L’anno di Timothée Chalamet: tutti i film in cui ha recitato l’attore statunitense

Timothée Chalamet film 2021, tutti i film in cui l'attore ha recitato

Il 2021 ha regalato molto dal punto di vista cinematografico, come dimostrato dall’uscita di alcuni lavori di grandissimo valore, sotto ogni punto di vista; che si pensi alla bellezza estetica di The French Dispatch, che porta la firma di Wes Anderson, o al colossal Dune di Denis Villeneuve, passando per il capolavoro mediatico di Spiderman: No Way Home, si potrebbe sicuramente dire molto delle bellezze dell’industria cinematografica, che si è sicuramente ripresa al meglio a seguito dei disastri pandemici che hanno condannato il cinema – sotto ogni punto di vista – a una dura batosta. Attore sicuramente sopra le righe, in un 2021 particolarmente importante dal punto di vista cinematografico, è stato lo statunitense Timothée Chalamet che, dopo alcuni ruoli di grandissimo valore, che l’hanno portato ad essere tra gli attori più rappresentativi del nuovo millennio nonostante la giovane età, ha trovato – nel 2021 – una vera e propria consacrazione attraverso un insieme di ruoli di grandissima importanza. Pensare alla carriera di un attore che, durante un solo anno, riesce ad accumulare ben tre ruoli di importantissimo valore, non è assolutamente semplice, per quanto lo statunitense di origine francese abbia saputo dimostrare il suo talento e la sua versatilità attraverso un’annata importantissima: ecco quali sono tutti i film in cui l’attore statunitense ha recitato.

Dune di Denis Villeneuve

Il primo film che merita di essere citato è, sicuramente, Dune di Denis Villeneuve. Il colossal cinematografico, che ha dominato gli incassi rappresentando il primo grande successo cinematografico dall’era precedente alla pandemia da Coronavirus, rappresenta un adattamento cinematografico particolarmente importante e sofferto per il regista canadese che, nella storia del cinema, è secondo a tanti altri registi, tra cui anche David Lynch, nel cercare di adattare un ciclo di romanzi particolarmente complesso che porta la firma di Frank Herbert. Il film in questione, che ha portato tantissimi appassionati di fantascienza e narrazioni fantastiche al cinema, rappresenta l’adattamento della prima parte del primo romanzo del ciclo di Dune; all’interno del lavoro cinematografico in questione, non è presente un super cast, data l’assenza di attori di primissimo valore, ma i nomi scelti sono stati sicuramente emblematici per le loro rappresentazioni e per una caratterizzazione sicuramente importante.

Tra i tanti, è importante considerare, ad esempio, il ruolo di Oscar Isaac, che ha saputo perfettamente interpretare il duca Leto in una rappresentazione particolarmente cupa di un uomo a cui viene affidato il pianeta di Arrakis per un volere tutt’altro che benefico. Nonostante la consapevolezza di un compito pressoché impossibile, il duca riesce, nonostante ciò, a convogliare tutte le forze del suo popolo perso una sfida importantissima. Chiaramente, il personaggio principale della narrazione fantascientifica di Frank Herbert, così come all’interno del film di Denis Villeneuve, è il figlio del duca, Paul Atreides, magistralmente interpretato da Timothée Chalamet. Il giovane attore statunitense, con origini e cittadinanza francese, è stato in grado di rappresentare perfettamente le inquietudini del giovane figlio del duca, oltre che un processo di crescita che, attraverso le forze di sua madre e non solo, risulta essere particolarmente complicato e, allo stesso tempo, sofferto.

