I franchise che hanno sprecato un finale perfetto

x men hugh jackman

Portare un franchise cinematografico verso un finale soddisfacente non è affatto un’impresa facile. Non è una sorpresa, quindi, trovare progetti che, dopo uno sviluppo eccelso, terminano nel peggiore dei modi o, quantomeno, dividono il giudizio dei fan in maniera particolarmente profonda. Comunque sia, a volte i registi riescono a centrare l’obiettivo e, in concomitanza con una sceneggiatura di qualità e delle prove attoriali adeguate, sono in grado di rendere giustizia ai vari progetti con dei finali degni di nota.

Non è una sorpresa, poi, che il mondo del cinema hollywoodiano sia particolarmente riluttante di fronte ai finali concreti e decisi. Le grandi case di produzione, infatti, sperano sempre in un ritorno di fiamma, magari proiettato sul futuro lontano, dei progetti più profittevoli e, per questa ragione, spingono i team dietro gli ultimi atti dei franchise meglio riusciti a rivedere le proprie giocate, in favore di finali differenti che siano in grado di mantenere una finestra aperta nei confronti di possibili sequel utili, ad un certo punto, solo come operazioni di marketing.

In ogni caso, anche quando le saghe finiscono, le case di produzione sono in grado di trovare un modo per riportare in auge determinati progetti, attraverso pellicole prequel, spin-off o interi reboot. Mentre alcuni spettatori riescono ad accettare e, talvolta, anche a trarre divertimento da questi ritorni di fiamma, altri avrebbero voluto che le proprie saghe preferite avessero ricevuto i finali che meritavano, invece di entrare nel circolo vizioso del marketing cinematografico. In questa classifica, quindi, abbiamo deciso di presentarvi alcuni dei franchise che, per un motivo o per un altro, hanno rinunciato ai migliori finali per le loro storie.

Fast & Furious

Come non iniziare questa top se non con un franchise che, nonostante abbia già detto tutto, continua ad andare avanti. Ogni volta che una nuova pellicola vede la luce, anche i fan più sfegatati si aspettano che sia l’ultima, per poi vedere un nuovo progetto annunciato poco dopo. Fast & Furious uscì nel 2001 e, già allora, in pochi compresero il potenziale cult del blockbuster, nemmeno Vin Diesel, di cui è, da allora, star e produttore. In ogni caso, la saga soffrì una grave perturbazione con la morte del co-protagonista Paul Walker, durante i lavori di produzione della settima pellicola.

Questo, portò, la produzione a rielaborare l’intero arco narrativo del prodotto, per permettere al progetto di andare avanti anche senza il compianto attore. Contro ogni pronostico, però, il regista James Wan riuscì a creare una pellicola straordinaria, adrenalinica e dall’elevatissimo apporto emotivo, il cui climax viene raggiunto al termine con la scena dell’addio tra Vin Diesel e Paul Walker. Quella scena riuscì a distruggere la quarta parete e avrebbe, sicuramente, dato un meraviglioso finale al franchise, con i personaggi di Dom e Brian che prendono strade diverse dopo anni a spalleggiarsi.

Non c’era nessun’altra strada da intraprendere dopo quel film. Fast & Furious avrebbe potuto finire lì, se non fosse per l’uscita di altre due pellicole che hanno notevolmente abbassato la caratura dell’intero progetto. In più, i nuovi progetti sono già in cantiere, con un decimo film in uscita prossimamente. Terminare un’operazione cinematografica tanto ambiziosa in grande stile avrebbe, evidentemente, rappresentato una perdita troppo grande per gli studios che l’hanno portata avanti per, ormai, oltre due decenni.

Toy Story

La Pixar diede vita ad un progetto del tutto inedito quando i primi tre film di Toy Story uscirono. La prima pellicola divenne un’icona culturale sin da subito, grazie alla commistione di concept inediti, ironia ed apporto emotivo. Toy Story 3, poi, portò l’intero progetto ad un finale di franchise particolarmente riuscito, soddisfacente ed adeguatamente maturo, con Woody e gli altri giocattoli che dicono addio con non poca amarezza a Andy quando, una volta cresciuto, si trasferisce al college, per iniziare una nuova vita con la piccola Bonnie, vicina di casa del protagonista dei primi capitoli.

Quello, sarebbe dovuto essere l’ultimo atto di una serie appassionante, un vero e proprio manifesto della cultura pop. Per quasi un intero decennio, poi, i fan lo hanno creduto possibile, finché Disney non ha realizzato un quarto capitolo della saga, nel 2019 che, nonostante sia indubbiamente una buona pellicola, rappresenta una forzatura assoluta per i veri fan cresciuti con le vicende dei protagonisti dei primi Toy Story. Nel quarto film ,del resto, Bonnie perde interesse per i giocattoli di Andy quasi da subito. Insomma, Toy Story 4 non mostra la medesima brillantezza dei suoi predecessori, pur rimanendo un prodotto godibile che ha riscosso successo al boxoffice, pur non essendo assolutamente necessario.

X-Men

La qualità del franchise di X-Men è sempre stata altalenante. Gli ultimi capitoli della saga, del resto, hanno lasciato gli appassionati con l’amaro in bocca. Alla luce dei fatti, Giorni di un futuro passato avrebbe potuto rappresentare un degno finale per un franchise mai propriamente riuscito. L’uscita di Apocalypse e di Dark Phoenix, però, fece naufragare ogni nobile intento della serie.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.