Christopher Nolan trova l’accordo con Universal per il suo nuovo film: i termini del contratto

Christopher Nolan ha, finalmente, trovato l’accordo che cercava, a seguito della fine della sua collaborazione con la Warner Bros. In occasione della realizzazione del suo nuovo film sulla Bomba atomica, il regista britannico aveva sottoposto il suo lavoro per grande schermo a diverse case di produzione, destando anche particolari dubbi a proposito della riuscita del suo progetto. Alla fine, è stato trovato un esclusivo accordo con la Universal, certamente atipica rispetto al trascorso e alla carriera del regista di Inception e di Interstellar ma, allo stesso tempo, in grado di assicurare una serie di caratteristiche al regista britannico. L’accordo ha convinto entrambe le parti, per quanto la Universal non possa assicurare alcune condizioni richieste dal regista, specie a seguito di un sostanziale fallimento con Tenet, che ha ottenuto un riscontro mediatico e un guadagno certamente inferiore alle aspettative. Le richieste del regista e le controfferte della Universal sono state oggetto di spiegazione da parte della rivista Variety, che ha spiegato in che termini si strutturerà il nuovo contratto di collaborazione tra le due parti.

Le richieste di Christopher Nolan alla Universal

Secondo quanto indicato dalla rivista Variety, sono diverse le richieste che il regista britannico Christopher Nolan ha avanzato alla Universal, al fine di ricercare un contratto di collaborazione per la distribuzione e la produzione del film sulla bomba atomica che il regista ha in mente. Per quanto non sia ancora possibile sapere molto in termini di trama e di possibile cast del film, per quanto risulta essere quasi sicura la presenza dell’attore Cillian Murphy, che ha spesso collaborato con Christopher Nolan, il regista britannico ha comunque avanzato delle richieste che risultano essere parte del suo bagaglio artistico e che, nella maggior parte dei casi, avevano definito anche gli accordi con la Warner Bros, con cui la collaborazione si è interrotta a seguito della distribuzione dell’ultimo film di Christopher Nolan, Tenet.

Stando alle indiscrezioni, il dodicesimo film di Christopher Nolan dovrebbe essere presente, stando a quelle che sono le richieste del regista britannico, per almeno 60 giorni all’interno delle sale cinematografiche. Christopher Nolan non vuole che il suo film venga proiettato dai 15 ai 31 giorni all’interno delle sale cinematografiche, per poi essere spostato sulle piattaforme digitali. La richiesta era stata avanzata anche con Tenet, quando gli spettatori del prodotto cinematografico avevano dovuto attendere più di 120 giorni prima di vedere il film all’interno di una qualsiasi piattaforma di streaming, a seguito della distribuzione all’interno delle sale cinematografiche. Christopher Nolan rinnova la sua richiesta e chiede, sostanzialmente, il film venga proiettato all’interno delle sale cinematografiche in un periodo compreso tra i 90 e i 120 giorni; di contro, la Universal non può assicurare una copertura di distribuzione così ampio, e ha offerto, secondo quanto spiegato da Variety, un periodo massimo di distribuzione di 45 giorni, superiori rispetto alla normale distribuzione dei prodotti cinematografici da parte della casa di produzione e, di conseguenza, un giusto compromesso tra le assicurazioni della Universal e le richieste di Christopher Nolan.

Il blackout distributivo di Christopher Nolan

Accanto alla richiesta di distribuzione per un periodo certamente elevato, Christopher Nolan richiede anche il cosiddetto blackout distributivo, che era stato già alla base della distribuzione e della visione di tutti gli altri lavori cinematografici che l’hanno riguardato nel corso della sua carriera. Film come Inception e Interstellar, in effetti, sono stati proiettati al cinema in un periodo all’interno del quale era difficile trovare dei rivali all’interno delle sale, appartenenti alla Warner Bros o a qualsiasi altra casa di produzione.

Sostanzialmente, dunque, visto per Nolan chiede che nei 15 giorni precedenti e successivi al rilascio del suo prodotto cinematografico non venga proiettato in sala nessun altro film della Universal, lasciando, dunque, agli spettatori una scelta sostanzialmente obbligata per almeno un mese. La Universal non ha mai compiuto una realizzazione di questo genere, dunque si oppone alle richieste di Christopher Nolan avendo garantito una copertura non straordinaria delle sale cinematografiche, in occasione del rilascio del nuovo film sulla bomba atomica, ma, allo stesso tempo, permettendo la possibilità di altri rilasci cinematografici, tra i quali il film dei Minions 2.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.