Oscar 2021, lo splendido discorso di Chloé Zhao: “Nasciamo tutti intrinsecamente buoni”

Oscar 2021, lo splendido discorso di Chloé Zhao: "Nasciamo tutti intrinsecamente buoni"

Non si può certamente dire che la vittoria di Chloé Zhao nell’ambito degli Oscar 2021 non fosse scontata. Chiunque poteva aspettarsi un esito simile, guardando a tutti i premi e riconoscimenti che la regista ha ottenuto nelle precedenti manifestazioni a premi; inoltre, la grandissima attenzione mediatica e critica che le sono state destinate hanno sempre funzionato come emblematiche, rispetto a un esito che appariva essere piuttosto scontato. Tuttavia, la vittoria della regista asiatica e di Nomadland risultano essere un qualcosa di storico. Per quanto esistano dei concreti record che sono stati oggetto di realizzazione data questa vittoria, si può andare ben oltre questa realtà pragmatica, considerando la grandissima importanza di un Oscar simile, che va oltre ogni possibile limite presente – dal punto di vista storico e cinematografico – in ognuna delle manifestazioni a premi considerate. La regista di Nomadland ha parlato sul palco, a seguito della consegna del premio, attraverso delle parole piuttosto significative, che meritano di essere sottolineate.

I record battuti da Chloé Zhao e il grandissimo successo di Nomadland

La vittoria di Chloé Zhao rappresenta una delle più grandi e sconvolgenti realtà cinematografiche della contemporaneità; ancora una volta, questa stessa considerazione non deriva tanto da una grande sorpresa, dal momento che chiunque potesse aspettarsi una vittoria da parte della regista asiatica. Nonostante ciò, però, non si può certamente non sottolineare la storicità di questa stessa vittoria, che deriva sostanzialmente da due record nello specifico: prima donna cinese e prima donna asiatica a vincere un Oscar in questa stessa categoria, oltre che la seconda donna di sempre a vincere un premio come migliore regista.

Nomadland, al di là di considerazioni specifiche che possano riguardare Chloé Zhao e tutto il suo grande successo, è sicuramente il film dell’anno, data la grandissima mole di premi e di considerazioni mediatiche che questa stessa pellicola ha ottenuto in un numero esiguo di mesi. Nel solo ambito dei Premi Oscar 2021, ai due premi sopraccitati si è aggiunto quello per la miglior attrice protagonista a Frances McDormand, alla sua terza vittoria nel contesto specifico. E ancora, il film in questione ha ottenuto premi nei contesti di Golden Globe, Boston Society of Film Critics Awards, British Independent Film Awards, Chicago Film Critics Association Awards, Los Angeles Film Critics Association Awards, Gotham Independent Film Awards e tanti altri ancora.

Il discorso di Chloé Zhao a seguito della consegna del premio

E’ stato particolarmente significativo il discorso con cui Chloé Zhao ha accolto la consegna del Premio Oscar 2021 come miglior regista, oltre che per il miglior film a Nomadland. A seguito dell’ottenimento della tanto ambita statuetta d’oro, che le è stata consegnata da Bong Joon-ho, regista di Parasite che aveva già ottenuto una grande considerazione nell’ambito dei Premi Oscar 2020, data la vittoria in più categorie del regista coreano, la regista asiatica ha avuto modo di parlare sul palco dando vita a un discorso di grandissimo valore, oltre che di grande importanza. Non sempre, in effetti, ci si ritrova di fronte a parole di questo stesso genere, che fanno riferimento non soltanto alla sostanza e alla realtà cinematografica ma che cercano di richiamare anche temi più vasti.

Nello specifico, la regista asiatica ha avuto modo di esporsi attraverso una prospettiva più intima, che abbia riguardato la sua infanzia e le sue considerazioni, espresse dal punto di vista umano e guardando a quanto si possa ricevere – dal punto di vista personalistico – da ogni essere vivente. Nello specifico, la regista ha dichiarato quanto segue: “Quando ero bambina mio padre e io facevamo questo gioco. Imparavamo a memoria classici della poesia e li recitavamo a vicenda, con il compito di finire la frase dell’altro”. 

Successivamente, la regista – visibilmente emozionata – ha richiamato all’attenzione del pubblico e della critica l’espressione cinese 人之初,性本善, traducendola con La gente alla nascita è intrinsecamente buona. E ancora, ha aggiunto quanto segue:  “E continuo tuttora a crederlo veramente, anche se a volte sembrerebbe vero il contrario. Ma ho sempre trovato bontà nelle persone che ho conosciuto, ovunque io sia andata nel mondo […] chiunque abbia la fede e il coraggio di tenere stretta la bontà in se stessi e negli altri, non importa quanto sia difficile farlo. Questo (premio) è per voi, voi mi ispirate a continuare così”. Questo discorso, soprattutto se si considera la censura a cui la regista è stata sottoposta da parte del governo di Pechino – a seguito di alcune sue dichiarazioni polemiche – tuona particolarmente e sottolinea il carattere della stessa, oltre che la personalità della regista in grado di sbaragliare la concorrenza.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.