Chi era Helen McCrory: filmografia, vita e carriera dell’attrice di Polly in Peaky Blinders

Chi era Helen McCrory: filmografia, vita e carriera dell'attrice di Polly in Peaky Blinders

La morte di Helen McCrory ha rappresentato uno shock per tutti gli amanti del cinema e della televisione; l’attrice è uno dei volti noti più importanti che si siano distinti nell’ambito della storia del cinema contemporaneo e, grazie alle sue notevoli interpretazioni, in molti hanno avuto modo di ammirare e apprezzare particolarmente la sua grande personalità e versatilità, da sempre riflessa nei personaggi che ha interpretato. Al di là dei grandi ruoli in Harry Potter e Peaky Blinders, però, Helen McCrory è stata tanto altro, soprattutto per quel che concerne ruoli cinematografici e televisivi: ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito dell’attrice tragicamente scomparsa.

Filmografia di Helen McCrory

Gli amanti del cinema e della televisione sanno che Helen McCrory ha ottenuto un grandissimo successo in virtù delle grandi interpretazioni di Priscilla Malfoy, nella saga di Harry Potter, e Polly Gray, nella serie televisiva Peaky Blinders, che ha ottenuto un grandissimo successo. Due ruoli che hanno perfettamente definito la sua figura ma che – tuttavia – non sono unici nel loro genere, dal momento che l’attrice britannica ha regalato tante altre interpretazioni nell’ambito della sua carriera. Seguono i ruoli in questione, sia dal punto di vista cinematografico, sia dal punto di vista televisivo e teatrale.

Film in cui ha recitato Helen McCrory

La realtà in cui Helen McCrory è stata particolarmente impegnata è quella cinematografica, con i grandi successi in Harry Potter che sono stati accompagnati da altri titoli di grande valore, come Hugo Cabret di Martin Scorsese e non solo. I film in cui ha recitato l’attrice britannica sono i seguenti:

  • Intervista col vampiro (Interview with the Vampire: The Vampire Chronicles), regia di Neil Jordan (1994)
  • Scacco matto (Uncovered), regia di Jim McBride (1994)
  • Montecristo (The Count of Monte Cristo), regia di Kevin Reynolds (2002)
  • L’amore fatale, regia di Roger Michell (2004)
  • The Queen – La regina (The Queen), regia di Stephen Frears (2006)
  • Becoming Jane – Il ritratto di una donna contro (Becoming Jane), regia di Julian Jarrold (2007)
  • Flashbacks of a Fool, regia di Bailli Walsh (2008)
  • Harry Potter e il principe mezzosangue (Harry Potter and the Half Blood Prince), regia di David Yates (2009)
  • Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 (Harry Potter and the Deathly Hallows – Part 1), regia di David Yates (2010)
  • Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (Harry Potter and the Deathly Hallows – Part 2), regia di David Yates (2011)
  • Hugo Cabret (Hugo), regia di Martin Scorsese (2011)
  • Skyfall, regia di Sam Mendes (2012)
  • Le regole del caos (A Little Chaos), regia di Alan Rickman (2014)
  • L’angelo della morte (The Woman in Black: Angel of Death), regia di Tom Harper (2014)
  • L’ora più bella (Their Finest), regia di Lone Scherfig (2016)

Serie TV in cui ha recitato Helen McCrory

Seguono i ruoli televisivi che hanno visto Helen McCrory impegnata nell’ambito della sua carriera:

  • Life – serie TV, 5 episodi (2009)
  • Doctor Who – serie TV, episodio 5×06 (2010)
  • I due presidenti (The Special Relationship), regia di Richard Loncraine – film TV (2010)
  • Peaky Blinders – serie TV, 31 episodi (2013-2019)
  • Penny Dreadful – serie TV, 12 episodi (2014-2015)
  • Fearless – serie TV, 6 episodi (2017)
  • MotherFatherSon – miniserie TV, 8 puntate (2019)
  • Quiz – miniserie TV, 3 puntate (2020)
  • Roadkill – miniserie TV, 4 puntate (2020)

Opere teatrali che hanno visto Helen McCrory protagonista

Infine, a proposito dei grandi ruoli che hanno visto Helen McCrory impegnata nell’ambito della sua carriera, vale la pena considerare anche la prospettiva teatrale, in cui ha da sempre primeggiato:

