Oscar 2022: tutti i grandi esclusi tra le nomination

Oscar 2022: tutti i grandi esclusi tra le nomination

Le nomination agli Oscar 2022 hanno mostrato, naturalmente, una tendenza non condivisa da parte di tutti. Fa sicuramente parte dell’immenso gioco delle nomine e delle scelte; riuscire a condividere globalmente un’intera lista di nomi e di addetti ai lavori non è semplice e, allo stesso tempo, anche le componenti soggettive sono chiaramente dominanti sotto questo punto di vista. Per quanto, quindi, la volontà di evidenziare nomi di grandi esclusi tra le nomination rispecchi una volontà prettamente soggettiva, allo stesso tempo non si può non notare l’insieme delle esclusioni sicuramente considerevoli. La cinematografia, soprattutto a seguito delle grosse difficoltà sentite in epoca di Coronavirus, ha prodotto tantissimo, e per questo motivo scegliere non era certamente semplice, ma alcuni prodotti e nomi di addetti ai lavori sembrano essere stati totalmente dimenticati. Ecco quali sono tutti i grandi esclusi tra le nomination agli Oscar 2022.

Leonardo Di Caprio in Don’t Look Up (miglior attore protagonista)

Uno dei grandi nomi di attori che mancano, all’interno della lista di nomination per gli Oscar del 2022, è sicuramente quello di Leonardo Di Caprio. L’attore, che ha interpretato il dottor Randall Mindy all’interno del film Don’t Look Up di Adam McKay, non è apparso sicuramente pregevole, se si confronta la sua resa attoriale con quelle più importanti della sua carriera. Il confronto, se si parla dell’attore statunitense (che ha un rapporto con gli Oscar molto particolare) non è mai semplice, e guardare a interpretazioni come quelle in Revenant, Shutter Island o The Wolf of Wall Street, porta sicuramente a percepire il lavoro in Don’t Look Up come meno rilevante. Tuttavia, l’interpretazione dell’attore è sicuramente degna di nota e di apprezzamento, se non altro per la capacità di calarsi all’interno di panni inediti da parte dell’attore. I nomi scelti nella categoria di miglior attore protagonista sono stati, invece, i seguenti:

  • Javier Bardem – Being the Ricardos
  • Benedict Cumberbatch – Il potere del cane
  • Andrew Garfield – Tick, Tick … Boom! 
  • Will Smith – King Richard
  • Denzel Washington – Macbeth

The French Dispatch di Wes Anderson (miglior film e altre categorie)

Difficile riuscire a scegliere una categoria nello specifico, per quel che concerne l’assenza di The French Dispatch di Wes Anderson. La mancanza totale del prodotto cinematografico, sia per il titolo in questione, sia per tutte le specifiche relative a prestazioni attoriali e di altri addetti i lavori, hanno convinto gran parte della critica, che ha parlato di un vero e proprio capolavoro soprattutto dal punto di vista tecnico. E’ fondamentale sottolineare che, in prima battuta, l’assenza completa di The French Dispatch sorprende negativamente – soprattutto in virtù di un confronto con alcuni nomi che hanno francamente sorpreso per la loro presenza – ma che, in realtà, risulta anche essere lineare rispetto a una materia decisionale che è stata spesso oggetto della considerazione dell’Academy degli Oscar. Il film in questione, segmentato nella sua natura episodica, sicuramente non poteva comportare la nomina di uno degli attori che, per quanto (in alcuni casi, come quello di Benicio del Toro) abbiano recitato magistralmente, non potevano certamente comprendere con gli altri attori nominati in virtù di una consistentemente minore presenza sullo schermo.

Allo stesso tempo, però, non ci si aspettava certamente un’assenza completa del film in ogni possibile categoria. Diverse liste, tra cui quelle riguardanti sceneggiatura, fotografia, montaggio e colonna sonora, sono occupate da nomi che non perdono automaticamente il confronto con The French Dispatch ma che, anche se non in tutte, avrebbero sicuramente potuto accogliere il film dell’eccentrico regista di Grand Budapest Hotel. Per dirla in altri termini, non ci si sarebbe assolutamente sorpresi nel vedere il nome del film nella lista dei migliori film nominati, ma ci si sorprende se non si osserva The French Dispatch tra i film nominati per montaggio e fotografia, che sono invece apparsi come punti di forza notevoli del prodotto cinematografico. L’assenza più sconcertante, al di là del comparto tecnico, è quella di Alexandre Desplat per la migliore colonna sonora, che invece prevede la presenza dei seguenti nomi di film:

  • Don’t Look Up 
  • Dune 
  • Encanto 
  • Madres paralelas
  • Il potere del cane

Lady Gaga in House Of Gucci (miglior attrice protagonista)

