Il processo ai Chicago 7: un ritratto socio-politico dell’America degli anni ’60 (Recensione)

Il processo ai Chicago 7: un ritratto socio-politico dell'America degli anni '60 (Recensione)

Candidato agli Oscar 2021 come miglior film, Il processo ai Chicago 7 è di sicuro uno dei prodotti cinematografici più interessanti e ambiziosi degli ultimi tempi. Basato su fatti realmente accaduti, il film offre uno sguardo nudo e veritiero sulla situazione politica e sociale degli Stati Uniti di fine anni ’60. La pellicola si presenta con un cast stellare e porta all’attenzione dello spettatore le battaglie fatte dagli attivisti per fermare la sanguinosa quanto inutile guerra nel Vietnam. Il film è stato acquistato e distribuito da Netflix dopo la notizia circa l’impossibilità di proiettarlo nelle sale cinematografiche a causa del Covid-19.

Il processo ai Chicago 7: trama, cast e regia

Il processo ai Chicago 7 è un film drammatico del 2020 scritto e diretto da Aaron Sorkin. La pellicola è attualmente in corsa per il premio Oscar per il miglior film.

Il processo ai Chicago 7 racconta i fatti realmente accaduti a sette persone, Abbie Hoffman, Jerry Rubin, Tom Hayden, Rennie Davis, David Dellinger, Lee Weiner, John Froines e Bobby Seale, tutti accusati di incitamento alla rivolta. I sette sono costretti ad affrontare un processo in seguito al sanguinoso scontro avvenuto il 28 agosto 1968 a Chicago, dove i manifestanti protestavano per far cessare la guerra in Vietnam, già causa di migliaia di morti. William Kunstler e Leonard Weinglass sono gli avvocati della difesa, i quali dovranno contrastare quanto riportato dagli avvocati Tom Foran e Richard Schultz, che invece rappresentano l’accusa. I problemi però non deriveranno solo dai due procuratori, ma anche dal giudice Hoffman, chiaramente schierato contro i sette e assolutamente estraneo al concetto di imparzialità.

Cast de Il processo ai Chicago 7

Il cast de Il processo ai Chicago 7 è ricco di nomi altisonanti, attori già con molta esperienza in film dalle grandi produzioni, i quali elevano certamente la qualità della pellicola. Non a caso infatti ben undici milioni di dollari sono stati spesi per formare questo specifico cast. I Chicago 7 Abbie Hoffman, Jerry Rubin, Tom Hayden, Rennie Davis, David Dellinger, Lee Weiner, John Froines e Bobby Seale, sono interpretati rispettivamente da: Sacha Baron Cohen (Borat), Jeremy Strong, Eddie Redmayne (La teoria del tutto), Alex Sharp, John Carroll Lynch, Noah Robbins, Daniel Flaherty eYahya Abdul-Mateen II. Oltre loro è da segnalare la presenza di Michael Keaton, Frank Langella e Joseph Gordon-Levitt.

Il processo ai Chicago 7: l’America di fine anni ’60, tra diritti e pregiudizi

Il lavoro fatto da Aaron Sorkin è certamente da elogiare. Il regista ha saputo raccontare la storia alternando il presente e il passato utilizzando sapientemente i flashback. Ogni personaggio presente all’interno del film ha una sua dimensione e una sua profondità, merito ovviamente degli attori che si sono dimostrati all’altezza di un compito non semplice. Il film si distingue per la capacità di offrire al pubblico uno spaccato di vita americana di fine anni ’60. L’influenza del movimento Hippie, le idee rivoluzionarie dei Figli dei Fiori, il movimento studentesco capitanato da Tom Hayden sono solo alcuni esempi della cultura di quel tempo proposta dal film. A questi esempi vanno però aggiunti e sottolineati l’atteggiamento razzista e discriminatorio della società, che si incarnano perfettamente nella figura del giudice Hoffman. Ciò che si prova durante la visione del film è un senso di scoraggiamento per un processo palesemente manipolato dai poteri forti e influenzato in maniera decisiva da motivazioni politiche. Per tutto il tempo si è convinti dell’innocenza dei protagonisti e la sofferenza per le ingiustizie alle quali sono soggetti i Chicago 7 alimenta in maniera sensibile la catarsi del pubblico.

Ammirabile la fotografia di Phedon Papamichael e da elogiare le musiche di Daniel Pemberton. Entrambi, insieme agli altri membri della troupe, contribuiscono a realizzare un lavoro corale che ha permesso a questo film di essere in corsa per gli Oscar 2021. 

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Salvatore Di Filippo
Salvatore Di Filippo, appassionato di film e serie TV, in particolar modo del genere horror. Da sempre aggiornato su news ed eventi legati al mondo dello spettacolo.