I peggiori 9 film del Marvel Cinematic Universe

I peggiori film del Marvel Cinematic Universe: ecco la classifica

Black Panther: Wakanda Forever segna la fine della fase 4 cinematografica, e così l’MCU arriva al suo film numero 30. Anche se si è assistito al lancio delle serie TV direttamente su Disney+, la classifica che segue, fa riferimento solo ai film usciti in sala e non ai vari speciali o prodotti seriali televisivi. Dopo la classifica dei migliori 10 film del Marvel Cinematic Universe, non poteva mancare la classifica con i peggiori film di tutto l’MCU. L’importanza delle trasposizione dei fumetti Marvel al cinema sono state fondamentali, diventando un qualcosa di estremamente popolare in tutto il mondo. Si cerca di ritrovare i film che non hanno saputo farlo al meglio, rigettati dal pubblico da un lato o dalla critica dall’altro (europea più che americana). Dopo le doverose promesse, ecco la classifica dei peggiori 9 film del Marvel Cinematic Universe.

Di seguito la classifica, che parte dal meno peggio:

9. Iron Man 3 (2013) di Shane Black

Uno dei pochi progetti editoriali di cui i Marvel Studios si sono subito pentiti. Gli attacchi di panico di Robert Downey Jr. sono macchiettistici e fuori luogo, non risultano mai credibili; il villain di Guy Pearce agisce per vendetta ed è spietato, ma il combattimento finale è un’esagerazione continua tra lui e le cento armature di Stark che sbucano fuori una dopo l’altra. Pepper è forte mentalmente, e adesso fisicamente. Peccato che il finale in cui lei resta potenziata, Tony rinuncia ad essere Iron Man rinunciando al reattore arc e alla armature. Si è mai più sentito un riferimento a questo film eccessivamente sopra le righe? Non risulta essere più stato citato in nessun prodotto cinematografico.

8. L’incredibile Hulk (2008) di Louis Leterrier

Per quanto il look di Norton come Hulk sia più accattivante del suo successore, Ruffalo, i problemi del film sono relativi agli effetti visivi non sempre credibili, più nel combattimento finale notturno dove si sarebbe potuto offrire uno spettacolo ben diverso e più calcato sui due giganti, Hulk appunto, e Abominio. Nonostante si prenda sul serio, i dialoghi non dicono nulla o quasi, sull’approfondimento dei personaggi; l’azione c’è ma nemmeno in abbondanza. Dopo Ang Lee, l’introduzione del gigante verde nell’MCU è piuttosto approssimativa, per quanto divertente se visto in sala (soprattutto).

7. Black Widow (2021) di Cate Shortland

Il tanto atteso spin-off sulla Vedova Nera che racconta della sua famiglia disfunzionale e le prime origini dell’amata spia e supereroina, è una cocente delusione nella piattezza generale e nei forzati prolungamenti narrativi che tirano il freno al ritmo potenzialmente incalzante del film. I comprimari, tranne la sorella della Vedova introdotta per sostituirla, risultano personaggi fastidiosi e il cui apporto è praticamente nullo. Un villain interessante che fa il verso a un certo ormai ex produttore statunitense, ma alla fine si arriva esausti per la mancanza di contenuti a cui si è sopposti per quasi 1 ora e 50. Ci sono tante cose non raccontate e tanto meno mostrate, ma il progetto editoriale non è chiaro: perché far uscire un film del 2016 circa, nel 2021?

6. Spiderman: Homecoming (2017) di Jon Watts

Si pensi ad una puntata di Hannah Montana allungata per 2 ore di troppo, e il risultato ottenuto sarà il primo film di Spiderman nell’MCU. Mancano i grandi poteri da cui derivano le grandi responsabilità, il dramma di Peter viene ridotto a Stark che gli fa da padre e gli toglie la tuta con gli upgrade. Tutto qua? I toni sono fin troppo teen e 2 ore, nonostante un villain (circa) interessante, risultano appesantite e assolutamente non richieste. Le scene d’azione sono tra le più brutte girate in tutti e 30 i film dell’MCU.

5. Thor: The Dark World (2013) di Alan Taylor

Un seguito su Thor che, nonostante momenti buoni come la morte di Frida, e l’introduzione di una nuova gemma dell’infinito, risulta banale e senza idee. Tolta l’epicità Sheaksperiana portata dal primo capitolo di Branagh, questo seguito è raffazzonato, banale nello sguardo al fantasy, distoglie l’estetica urbana da Thor pur ricordandosene nel finale. Il villain è inesistente, la comicità sempre fuori luogo.

4. Iron Man 2 (2010) di Jon Favreau

La deriva dalla screwball comedy inserita in un cinecomic è interessante, peccato che il film cavalchi l’onda del suo predecessore, ha ben poco da raccontare e rende tutto macchiettistico, stereotipato. C’era davvero bisogno di raccontare personaggi, villain incluso, così poveri di contenuti? E di ridicolizzare completamente Tony Stark per quasi tutto il film? Il troppo stroppia.

3. Ant-Man and the Wasp (2018) di Peyton Reed

Nonostante un villain potenzialmente tragico, si gira intorno ad una trama che potrebbe svolgersi in esattamente 10 minuti. Uno dei film più inutili e fuori forma dell’MCU per mancanza di dinamicità, di chimica tra i personaggi e di… una storia da raccontare. Tutto si può ridurre a poche scene, tra cui, l’importante post-credit a cavallo tra Infinity War ed Endgame.

2. Thor: Ragnarok (2017) di Taika Waititi

In un film dove il buon gusto va a farsi benedire, Waititi decide bellamente di prendere in giro i fan realizzando una parodia dove l’apice è rappresentato da una battuta sull’organo riproduttivo di Hulk. A poco serve la bellezza estetica, se la comicità demenziale risulta idiota, ed il Gran Maestro sputa frasi camp in continuazione. Hela sembra una comprimaria, banalizzata all’ennesima potenza e senza grinta nonostante sia Cate Blanchette ad interpretarla. Il Ragnarok, la fine di Asgard, è messo in scena nella breve e confusionaria battaglia finale.

1. Thor: Love and Thunder (2022) di Taika Waititi

Primato quasi quasi a pari merito con Ragnarok. Il succo è quello: il Thor di Waititi è una parodia, una presa in giro con toni camp, demenziali, e di cattivo gusto anche quando nel film c’è la componente tragica, quale la malattia di Jane. L’incipit su Gorr (Christian Bale) lancia un’illusione; ma il disincanto è imminente, nella scena successiva persino i Guardiani della Galassia, pur essendo personaggi sopra le righe, restano stupiti di fronte le azioni scellerate e incredibilmente ingiustificate di Thor, ancora alla ricerca della sua vera identità dopo appena… 11 anni! Finale approssimativo e personaggio ormai difficilmente con possibilità di ripresa.

About the Author

Christian D'Avanzo
Cinefilo dalla nascita e scrittore appassionato. Credo fermamente nel potere dell'informazione e della consapevolezza. Da un anno caporedattore della redazione online di Quart4 Parete, tra una recensione e l'altro. Recente laureato in scienze della comunicazione - cinema e televisione presso l'università degli Studi Suor Orsola Benincasa.