  • L’importanza di chiamarsi Ernesto, di Oscar Wilde. Harrogate Theatre di Harrogate (1990)
  • Macbeth, di William Shakespeare. Riverside Studios di Londra (1990)
  • Nozze di sangue, di Federico García Lorca. National Theatre di Londra (1991)
  • Fuente Ovejuna, di Lope de Vega. National Theatre di Londra (1992)
  • Il gabbiano, di Anton Čechov. National Theatre di Londra (1994)
  • Macbeth, di William Shakespeare. Shakespeare’s Globe di Londra (1995)
  • How I Learned to Drive, di Paula Vogel. Donmar Warehouse di Londra (1998)
  • Il trionfo dell’amore, di Pierre de Marivaux. Almeida Theatre di Londra (1999)
  • Platonov, di Anton Čechov. Almeida Theatre di Londra (2000)
  • Zio Vanja, di Anton Čechov. Almeida Theatre di Londra (2002)
  • La dodicesima notte, di William Shakespeare. Donmar Warehouse di Londra (2002)
  • Vecchi tempi, di Harold Pinter. Donmar Warehouse di Londra (2004)
  • Come vi piace, di William Shakespeare. Wyndham’s Theatre di Londra (2005)
  • Rosmersholm, di Henrik Ibsen. Almeida Theatre di Londra (2008)
  • Medea, di Euripide. National Theatre di Londra (2014)
  • Il profondo mare azzurro, di Terence Rattigan. National Theatre di Londra (2016)

Il ricordo di Damian Lewis e le bellissime parole spese per Helen McCrory

Sono state bellissime le parole che Damian Lewis, marito dell’attrice scomparsa dopo una lunga lotta alla malattia che l’ha portata alla morte, ha dedicato a Helen McCrory. Si tratta certamente del più bel messaggio di ricordo che poteva essere offerto alla donna, che è tragicamente scomparsa sconvolgendo il mondo del cinema e non solo. L’attore e produttore cinematografico britannico ha parlato nei termini che seguono, svelando anche diversi dettagli intimi di sua moglie e offrendo una caratterizzazione piuttosto complessa della donna: «Mi ha colpito come due cose siano successo, questo weekend: c’è stata una manifestazione di dolore e di shock, una celebrazione di Helen McCrory, l’attrice con fan sparsi in tutto il mondo, e una celebrazione di Helen, la persona. Di questa, io voglio parlare»

E ancora, Lewis ha affermato: «Helen era una persona ben più brillante di quel che ha potuto esprimere come attrice. Era estremamente socievole. “Mi interessa con chi sono, non dove sono”, ripeteva, dando sfogo ad un bisogno naturale di condivisione. Amava vivere secondo i principi della generosità e della gentilezza […] anche mentre stava morendo, nei suoi ultimi giorni, continuava a ringraziare i nostri meravigliosi infermieri, con un “Grazie mille” pronunciato in mezzo ad uno stato di delirio».

Il ricordo non si è certamente interrotto a queste stesse parole, che sono state arricchite da dichiarazioni ancor più specifiche e riguardanti Helen McCrory: «Non ho mai conosciuto qualcuno tanto capace di godersi la vita. La sua abilità nell’ancorarsi al presente e assaporare ogni momento era qualcosa da cui prendere ispirazione. Helen non è mai stata preda di narcisismi. Non ha mai avuto un vero interesse per l’introspezione: credeva nel guardare fuori da sé, non dentro di sé. Ed è perciò che ha saputo illuminare a tal punto la vita degli altri. Helen è stata eroica nella sua malattia. È stata divertente, coraggiosa, non si è mai lamentata. Al contrario, ha esortato tutti noi a prendere atto di quanto siamo stati fortunati, di quanto la vita ci abbia dato. Ci ha incoraggiati a vivere: vivere appieno, cogliere opportunità, fare avventure»

Infine, nel parlare dei figli Manon (14) e Gulliver (13), ha avuto modo di lodare anche la loro reazione, per quanto siano rimasti privi di una madre che ha saputo loro date tanto amore. A proposito dei suoi figli, Damian Lewis ha spiegato: «Hanno in sé il coraggio, l’acume, la curiosità, il talento e la bellezza della madre. Lei ci ha esortati ad essere forti, non spaventati»

About the Author

Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.