseguire con la narrazione di Eren Jaeger e Zeke.
L’oggetto della narrazione dell’episodio 82 è stata Annie Leonhart, Gigante Femmina che gli spettatori avevano lasciato qualche stagione addietro, dopo lo scontro tra la ragazza ed Eren, che aveva portato alla vittoria di quest’ultimo nelle vesti di Gigante d’Attacco. Essendo cessato l’effetto di indurimento, anche Annie – dopo ben 4 anni – è potuta tornare effettivamente in vita; grazie ad un lungo flashback, ha potuto raccontare parte della storia che l’ha portata ad essere una guerriera e ad ereditare uno dei giganti sicuramente più forti nel mondo di Attack on Titan. Abbandonata perchè aveva sangue eldiano, la donna è stata cresciuta da un uomo che aveva vissuto lo stesso destino e che, quindi, ha deciso di sacrificare completamente ogni educazione e affetto, portando solo Annie ad essere una valida combattente e un’incredibile guerriera. Nel giorno precedente alla sua partenza verso l’isola di Paradis, però, l’uomo che l’ha adottata si è pentito, e le ha chiesto di tornare e sacrificare ogni suo proposito. Lo stesso uomo, intanto, insieme a tantissimi altri eldiani presenti a Marley, ha potuto recepire il messaggio di Eren, che ha annunciato la distruzione del mondo attraverso il potere del Gigante Fondatore: tuttavia, i marleyani non hanno potuto sentire lo stesso e, dunque, non permettono agli eldiani la fuga, opponendosi con le armi e – con molta probabilità – uccidendo il padre di Annie.
Prima del termine dell’episodio, si può osservare anche Conny che, voglioso di salvare sua madre, si reca verso il suo villaggio con Falco, che dovrà essere ingerito proprio dalla madre trasformata in gigante e incapace di muoversi. Intanto, dopo una lunga assenza, anche il Capitano Hange e Levi sono ricomparsi sullo schermo: la donna si è presentata al Gigante Carro, che minacciava di ucciderli, parlando del suo collega come di un “soldato che non vuole saperne di morire”.
La recensione dell’episodio 82 di L’Attacco dei Giganti
Attack on Titan persegue in una tipologia di narrazione che, dopo il grandissimo clamore crescente che ha portato Eren a ottenere il potere del Gigante Fondatore, sembra essere più pacata e tranquilla, per restituire agli spettatori attimi di leggerezza. Tuttavia, anche in un proposito simile, l’inserimento di scene, portate contenutistiche e narrazioni di vario genere, contribuisce alla creazione di un clima dominante costantemente teso e, allo stesso tempo, carico anche di realtà che esulano dalla sola guerra uomo-gigante. In effetti, L’Attacco dei Giganti non è più soltanto un’opera thriller, all’interno della quale si osserva lo scontro tra diverse fazioni volte alla conquista della vittoria: è un contenuto ideologico e politico, in cui il senso degli schieramenti e delle fazioni si percepisce attraverso parole, discorsi e – addirittura – scelte sanguinose, come quella che ha portato Floch a uccidere un volontario pur di stabilire il suo potere e ribadire di essere il più importante seguace di Eren. In un clima di questo genere, lo spettatore comprende perfettamente quali siano i giochi di potere che alimentano determinate scelte, in un contesto generale in cui l’opera sembra diventare sempre più adulta nel proseguire degli episodi.
Ancora una volta è degna di apprezzamento la dinamica delle animazioni, oltre che il cromatismo generale dell’episodio che permette di distinguere perfettamente il presente – devastato dalla scelta di Eren – e il passato raccontato da Annie Leonhart attraverso il suo flashback.
