E’ stata la mano di Dio manca in molte sale cinematografiche: la protesta di diversi cinema contro Netflix

E' stata la mano di Dio manca in molte sale cinematografiche: la protesta di diversi cinema contro Netflix

Distribuito attraverso una formula che era già stata utilizzata da Netflix in passato, attraverso altri prodotti cinematografici proiettati da prima al cinema poi nella piattaforma di streaming, E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino è stato inaugurato in 250 sale cinematografiche italiane a partire dal 24 novembre del 2021, per quanto l’uscita fondamentale del prodotto che vede la regia di Paolo Sorrentino sia programmata per il 15 dicembre 2021 su Netflix. Per quanto le predisposizioni strutturali della piattaforma e multinazionale di streaming riguardassero la distribuzione del film in diverse sale cinematografiche italiane, non è mancata una grande protesta di alcuni cinema, che hanno lamentato assenza di materiale e, sostanzialmente, di pellicole da proiettare all’interno della sala; per quanto, infatti, le sale cinematografiche avessero aderito all’iniziativa di Netflix, potendo godere della possibilità di proiettare un film per bene tre settimane accogliendo un numero di spettatori elevati, il progetto iniziale della multinazionale di streaming non si sarebbe tradotto in fatto concreto. Per questo motivo, non è mancata la protesta di alcune realtà cinematografiche, come quella di Sala degli Artisti, che ha emesso un comunicato a tal proposito.

Gli accordi tra Netflix e le sale cinematografiche italiane per E’ stata la mano di Dio

Rispetto al progetto di Netflix, di introdurre il film E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino in diverse sale cinematografiche prima della distribuzione sulla piattaforma di streaming a partire dal 15 novembre del 2021, c’è qualche precisazione da realizzare. Il prodotto cinematografico, infatti, è stato pensato per una distribuzione e promozione su Netflix, come dimostrato anche dal trailer ufficiale di E’ stata la mano di Dio. Tuttavia, Netflix ha sperimentato, in passato, una formula che prevedeva la distribuzione iniziale in sale cinematografiche, per quanto la pellicola non venisse ceduta a tutte le sale di un determinato paese, per un motivo molto semplice: da un lato concede agli appassionati di cinema da sala di osservare un prodotto direttamente all’interno della sala cinematografica, pur di parlarne e aumentare l’attenzione nei confronti di un prodotto cinematografico di grande valore; dall’altro non si dà la possibilità di vedere il film da parte di troppe persone che, di conseguenza, visionano lo stesso all’interno della piattaforma di streaming.

L’accordo preso da Netflix e diverse sale cinematografiche italiane ha riguardato 250 sale, in cui il film è stato proiettato con ben tre settimane di anticipo, rispetto ai pochi giorni con cui, generalmente, si realizza il progetto prima della pubblicazione su una piattaforma di streaming; la protesta, da parte delle sale cinematografiche italiane, è avvenuta in virtù del fatto che, secondo alcune voci, l’accordo iniziale sarebbe stato sulla base del coinvolgimento di oltre 400 sale cinematografiche, che avrebbero accettato di proiettare il film di Paolo Sorrentino in virtù della possibilità di distribuire lo stesso per ben tre settimane, accogliendo un numero di spettatori totale sicuramente elevato. Stando alle suddette voci, tra cui quelle di alcuni cinema che hanno lanciato la protesta sotto questo punto di vista, gli accordi non sarebbero stati rispettati e il numero di sale cinematografiche sarebbe stato ridotto, non dando a molti cinema la possibilità di una programmazione ideale che avrebbe incluso anche il film di Paolo Sorrentino. Dal suo canto, Netflix replica spiegando che, in realtà, fin dall’inizio gli accordi prevedevano la presenza di sole 250 sale cinematografiche in una lista di distribuzione esclusiva e ovviamente, tra le due diverse realtà non si conosce la verità relativa agli accordi presi tra il mercato cinematografico italiano e Netflix.

Il comunicato di Sala degli Artisti

Attraverso un comunicato pubblicato, tra le altre piattaforme, anche su Facebook, Sala degli Artisti ha spiegato quale sia stata la problematica evidenziata rispetto al colosso dello streaming:

La Sala degli artisti di Fermo avrebbe dovuto programmare, dal 25 Novembre, il nuovo film di Paolo Sorrentino “E’ stata la mano di Dio”.Il film è distribuito da Netflix, attraverso la Lucky red, con la cui agenzia locale il era stato contrattato e messo in calendario da tempo. Sulla base di questa contrattazione la Sala degli artisti ha programmato dal 18 Novembre il film “Il potere del cane”, sempre distribuito da Netflix attraverso Lucky red.Venerdì 19 Novembre ci viene comunicato che Netflix ha deciso di limitare il numero di copie con le quali uscire nei cinema e pertanto la programmazione alla Sala degli artisti è annullata. Senza discutere, senza alcun margine per parlarne. A una settimana dalla programmazione, dopo che era iniziata la promozione del film e dopo che ci era stato fatto montare un altro film della stessa distribuzione.Purtroppo questi tipo di condotta è solo la conferma che l’”avvento” di Netflix imponga delle serie riflessioni a tutto il settore cinema, le cui conclusioni per quanto riguarda le sale cinematografiche non possono che essere negative. E’ evidente che per Netlix l’unico obiettivo è aumentare i propri abbonati, e l’uscita in sala è solo un dazio da pagare per accedere ai finanziamenti pubblici dei film che producono in Italia e per beneficiare del tax credit, o per evitare l’esclusione dei propri film dalle selezioni dei festival o dalle candidature all’Oscar.Per quanto ci riguarda, non programmeremo mai più nessun film distribuito da Netflix, né in sala né nelle arene, a prescindere da qualsiasi giudizio artistico sulle singole opere.

About the Author

Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.