I film che hanno salvato le carriere degli attori

ryan reynolds

Quello del cinema, è un business particolarmente precario. In tempi di trend, da un giorno all’altro un attore o un regista emergenti possono ritrovarsi sulla cresta dell’onda e, allo stesso modo, delle celebrità assolute possono vedere la propria carriera rasa al suolo. La stragrande maggioranza delle persone che si affacciano al mondo del cinema e a quello della televisione puntano ad una sola cosa: la celebrità. Non si tratta solo di diventare abbastanza popolari da essere riconosciuti per strada, né della ricchezza, ma della sicurezza di avere un posto nelle pellicole di maggior spicco che si apprestano ad uscire. Ovviamente, sono ben poche le figure che riescono a toccare apici così alti, le cui carriere sembrano indistruttibili, o quasi. C’è sempre, infatti, un’incognita compromettente, capace di mettere a repentaglio ogni sacrificio fatto fino al palesarsi di essa. Che si tratti di scelte sbagliate, scandali nel privato o progetti fallimentari, molti attori vedono la propria carriera lapidata da un giorno all’altro; talvolta con fin troppa brutalità. In questa classifica, vediamo alcuni film che sono stati in grado di salvare le carriere degli attori dopo un grave tracollo.

The Town

Non è ben noto solo agli appassionati quanto Ben Affleck fosse odiato a metà degli anni 2000. Nonostante la sua carriera sia iniziata bene, infatti, aiutando nella scrittura ed interpretando Good Will Hunting e, successivamente, con una serie di hit cinematografiche come Daredevil, Pearl Harbour e Gigli, il pubblico arrivò al punto di stancarsi delle sue performance: troppo osannate rispetto allo sforzo stesso dell’attore; a loro avviso, insufficiente. La stampa cominciò a marciare su questo concetto in maniera brutale, facendo di Ben Affleck il sacco da boxe di Hollywood. Per diverso tempo, sembrò che la sua carriera fosse finita. Ciò che nessuno si aspettava, però, era che Affleck sarebbe tornato in una nuova veste: quella di regista, con il suo debutto dietro la cinepresa marcato da Gone Baby Gone. Il film catturò l’attenzione della critica, direzionandola, poi, su The Town, suo secondo successo da cineasta e interprete. Un crime thriller intenso, dalla trama avvincente, in cui l’attore ha mostrato tutte le sue doti drammatiche. Una prova attoriale straordinaria, seconda solo a quella di Argo, con cui conquistò l’Oscar, riabilitando la sua immagine.

Il Padrino

Di sicuro, la entry più sorprendente in questa classifica dei film che hanno salvato le carriere degli attori. Ciò nonostante, i fan sanno che, prima de Il Padrino, la carriera di Marlon Brando fosse sull’orlo del baratro. Negli anni ’50, l’attore conquistò la sua reputazione di star del cinema più famosa del pianeta, con una serie di pellicole divenute cult assoluti della cinematografia contemporanea. Furono diverse le bombe al box-office in cui Brando figurava. Purtroppo, però, vari attriti con le case di produzione e problemi sui set di varia natura, spinsero Brando verso il mattatoio. Tempo dopo, Francis Ford Coppola scelse l’attore per il ruolo chiave di Don Corleone ne Il Padrino: l’epica gangster di Paramount divenuta un capolavoro assoluto della storia del cinema. Gli studio assunsero l’attore e svilupparono la prima pellicola con non poca preoccupazione, ovviamente svanita all’uscita del film. In ogni caso, Coppola e Paramount si assunsero un rischio enorme, ripagato con il rispetto, l’ammirazione e il consenso di pubblico e critica.

Pulp Fiction

Fa il suo ingresso in top in maniera decisamente prevedibile. Il capolavoro di Tarantino, Pulp Fiction, salvò la carriera di John Travolta che, dopo aver dominato gli anni ’70 con La febbre del Sabato Sera e Grease, divenne l’ombra di sé stesso e del suo successo passato. Egli era stato etichettato come star del cinema musical, nonostante non avesse mai manifestato alcun timore innanzi a ruoli più impegnati, eccellendo, ad esempio, in Blow Out di Brian De Palma. Comunque sia, la sua ascesa nel panorama hollywoodiano fu fulminea e decadente. Gli anni ’80 furono un periodo buio per l’attore che apparse in commedie di poco conto e film romantici ormai dimenticati. L’alba del decennio successivo sembrò riconfermare che i giorni di gloria di Travolta fossero finiti, finché Tarantino non lo assunse per rivitalizzare la sua carriera. Il suo Vincent Vega: confusionario, superficiale e carismatico è divenuto un’icona dell’immaginario collettivo, facendo di John Travolta una star intramontabile.

Deadpool

Impossibile da non includere nella nostra classifica di film che hanno salvato le carriere degli attori. Ryan Reynolds è un interprete dal potenziale straordinario e, oggi, risulta chiaro come il Sole. Carismatico, divertente, affascinante e sagace, Reynolds mostra la sua prorompente personalità in ogni ruolo che glielo permetta. Il problema, in passato, era che la stragrande maggioranza dei ruoli per i quali venisse scritturato appartenessero a film penosi. Non importava su quale genere si cimentasse, i suoi personaggi risultavano sempre blandi ed incapaci di far brillare le sue vere doti. In ogni caso, l’attore non si è mai dato per vinto. Ryan ha sempre saputo di valere più di quanto gli studio pensassero e, ad un certo punto, il ruolo giusto ha bussato alla sua porta. Non parliamo del Deadpool imbarazzante visto nei film di Wolverine, ma del personaggio poliedrico, appassionante ed intenso mostrato nelle pellicole standalone che, presto, si connetteranno al Marvel Cinematic Universe. Un antieroe dissacrante, non adatto ad un pubblico di minori che ha proiettato la carriera dell’attore sulla stratosfera e, in un certo senso, ha ridimensionato i canoni del cinecomic ancora una volta.

About the Author

Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.