Iñarritu vs Robert Downey Jr: secondo il regista i film Marvel sono “genocidio culturale”

Iñarritu vs Robert Downey Jr: secondo il regista i film Marvel sono "genocidio culturale"

Si riaccende un vecchio dissidio che aveva portato il regista Alejandro G. Iñarritu a definire i film Marvel come un vero e proprio “genocidio culturale”. Il regista di Revenant e Birdman, che ha diretto un prodotto che si ispira molto alla tradizione della Marvel – per quel che concerne il trattamento dei suoi personaggi – aveva discusso a lungo con Robert Downey Jr., uno degli interpreti più celebri e rappresentativi del Marvel Cinematic Universe. In quell’occasione, l’attore di Iron Man aveva risposto ironicamente al regista, dicendosi sorpreso della capacità dell’autore di pronunciare alcune parole; di conseguenza, i toni si erano inaspriti particolarmente. In occasione della presentazione del suo ultimo progetto, Bardo, Alejandro G. Iñarritu è tornato a parlare dei film Marvel, ritenendo ormai superata la concezione del supereroe tipico della Marvel.

Alejandro G. Iñarritu e la critica ai film Marvel

In occasione delle riprese per il film Birdman, che sicuramente costituisce una critica neanche troppo velata all’operato della Marvel e delle altre case di produzione cinematografica simili, il regista Alejandro G. Iñarritu aveva parlato dei film Marvel, dicendosi totalmente disinteressato a queste tipologie di narrazione e produzione cinematografica.

In particolar modo, il regista di Birdman e Revenant aveva spiegato che i film Marvel sono “genocidio culturale”, aggiungendo quanto segue: “Non m’interessano quei personaggi. Sono come un veleno perché il pubblico è così sovraesposto alla trama, alle esplosioni e a tutta quella robaccia che non ha alcun significato in merito all’esperienza degli esseri umani. E’ una cosa bizzarra. Mentre giravamo Birdman intorno a noi c’erano solo cartelloni del film nuovo di Superman, era cosi bizzarro. In una sequenza la co-star di Michael Keaton se ne va e lui dice ‘portatemi un bravo attore’. E iniziano a far dei nomi, come Michael Fassbender, ma sono tutti impegnati a fare cinefumetti. E’ normale essere fissati con loro a 7 anni ma è una malattia non crescere: questi film stanno rubando spazio a pellicole più interessanti e bello, il pubblico è stato ormai avvelenato con roba del genere piena di esplosioni e merda del genere. Supereroi, cosa vuol dire? Solo la parola ‘eroe’ mi dà fastidio: sono film sempliciotti che vanno bene con i pop-corn”.

La risposta di Robert Downey Jr. durante le riprese di Avengers: Age of Ultron

Come molti tra i fan e gli addetti ai lavori ricorderanno, Robert Downey Jr. aveva deciso di rispondere alle dichiarazioni di Alejandro G. Iñarritu, cercando di spostare l’argomento su un tono più ironico che, a dire il vero, ha provocato un maggiore fastidio da parte del regista di Birdman. L’attore, che ha interpretato il personaggio di Iron Man nei diversi film del Marvel Cinematic Universe, è stato uno dei più importanti e simbolici attori nel contesto della Marvel, tanto da diventare una vera e propria icona tra i fan.

A tal proposito, l’attore ha spiegato quanto segue: “Guarda, lo rispetto tantissimo, e penso che per un uomo la cui lingua madre è lo spagnolo già il semplice pronunciare una frase come ‘genocidio culturale’ dimostri quanto sia intelligente.” La risposta di Iñarritu non si è fatta attendere, dal momento che il regista non ha particolarmente apprezzato le parole dell’attore di Iron Man, a suo dire razziste. Queste le sue parole: “È stato come se avesse detto “Oh, voi gente del paese delle banane!”. Se fossi stato danese o svedese, sarei potuto sembrare filosofico, ma se sei messicano ed esprimi delle opinioni, sei pretenzioso.

Iñarritu torna a parlare dei film Marvel

In occasione della presentazione del suo ultimo progetto, Bardo, il regista di Revenant è tornato a parlare della Marvel, iscrivendosi in un circolo sempre più ampio di autori che hanno deciso di criticare l’impostazione cinematografica di molti dei prodotti del MCU (tra i quali spiccano Martin Scorsese, Vincent Cassel, Denis Villeneuve, Francis Ford Coppola e tanti altri). Queste sono state le sue parole a tal proposito: “Che c*** significa [‘supereroe’]? È una concezione falsa e fuorviante, quella del supereroe. Poi, il modo in cui vi applicano la violenza, è assolutamente di destra. Se si osserva la mentalità della maggior parte di questi film, si tratta in realtà di persone ricche, che hanno potere, che fanno il bene, che uccidono il male. Filosoficamente, non mi piacciono”.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.