Film terribili con una scena incredibile

Space Jam: New Legends, "LeBron James non è Michael Jordan"

Il linea generale, quando un film è scadente rimane terribile dall’inizio alla fine. Una pellicola di scarsa qualità deve i suoi difetti ad approssimazioni ed errori di sorta che vanno dalla sceneggiatura improvvisata alla regia raffazzonata, fino ad arrivare a prove attoriali pessime. Altre volte, poi, i progetti nascono scadenti, ma la bravura dei registi, unita all’intensità degli attori, permette di ricavare delle scene definibili sensazionali che, nel contesto, spiccano per eclettismo. Trovare film terribili con almeno una scena incredibile non è raro, ma l’effetto sorpresa è sempre assicurato.

Ovviamente, queste scene non riescono a riabilitare un’intera pellicola disastrosa. Ciò nonostante, sono in grado di darle un tono e, se non altro, renderla ricordabile. Si tratta, di fatto, di singole sequenze, brillanti nel contesto, che si contraddistinguono per essere scene d’apertura mozzafiato, sequenze d’azione all’ultimo respiro, monologhi struggenti, cameo sorprendenti o scontri finali epici. Questi piccoli momenti di lucidità in film irrazionalmente terribili potrebbero rendere questi ultimi degni di una visione fugace. In questa classifica vi presentiamo alcuni tra i peggiori, salvati, però da una scena emozionante e degna di nota.

E venne il giorno – La caduta dei corpi

M. Night Shyamalan non diede gran prova di sé con questo film, esempio lampante di quanto, con una direzione superficiale, anche il concept più terrificante e ricco di potenziale può trasformarsi in un prodotto sciapo. La premessa era che, a seguito di un misterioso disastro, le persone comincino a commettere suicidi di massa. Il regista, purtroppo, uscì molto fuori traccia, edulcorando eccessivamente la trama del film, rendendolo quasi ironico e caricaturale, a dispetto del plot struggente intorno al quale verte.

E Venne Il Giorno, però, offre uno scorcio di eclettismo in una scena dall’estetica desolante, ossia la prima. In apertura, infatti, risulterebbe impensabile che l’intero film sia pronto a trasformarsi in una parodia, catturando un vero e proprio fenomeno pandemico catastrofico. La opening, infatti, mostra una donna a Central Park che, con grande freddezza, si pianta un coltello alla gola, prima che un gruppo di operai saltino dal tetto su cui stavano lavorando. L’intera sequenza è costruita magistralmente, costruendo un’atmosfera straordinariamente ansiogena.

Breaking Dawn Part 2 – lo scontro finale

In modi diversi, il gran finale della saga di Twilight rappresenta la chiusura perfetta ad una saga che, da sempre, divide il pubblico. Una ending spettacolare che il franchise ha voluto regalare ai propri spettatori più fedeli e scagliare contro i milioni di detrattori che ha raccolto nel corso del tempo e che, a tutt’oggi, storceranno il naso nel vedere un film di Twilifht nella classifica dei film terribili con una scena incredibile al loro interno. Il dramma è palpabile in questa sequenza, particolarmente meritevole nonostante la CGI, anche al tempo, scabrosa.

In ogni caso, il regista Bill Condon e la sceneggiatrice Melissa Rosenberg furono in grado di tirare fuori dal cilindro una scena ingegnosa, appassionante e decisiva, percepita come il finale perfetto per la saga, nonostante non fosse un effettivo ultimo atto. Al termine della lotta, infatti, lo spettatore comprende che, la battaglia non fosse altro che una visione che Alice mostra al capo dei Volturi, Aro, per distoglierlo da ciò per il quale si trovava lì. Si è trattato, onestamente, di una delle pochissime volte in cui il plot twist del sogno abbia davvero funzionato nel mondo del cinema.

Il cameo di Michael Jordan in Space Jam

Sono davvero poche le persone che hanno apprezzato il sequel del cult d’animazione Space Jam uscito non molto tempo fa. A New Legacy ha destato il disappunto di pubblico e addetti ai lavori soprattutto perché le aspettative che vi erano sorte intorno erano altissime. Provare ad aggiornare la formula vincente del film originale con Michael Jordan del 1996 fu, semplicemente, inutile. Con un budget spropositato di 150 milioni di dollari, il nuovo Space Jam non è riuscito, a dispetto degli effetti visivi spettacolari, a convincere il pubblico quanto la prima, appassionante, pellicola sullo sport coi Looney Tunes. L’unico aspetto del film che non ha destato disappunto è stato il meraviglioso cameo di Michael Jordan.

A metà tempo dell’incontro di basket intorno al quale verte l’intero film, quello contro la Tune Squad e la Goon Squad, Gatto Silvestro annuncia di aver trovato Michael Jordan e che l’ex top player avrebbe aiutato la squadra a portare a casa la partita. Quando si pensa che la star entrerà in scena, però, a lui subentrerà, in realtà, il figlio, già star di Creed e Black Panther. Un cameo di Michael Jordan sarebbe stato assolutamente possibile, ma far apparire suo figlio è stato ancor più ironico e divertente, pur avendo lasciato un po’ di amaro in bocca negli appassionati; comunque sia niente in confronto ai punti più bassi di una pellicola stucchevole e poco coinvolgente. Grazie a Michael B. Jordan, infatti, Space Jam ha potuto godere di un minimo di atmosfera revival pura.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.