Le origini dei personaggi dei fumetti raccontate diversamente nei film

film fumetti

I fumetti contemplano, generalmente, difficili time line, storie particolarmente elaborate che servono a costruire pathos e a dare spessore ai personaggi. Adattare questi concetti allo schermo d’argento può essere davvero difficile. Per questa ragione, quando si realizza un film ispirato ai personaggi più celebri delle strisce a fumetti, può capitare che i registi scendano a patti con la coerenza di questi ultimi, modificando le storie dietro le loro origini.

La nascita di un personaggio e l’arrivo della sua vocazione; buona o cattiva che sia, rappresenta un punto molto importante per la nascita e lo sviluppo dei franchise, oltre che per il legame degli appassionati con essi. Succede spesso, però, che l’arco narrativo di un determinato eroe o villain venga trasformato in qualcosa di completamente diverso, in modo da far entrare tutto nel minutaggio di una pellicola, senza dover scendere a compromessi con il fulcro della trama.

Questo è uno dei tanti compromessi che interessano il mondo del cine-comic e che, sebbene non interessino davvero agli spettatori occasionali, fanno storcere il naso in diverse occasioni agli aficionados più irriducibili. Resta il fatto che questa scelta non vada sempre vista come un male e che, talvolta, sia l’unico modo per poter portare un personaggio e rendergli giustizia al cinema. In quest’articolo andremo avvedere alcune delle storie delle origini dei personaggi dei fumetti modificate nei film.

Venom

Il film che Marvel e Sony dedicarono nel 2018 al famigerato simbionte nero tentò in ogni modo di non fare riferimento all’Uomo Ragno e al suo universo narrativo. Per questa ragione, le origini di Venom dovettero cambiare notevolmente. Nei fumetti, la creatura costituisce un legame con Eddie Brock basato, inizialmente, sul desiderio di sconfiggere Spider-Man, primo umano ad ospitare il simbionte che, successivamente, sarebbe stato rigettato dall’eroe in tuta rossa e blu. In un secondo momento, quindi, l’alieno riesce ad unirsi a Brock dopo aver percepito il suo odio per Peter Parker.

Quest’arco narrativo sarebbe stato completamente fuori contesto rispetto ai piani di Sony. Per questo motivo, il film dedicato a Venom spiegò le origini dell’antieroe attraverso le narrazioni di un fumetto non canonico, Venom: Lethal Protector. Si tratta di uno dei pochi comics a non vedere Spider-Man come protagonista. Questo ha permesso agli sceneggiatori di usarlo come base per la trama della pellicola in oggetto. Trasformare Venom in un antieroe di punto in bianco ha rappresentato un’impresa abbastanza ardua per gli Studios che, in ogni caso, sono riusciti a raggiungere l’obiettivo senza troppe rinunce.

Wonder Woman

Sono quattro, le storie relative alle origini di Wonder Woman che gli appassionati hanno letto nelle strisce a fumetti nel corso degli anni. Nessuna di esse, però, è stata interessata dall’adattamento cinematografico del 2017. Alcuni punti salienti sono stati rispettati. Ad esempio, Diana continua ad essere una guerriera Amazzone cresciuta a Themyscira e lascia la sua terra natia a causa del soldato Steve Trevor.

Al di là di questo, però, nel film la storia delle origini del personaggio cambia drasticamente. La guerra in cui Steve è coinvolto, ad esempio, passa dall’essere la II Guerra Mondiale alla Grande Guerra. Sul grande schermo, poi, i poteri di Diana arrivano da una discendenza potente e da un allenamento estremo, invece che da una benedizione degli dei.

Entrambi i cambiamenti vengono spiegati con ragionevolezza. Legare Wonder Woman alla II Guerra Mondiale l’avrebbe, in primis, resa troppo simile a Capitan America sotto l’aspetto delle radici. Ottenere i poteri dagli dei, invece, l’avrebbe immediatamente avvicinata a Shazam. Comunque sia, la storia di Wonder Woman è stata già riscritta diverse volte; quindi nessuno si è propriamente indignato di fronte a questo ennesimo cambiamento.

Deadpool

Per molti die hard fan dell’antieroe incappucciato, cambiarne le origini ha rappresentato un enorme rammarico. In realtà, però, modificare gli inizi di Deadpool si è rivelato provvidenziale per sviluppare l’arco narrativo di uno dei personaggi Marvel più amati trasposti sul grande schermo negli ultimi anni. Nei fumetti, comunque, Wade Wilson ha un insolito rapporto con la Morte, vista in forma umanizzata. Il fatto che nel film non interagisca mai con essa ha destato il disappunto di molti fan della vecchia guardia.

Riguardando a questa scelta a mente fredda, però, si capisce perché gli studios abbiano deciso di intraprenderla. Il film, infatti, pone un importante accento sulla storia d’amore di Wade con Vanessa, importante fonte di sviluppo della trama, oltre che anello di congiunzione tra il pubblico e il personaggio dell’uomo oltre la maschera. Inoltre, la morte dell’amata permette al film di assumere una piega simile al fumetto, con Wade che ha modo di rivederla prima di ogni rigenerazione a seguito di un danno mortale.

Ultron

La vera storia di Ultron lo lega indissolubilmente ad Hank Pym, personaggio non ancora emerso nell’MCU al tempo del secondo film sugli Avengers. Le origini del cyborg avrebbero, dunque, dovuto subire delle modifiche. Fu Pym, infatti, a creare Ultron da giovane, ma nella pellicola in cui appare, esso è un’invenzione di Tony Stark, da lui messa a punto come meccanismo di difesa mondiale.

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Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.