I fratelli Russo parlano del mercato dello streaming (e del futuro della Marvel)

Fratelli Russo parlano del futuro della Marvel

Nel corso di una recente intervista in cui hanno avuto modo di affrontare diversi temi, i fratelli Russo hanno confermato una tendenza che i molti capolavori (soprattutto commerciali) creati erano già stati in grado di suggerire; l’intelligenza dei due registi appare sicuramente al di fuori degli schemi e, per questo motivo, molte delle scelte che li hanno riguardati non appaiono particolarmente condivisibili per chiunque. In particolar modo, i fratelli Russo hanno fatto capire di aver compreso la portata dello streaming che, al di là di qualsiasi determinazione di natura prettamente culturale, rappresentano sicuramente una grande opportunità per spettatori e amanti del cinema. Nel parlare del mercato dello streaming, della definizione di cinema classico e delle diverse valutazioni che sono state oggetto di discussione e polemica nel corso degli anni, i fratelli Russo hanno potuto dire la loro anche a proposito del futuro della Marvel, dicendosi pronti a disponibili ad un’eventuale (e nuova) presenza nella Fase 5 del Marvel Cinematic Universe.

Le dichiarazioni dei fratelli Russo sul mercato dello streaming e sul rapporto con il cinema classico

Il parallelo tra cinema classico e il mercato dello streaming ha caratterizzato una tipologia di confronto e di paragone che, negli ultimi anni, è diventato sempre più marcato, soprattutto in virtù del fatto che la fruizione di molti contenuti cinematografici avviene non più soltanto attraverso le sale cinematografiche, ma anche e soprattutto attraverso le piattaforme di streaming. Molti prodotti, come gli stessi film Marvel, trovano dapprima una distribuzione cinematografica, poi un inserimento all’interno di piattaforme di streaming (nel caso specifico, per la maggior parte dei casi, Disney+).

Da sempre grandi promotori dello streaming, i fratelli Russo si sono espressi in difesa di questo meccanismo di fruizione cinematografica, sottolineandone i vantaggi soprattutto per quel che concerne la capacità di accessibilità e sostenibilità di una tipologia di prodotto che – a differenza delle sale cinematografiche, sempre più costose nella maggior parte dei casi – risulta essere adatto a diversi target. Queste le parole di Anthony Russo: “Odio essere poco profondo al riguardo. Amiamo ogni cosa del cinema classico, ma non abbiamo mai fatto i preziosi su questo in alcun modo. Ciò che ci ha sempre entusiasmato al di sopra di tutto è la domanda ‘Come si va avanti?’. Questa è parte della nostra filosofia circa l’evitare di fare i preziosi sulla distribuzione cinematografica. ‘Come ti allontani dai vecchi modelli? Come fai a raggiungere un pubblico a cui prima non arrivavi?’ Questi sono gli aspetti più interessanti da esplorare secondo noi“.

Joe Russo, invece, ha sottolineato quanto segue: “Il cinema d’autore rappresenta un’idea che ormai ha già compiuto 50 anni. È stata concepita negli anni ’70, e sono anni in cui siamo cresciuti. Quando eravamo giovani, era già qualcosa di molto importante per noi. Ma siamo anche consapevoli che il mondo ha bisogno di cambiamento. Più si cerca di prevenire il cambiamento, più caos nasce. Non è compito di nessuno rifiutare le idee della nuova generazione. Siamo in crisi adesso perché tutti sono in guerra con tutti, ed è un aspetto davvero triste a cui assistere per qualcuno che è cresciuto amando il cinema. Ma una cosa che bisogna considerare realmente, inoltre, è che l’idea di potersi recare al cinema è piuttosto elitaria. È dannatamente costoso. Quindi questa nozione che si è creata, a cui ci aggrappiamo, che la sala cinematografica è un luogo sacro, è una cavolata. E respinge il concetto di permettere a tutti di farne parte, Il valore della distribuzione digitale, oltre al fatto che spinge anche per una maggiore diversità, è che le persone possono condividere gli account. Possono avere 40 storie al costo di una sola. Ma portare avanti una guerra culturale sul fatto che ci sia o meno una valenza in tutto ciò per noi è da matti“.

I fratelli Russo sul futuro della Marvel e sull’ipotesi di Fase 5

Nel corso delle loro recenti interviste, che hanno avuto modo di promuovere il nuovo lavoro dei fratelli Russo, The Gray Man, realizzato in collaborazione con Netflix e che vede la presenza di Ryan Gosling e Chris Evans nelle vesti di protagonista, i due registi hanno parlato anche del possibile futuro della Marvel, in occasione di una possibile Fase 5 che investirà la casa di produzione statunitense. I due registi hanno realizzato autentici capolavori del Marvel Cinematic Universe, Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, capaci non soltanto di alzare l’asticella dei prodotti cinematografici inclusi nel MCU, ma anche di generare incassi di grandissima importanza; di fatto, insieme a James Cameron sono gli unici registi ad aver ottenuto un guadagno di oltre due miliardi di dollari con due film diversi.

I due fratelli non hanno negato che tornare a far parte delle produzioni di Kevin Feige sarebbe sicuramente un sogno per rendere una carriera di grande valore ancor più degna di considerazione; in particolar modo, parlando della possibile Fase 5 della Marvel, i due hanno – didascalicamente – spiegato quanto segue: “Vorremmo vedere tante altre cose come quelle che stanno facendo in questo periodo. Titoli ancora più avventurosi, con maggiore esplorazione e sperimentazione, che siano in grado di portarci in tanti altri luoghi inediti e sorprendenti.”

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.