Come in occasione di ogni anno, c’è sempre grande polemica a proposito delle nomine riguardanti le attrici nelle due categorie di miglior attrice protagonista e miglior attrice non protagonista. Per quel che concerne la prima, lo sconcerto c’è stato soprattutto in virtù dell’assenza di Lady Gaga, la cui interpretazione di Patrizia Reggiani in House Of Gucci era stata oggetto di apprezzamento e riconoscimento, nonostante il film di Ridley Scott non avesse convinto gran parte della critica. In effetti, a essere stati bersagliati per le loro interpretazioni nel film sono stati soprattutto Adam Driver e Jared Leto, mentre l’attrice – che ha già conosciuto la gioia di un Oscar con il film A Star Is Born – sperava in un ennesimo riconoscimento per la sua interpretazione della Vedova Nera, dopo aver fatto già incetta di nomine nelle altre manifestazioni a premi, tra cui Golden Globes e BAFTA.

Per molti addetti ai lavori, il dibattito ha riguardato soprattutto la presenza di Kristen Stewart, nominata – invece – per la sua interpretazione in Spencer. Per quanto si tratti di una sostanziale conferma rispetto a quanto osservato nelle altre manifestazioni cinematografiche, il numero minore di selezioni disponibili aveva fatto pensare, a molti addetti ai lavori, che l’attrice non riuscisse a ricevere una tanto ambita nomination. In definitiva, le nomine nella categoria di miglior attrice protagonista sono le seguenti:

  • Jessica Chastain – Gli occhi di Tammy Faye
  • Olivia Colman – La figlia oscura
  • Penélope Cruz – Madres paralelas
  • Nicole Kidman – Being the Ricardos
  • Kristen Stewart – Spencer

Caitríona Balfe in Belfast (miglior attrice non protagonista)

Come si diceva precedentemente, anche la categoria di miglior attrice non protagonista ha sorpreso per le sue nomine e, soprattutto, per scelte che sono sembrate inaspettate per alcuni addetti ai lavori. Scegliere tra attori e attrici non è sicuramente semplice e, soprattutto dato il grandissimo successo di Il potere del cane, tutte le categorie attoriali hanno conosciuto sostanzialmente una nomina, fatta eccezione per la categoria di migliore attrice protagonista. In questo caso, è stata Kirsten Dunst a ottenere una nomination per il suo ruolo, insieme al nome sicuramente importantissimo di Judi Dench. Molti si sarebbero aspettati di vedere il nome di Caitríona Balfe che, così come la collega precedentemente citata, ha recitato all’interno del film Belfast.

Notare due nomi di attori per uno stesso film potrebbe apparire come complesso e inusitato ma l’Academy, proprio per quel che concerne la nomina dei migliori attori non protagonisti, si è lasciata andare nominando sia Jesse Plemons che Kodi Smith-McPhee. Una nomination ulteriore per l’attrice e supermodella irlandese, nominata sia nel contesto dei BAFTA che in quello dei Golden Globes, sarebbe stato sicuramente dovuto data la sua grande interpretazione all’interno del prodotto cinematografico. Le attrici nominate nella categoria in questione sono le seguenti:

  • Jessie Buckley – La figlia oscura
  • Ariana DeBose – West Side Story
  • Judi Dench – Belfast
  • Kirsten Dunst – Il potere del cane
  • Aunjanue Ellis – King Richard

The Last Duel di Ridley Scott (miglior trucco e migliori costumi)

Ultimo nome la cui assenza sicuramente pesa, soprattutto per quel che concerne alcune categorie, riguarda quello di Ridley Scott, regista di due film particolarmente contestati e polemizzati nel 2021. L’insuccesso di The Last Duel è stato sottolineato praticamente da tutti, soprattutto per quel che concerne la morte di un genere cinematografico che ormai sembra non interessare più, in un’epoca in cui si ricerca ben altro tipo di cinematografia. Tuttavia, al di là dei problemi del film in questione, che a molti è comunque piaciuto e che ha ricevuto anche giusti apprezzamenti dal punto di vista critico, non si può non sottolineare che si tratti di una colonna importante, nei rapporti con la trattazione medievale di cui si è fatto portavoce.

Per questo motivo, assumendo come data la considerazione secondo cui il film non potesse competere in nessuna delle grandi categorie, desta comunque sorpresa l’assenza del prodotto cinematografico nelle categorie di migliori costumi e miglior trucco e acconciature, per cui – invece – è stato nominato l’altro film di Ridley Scott, House of Gucci. Immergersi nella trattazione medievale del film è possibile anche e soprattutto grazie a un grande sforzo nei costumi e nella resa visiva dei personaggi. Per questo motivo, è sorprendente la totale assenza nelle due categorie in questione. Per i migliori costumi sono stati votati:

  • Coming 2 America
  • Cruella
  • Dune
  • Gli occhi di Tammy Faye
  • House of Gucci

Per il miglior trucco, invece, oggetto delle nomination sono stati i seguenti film:

  • Coming 2 America
  • Cruella
  • Dune
  • Gli occhi di Tammy Faye
  • House of Gucci

About the Author

Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.