Samuel L. Jackson sulla Marvel: “Preferisco essere Nick Fury che vincere un Oscar”

Samuel L. Jackson sulla Marvel: "Preferisco essere Nick Fury che vincere un Oscar"

In una recente intervista rilasciata per Variety, Samuel L. Jackson ha avuto modo di parlare del suo particolare rapporto con gli Oscar e, soprattutto, con la Marvel, dopo che l’attore statunitense si era già espresso, a favore della casa di produzione e distribuzione cinematografica dopo le polemiche che avevano riguardato le dichiarazioni di Martin Scorsese. Samuel L. Jackson, nel corso della sua carriera, ha ottenuto un Oscar alla carriera nel 2022, dopo aver ricevuto una sola nomination nel 1995, come miglior attore non protagonista, per la sua interpretazione in Pulp Fiction di Quentin Tarantino. L’attore, però, si è detto soddisfatto della sua carriera e, soprattutto, non ha mai inseguito il sogno di diventare un attore premiato nel contesto degli Oscar, credendo che questa ideologia avrebbe potuto particolarmente compromettere la sua carriera. Piuttosto, a sua detta, preferisce alcune interpretazioni come quella che, negli ultimi anni, l’ha portato ad essere Nick Fury nella maggior parte dei film Marvel.

Samuel L. Jackson e le sue dichiarazioni sugli Oscar e sulla Marvel

Associato, idealmente, a Spike Lee e Quentin Tarantino, i due registi con cui Samuel L. Jackson ha collaborato maggiormente nel corso della sua carriera, l’attore statunitense è stato protagonista di numerose interpretazioni di grande livello, tra cui spiccano soprattutto quelle all’interno dei film di Quentin Tarantino. Tra le tante interpretazioni, infatti, che hanno riguardato Samuel L. Jackson nel corso della sua carriera, spiccano sicuramente quelle in Pulp Fiction, Jackie Brown, Django Unchained, The Hateful Eight e, ancora con Quentin Tarantino, quella in Bastardi senza gloria, di cui è voce narrante. Tra gli altri ruoli di rilievo, nel corso della sua carriera, Samuel L. Jackson ha accumulato anche diverse interpretazioni ricche di grande successo mediatico, soprattutto negli ultimi anni, tra cui spicca quella del Maestro Jedi Mace Windu nella trilogia prequel di Guerre Stellari e, soprattutto, quella di Nick Fury, direttore dello S.H.I.E.L.D., all’interno dei film facenti parte del Marvel Cinematic Universe.

A proposito di quest’ultima interpretazione, che l’ha accompagnato nel corso degli anni e più recenti della sua carriera in diversi ruoli, tra cui anche il cameo in Avengers: Endgame, c’è da dire che questi ultimi hanno permesso a Samuel L. Jackson di ottenere il record di attore con maggiore incasso nel box office americano, superando anche Harrison Ford. Proprio a proposito delle sue interpretazioni all’interno dei film della Marvel, Samuel L. Jackson ha spiegato di preferire il personaggio di Nick Fury ad altre interpretazioni che avrebbero potuto comportargli l’Oscar nel corso della sua carriera, dichiarando di non aver mai in seguito il grande successo da Academy che, addirittura, avrebbe potuto compromettere le interpretazioni nel corso della sua carriera. Queste le sue dichiarazioni a tal proposito: “Per quanto fossi sfinito al riguardo, ho pensato: ‘Beh, avrei dovuto vincere un Oscar per questo o avrei dovuto vincerlo per quello e non è successo’, dopo aver superato la cosa molti anni fa, non è stato un grosso problema per me. Mi diverto sempre ad andare agli Oscar. Non vedo l’ora di ricevere un cesto regalo per essere un presentatore.”

E ancora: “Non avrei mai permesso agli Oscar di essere misura del mio successo o di fallimento come attore. Il mio parametro di successo è la mia felicità: sono soddisfatto di quello che sto facendo? Non sto facendo film a caccia di statuette. Sai: ‘Se fai questo film, vincerai un Oscar.’ No, grazie. Preferirei essere Nick Fury. O divertirmi a essere Mace Windu con una spada laser in mano”.

Samuel L. Jackson e le sue parole sui film Marvel

Negli ultimi tempi, la Marvel è stata investita da una serie di polemiche che hanno riguardato – tra gli altri registi – anche Martin Scorsese e Denis Villeneuve, che hanno criticato i prodotti cinematografici in questione. In quell’occasione, tra i tanti detrattori, Samuel L. Jackson si era schierato a favore dei film Marvel, soprattutto per la loro natura e vocazione che permetteva di dare svago e tranquillità ad uno spettatore in sala. Queste erano state le sue parole a tal proposito:  “Tutti film sono film. Quelli sono i film che andavo a vedere da bambino. E l’abilità artistica di dare vita a una pellicola è qualcosa che è stato un mistero per un tempo così lungo. Fare film non è più un mistero oggi. I bambini sono in grado di farli con i loro telefoni. Quindi è facile per i [registi] ignorarlo, solo perché le persone non andranno a vedere il loro film”.

Infine, l’attore statunitense di Pulp Fiction ha dichiarato: “Quando racconti una storia seria, sì, puoi trovare un pubblico di nicchia: questa cosa succede ancora. Le persone vanno al cinema per stare meglio e per uscire dalla loro esistenza quotidiana. Per divertirsi.”

About the Author

Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.