Quale sarà il futuro della DC con James Gunn?

Quale sarà il futuro della DC con James Gunn?

La scelta di James Gunn in quanto nuovo CEO della DC e Presidente, oltre che Amministratore Delegato, della nuova etichetta DC Studios (che sostituisce la precedente DC Film al cui vertice c’era Walter Hamada), rappresenta sicuramente una notizia che ha sconvolto i fan e che, nella maggior parte dei casi, ha provocato loro una grande gioia. James Gunn, che ha già lavorato in casa DC per la realizzazione di The Suicide Squad – Missione Suicida, è conosciuto anche negli ambienti Marvel, per i suoi lavori in Guardiani della Galassia, Guardiani della Galassia, Vol. 2, Guardiani della Galassia. Vol. 3 e Guardiani della Galassia: lo Speciale di Natale. Insomma, si tratta sicuramente di una figura molto irriverente, che potrebbe segnare il futuro della DC in modo considerevole. Ma che cosa aspettarsi da un salto di carriera così tanto importante e da una scelta tutt’altro che banale della DC?

La gestione dell’Universo Condiviso da parte di James Gunn

A seguito di un inizio di carriera dedito alla componente horror, James Gunn ha iniziato ad occuparsi del tema dei supereroi, non direttamente lavorando con Marvel o DC ma dimostrando, fin da subito, una grandissima attenzione all’impianto fumettistico. Non a caso, i suoi lavori sono sempre apparsi molto irriverenti e, soprattutto, in grado di conquistare il piacere del pubblico: James Gunn, nonostante l’insuccesso commerciale di The Suicide Squad – Missione Suicida, che era stato comunque acclamato dalla critica per le sue innovazioni narrative e per il confronto con il primo Suicide Squad, ha portato alla realizzazione di alcuni dei cinecomic più importanti della storia, oltre che della creazione (su schermo) di personaggi immediatamente apprezzati dal pubblico; i Guardiani della Galassia, sviluppati in tre volumi e uno Speciale su Disney+, hanno ottenuto un larghissimo successo, tanto da caratterizzare alcuni dei prodotti più in vista nel Marvel Cinematic Universe.

La grande capacità che James Gunn ha, a dimostrazione del fatto che non sia assolutamente un nome casuale, la si osserva anche nei suoi ruoli che non hanno interessato soltanto la regia: già supervisore Marvel, il suo salto di qualità nella realtà DC, essendo diventato Presidente e Amministratore Delegato, riguarderà la gestione dell’Universo condiviso, che appariva sicuramente utopica in casa DC a seguito degli ultimi anni. James Gunn non avrà il potere di metter mano a prodotti come Joker – Folie à Deux, diretto da Todd Phillips e sequel del tanto acclamato Joker con Joaquin Phoenix nei panni del protagonista, né potrà toccare la direzione creativa di Batman di Matt Reeves, per cui sono sicuramente previsti spin-off sui villain di Gotham e un sequel ancora una volta con Robert Pattinson. Tutti gli altri prodotti, invece, potranno essere coordinati – dal punto di vista creativo – attraverso un’ottica condivisa di gestione, che permetterà sicuramente di aumentare la qualità complessiva del DCEU.

Zack Snyder tornerà a lavorare nel DCEU?

Una delle conseguenze relative all’annuncio di James Gunn in quanto nuovo CEO della DC riguarda, forse neanche troppo indirettamente, il ruolo che Zack Snyder potrebbe avere nuovamente all’interno del DC Extended Universe; gli ultimi prodotti cinematografici che sono stati distribuiti in casa DC hanno provocato un certo tipo di interrogativi, a proposito del regista e non solo: in primis, si parla sempre più della Zack Snyder’s Justice League Director’s Cut, che acquisisce sempre più canonicità all’interno dell’Universo Esteso (una conferma definitiva potrebbe avvenire all’interno del film crossover The Flash, per cui in molti si preparano a proposito della fitta presenza di attori e personaggi di rilievo). Mentre i social impazzano con hashtag come #RestoreTheSnyderVerse, che vorrebbero nuovamente il regista alla guida di diversi prodotti cinematografici in casa DC, c’è da fare un appunto a proposito dei recenti scossoni che hanno interessato gli addetti ai lavori di quest’ultima.

Innanzitutto, il ritorno di Henry Cavill nei panni di Superman non appare sicuramente banale: l’attore ha ufficializzato ciò che il film Black Adam mostrava nella sua post-credit scene, in cui si può vedere il supereroe più famoso di tutti fronteggiare il Black Adam interpretato da Dwayne Johnson; proprio quest’ultimo, produttore del film e – si immagina – futuro personaggio di spicco all’interno del DC Extended Universe, aveva parlato proprio del ritorno di Henry Cavill utilizzando queste parole: “Conosco Henry da tempo, siamo amici. La mia socia in affari di vecchia data, Dany Garcia, è da sempre una grande sostenitrice di Henry. Ha gestito la carriera di Henry negli anni. Tutto si riduce sostanzialmente al fatto che amiamo Superman. C’è questa nuova leadership che si sta insediando alla Warner. C’era un’opportunità. Con Black Adam volevamo fare tutto il possibile per omaggiare e rispettare la mitologia del personaggio raccontando il suo essere la più potente e inarrestabile forza attiva sul pianeta. E se avessimo fatto le cose per bene, alla fine del film non doveva entrare in scena solo, con Superman, la forza più potente e inarrestabile dell’universo, ma anche l’esaurire il desiderio dei fan.”

Se il ritorno di Henry Cavill nei panni di Superman, che appariva francamente impossibile per i fan, si è concretizzato, ciò potrebbe interessare anche Zack Snyder. Il regista di 300 e James Gunn sono molto amici e, indipendentemente dal legame personale tra i due, la direzione che ha preso il DCEU negli ultimi anni non si è mai discostata del tutto dal lavoro del regista, soprattutto in termini di citazioni a prodotti e opere che erano state già ampiamente osservate. Assolutamente improbabile è, naturalmente, osservare un Man of Steel 2 che sia diretto dal regista di Justice League, ma nulla toglie che in futuro si possa osservare una certa evoluzione in tal senso.

Quale sarà la direzione di James Gunn nei nuovi DC Studios?

L’interrogativo che più interessa i fan, a questo punto, è cercare di capire quale possa essere la direzione che i DC Studios avranno con James Gunn in quanto Presidente e Amministratore Delegato o, di converso, quale sarà la direzione che lo stesso James Gunn avrà in un ruolo totalmente differente. Se Kevin Feige si è sempre fatto da parte, rispetto a determinate logiche creative, in casa Marvel, vedendo il suo ruolo solo ed esclusivamente produttivo, con James Gunn (da contratto) si avrà a disposizione anche un insieme di opere dirette dallo stesso; il dubbio, naturalmente, riguarda la portata di queste ultime in una veste completamente differente.

I Guardiani della Galassia e, soprattutto, The Suicide Squad – Missione Suicida dimostrano un’audacia e un’irriverenza che nel prodotto singolo convincono, ma che in un’ottica di gestione almeno quadriennale potrebbero apparire francamente esagerate. Il tassello che più ha convinto la critica nel film “Missione Suicida” ha riguardato proprio quel carattere sprezzante e anti-occidentale che restituisce un interesse e una curiosità, ma che si farebbe fatica ad osservare in quanto leitmotiv dei nuovi prodotti del DCEU; c’è da dire, naturalmente, che in quanto gestore dell’impianto creativo, il ruolo di James Gunn sarà totalmente differente e vincolato ad obblighi diversi rispetto a quelli di un regista.

About the Author

Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.