Paul Atreides è il prescelto, il profeta che da millenni è atteso dalla gente di Arrakis e, allo stesso tempo, porta con sé sia il sangue Imperiale, sia quello delle Bene Gesserit, essendo in grado di utilizzare la voce per comandare l’altro. Per questo motivo, in virtù delle numerosissime caratterizzazioni che riguardano il personaggio, il ruolo di Paul Atreides non era sicuramente semplice e affidarlo a Timothée Chalamet, come dichiarato dallo stesso regista Denis Villeneuve, è stata una sfida che ha superato ogni più rosea aspettativa e che, a posteriori, ha sicuramente ripagato per l’immenso patrimonio estetico e culturale che il film ha saputo raccontare e tramandare anche e soprattutto attraverso l’interpretazione dell’attore statunitense. Chiaramente, in virtù di un sequel che risulta già essere annunciato, per quanto manchi una data specifica, Paul Atreides sarà ancor più protagonista, insieme a Zendaya, nel secondo film di Dune, ancora una volta diretto da Denis Villeneuve. Per questo motivo, non resta che attendere tutto ciò che si potrà osservare, soprattutto a proposito dell’attore statunitense.

The French Dispatch di Wes Anderson

secondo tra i 3 film che hanno visto Timothy shulamit protagonista nel 2021 è the French dispatch, che vede, invece, la direzione di Wes Anderson. Film particolarmente atteso dalla critica e dagli amanti del cinema del regista statunitense, the French dispatch è un lavoro cinematografico a episodi, ognuno dei quali autoconclusivi e dominati da attori differenti. Lo statunitense con origini francesi e presenti all’interno del secondo grande episodio del film, terzo se si considera anche l’inizio, di pochi minuti, rappresentato dalla presenza di Owen Wilson. la presenza del giovane attore è sicuramente fondamentale in una chiave di volta del film che, data anche la presenza di Frances mcdormand, già premio Oscar per nomad Land, riesce ad essere particolarmente emblematica, soprattutto dal punto di vista attoriale ed estetico, non soltanto per il racconto contenutistico che avviene all’interno dell’ episodio in questione, ma soprattutto per i prodigi tecnici e di regia che portano il regista Wes Anderson ad affidarsi ad attori di grandissimo valore. Salame interpreta un giovane dall’ideologia particolarmente spiccata, che si rapporta ad un mondo rivoluzionario è dominato, in gran parte, da presupposti etimologici, più che pratici e sinceri. La sua interpretazione, a metà tra il giovane sognatore è l’uomo impegnato, è sicuramente differente rispetto a tutte le altre presenti all’interno del film, in cui la realtà risulta essere molto più cruda e, allo stesso tempo, presentata con un occhio critico da parte del regista statunitense, il racconto del giovane, bene interpretato dasha la virgola è quasi sognato e onirico, così come quello della sua morte che viene descritta non attraverso le crude immagini ma con l’ausilio di una funzione differente.

Don’t Loop Up di Adam McKay

Terzo e ultimo film in cui Timothée Chalamet ha recitato nel 2021 è Don’t Look Up, prodotto cinematografico diretto, con un super cast, da Adam McKay e distribuito su Netflix a partire dalla fine di dicembre del 2021. Per quanto il film possa essere oggetto di numerose critiche, soprattutto dal punto di vista tecnico e contenutistico, non si può che dire bene del cast, non soltanto ricco di numerosi nomi di grandissimo valore, ma anche particolarmente rappresentativo in termini chiaramente ironici. Il film, infatti, vede la presenza, contemporaneamente, di Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Timothée Chalamet, Meryl Streep, Jonah Hill e tanti altri attori, tra cui anche Ariana Grande e Cate Blanchett.

All’interno del prodotto cinematografico in questione, l’attore statunitense interpreta un ruolo secondario rispetto a quello dei protagonisti Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence ma, allo stesso tempo, la tua presenza è sicuramente importante nel dare una connotazione ironica e leggera alla seconda parte del film, in cui l’attore statunitense recita con un look sbarazzino, ispirato a Joe Exotic. L’ironia che viene data al personaggio, oltre che la leggerezza che viene offerta dalle battute dello stesso, sono sicuramente due modi di guardare differentemente alla figura di Timothée Chalamet che, per quanto sia un attore eccezionale, nel corso della sua carriera ha sempre recitato in ruoli particolarmente importanti per caratura, essendo tutt’altro che frivoli. Per questo motivo, in molti hanno apprezzato la leggerezza con cui l’attore statunitense riesce a recitare sullo schermo, in alcuni punti sembrando quasi improvvisare nelle sue battute.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.