Thor: Love and Thunder, le parole di Christian Bale sul set del film

Thor: Love and Thunder, le parole di Christian Bale sul set del film

Thor: Love and Thunder è un film che, tra grandissimi successi ottenuti su Disney+, con oltre 15 milioni di minuti visualizzati, e numerose polemiche, scaturite soprattutto dalla regia di Taika Waititi e dal carattere assunto dai personaggi, ha avuto molto di cui parlare, soprattutto per quel che concerne le interpretazioni dei singoli attori. tra i tanti, che hanno espresso una loro opinione a proposito della pellicola, c’è anche Christian Bale, in tour promozionale per Amsterdam, il nuovo film di David O. Russell di cui sarà uno dei protagonisti. L’attore, che nel film interpreta il “giovane” villain Gorr, è stato particolarmente incensato per la sua performance, da molti ritenuta la migliore presente all’interno della pellicola in questione. Christian Bale, che ha recitato in alcuni film di incredibile successo nell’ambito della storia del cinema, ha avuto modo di parlare dei set cinematografici di Thor: Love and Thunder, e di quanta monotonia avvertisse sugli stessi, soprattutto per quel che concerne l’effetto green screen che annullava, sostanzialmente, qualsiasi altra costruzione presente sui set.

Le dichiarazioni di Christian Bale a proposito dei set di Thor: Love and Thunder

Nell’ambito di una recente intervista, nella quale Christian Bale ha avuto modo di approfondire diversi aspetti della sua carriera, l’attore ha parlato non soltanto di Heath Ledger e della sua grandissima importanza sul set di Batman, oltre che di Leonardo Di Caprio e del suo incredibile successo nel contesto hollywoodiano, ma ha affrontato anche un tema relativo al set di Thor: Love and Thunder, il quarto film dedicato al Dio del tuono e diretto, ancora una volta dopo Thor: Ragnarock, da Taika Waititi. Un’esperienza sostanzialmente nuova, per Christian Bale, che ha agito su un set quasi interamente in green screen, trovando il tutto un po’ troppo monotono, così come spiegato all’interno della sua intervista. L’attore ha avuto modo di parlare anche di quale sia stato il suo approccio attoriale nell’interpretazione di Gorr all’interno della pellicola.

Queste le sue parole a proposito dell’esperienza sul set: «È stata la prima volta che ho fatto una cosa del genere. Voglio dire, la definizione di tutto ciò è monotonia. Ci sono brave persone. Ci sono altri attori che hanno molta più esperienza di me in questo ambito. Riesci a distinguere il green screen un giorno dopo l’altro? No. Assolutamente no. Non hai idea di cosa fare. Non riuscivo neanche a distinguere un set dall’altro. Continuavano a dire: Sei sullo Stage 3. Beh, ma qual è?. Quello blu. Mi dicevano: Sì, ma sei sullo Stage 7. E qual è?, Quello blu. La mia reazione era: Um, dove?».

A proposito del metodo attoriale utilizzato per il film in questione, invece, l’attore di The Machinist – L’uomo senza sonno, ha spiegato, a proposito della rinuncia ai suoi metodi di preparazione abituali: «Sarebbe stato un tentativo patetico, avrei dovuto chiedere aiuto per mettere o togliere zanne o spiegare che mi ero rotto un’unghia o che stavo inciampando sulla tunica».

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.