Leonardo DiCaprio: quali sono i film preferiti dell’attore?

Leonardo DiCaprio: quali sono i film preferiti dell'attore?

Leonardo DiCaprio è uno degli attori più celebri che esistano nell’ambito del cinema contemporaneo; nel corso della sua carriera, lo statunitense ha raggiunto un successo incredibile sulla base di ruoli che gli hanno permesso di entrare in un vero e proprio Olimpo; da Titanic a Gangs Of New York, passando per The Departed, Shutter Island, Prova a Prendermi, The Aviator, Il Grande Gatsby, Django Unchained, The Wolf of Wall Street e Don’t Look Up, si fa fatica a sottolineare quali siano i ruoli più importanti e rilevanti nell’ambito della carriera dello statunitense. Nell’ambito di una recente intervista, Leonardo DiCaprio ha parlato di quali sono i suoi film preferiti.

Taxi Driver (Martin Scorsese)

Il primo tra i film preferiti da Leonardo Di Caprio è Taxi Driver. In virtù del grande sodalizio artistico che c’è tra l’attore statunitense e il regista del film, Martin Scorsese, che culminerà con l’interpretazione di Leonardo Di Caprio all’interno del film Killers of the Flower Moon del 2023, non sorprende che l’attore abbia indicato Taxi Driver tra i suoi film preferiti di sempre. Al di là del regista e della collaborazione precedentemente citata, c’è da dire che Taxi Driver rappresenta sicuramente uno dei titoli più importanti nell’ambito della storia del cinema.

Diretto nel 1976, dunque è ambientato dopo la guerra del Vietnam a New York, il film rappresenta un perfetto spaccato sociale che investe la società americana del tempo, attraverso un’interpretazione magistrale di Robert de Niro che è stato in grado, all’interno di questo film, di restituire quel clima schizofrenico e dedito al vagabondaggio sociale e psicologico che ha alimentato l’intera azione sociale del popolo americano e non solo; la critica ha, da sempre, ritenuto all’unanimità questo film tra i migliori e i più influenti nell’ambito della storia del cinema, nonché il capolavoro del regista statunitense stesso. Vincitore della Palma d’Oro al 29esimo Festival di Cannes nel 1976, Taxi Driver fu candidato a quattro premi Oscar, tra cui quello al miglior film nel 1977.

2001: Odissea nello Spazio (Stanley Kubrick)

Secondo tra i migliori set film di sempre per Leonardo DiCaprio è 2001: Odissea nello Spazio. Anche in questo caso la scelta non sorprende assolutamente, dal momento che si tratta della selezione di un prodotto appartenente a uno dei registi più importanti e influenti nell’ambito della storia del cinema, Stanley Kubrick. Non a caso, Odissea nello Spazio è uno dei film migliori di sempre non soltanto per il pubblico ma anche per la critica e gli addetti ai lavori.

La realizzazione di Odissea nello Spazio ha certamente cambiato la storia del cinema, sulla base dei continui riferimenti cinematografici e derivativi successivi, oltre che in virtù di tutti quegli elementi che hanno permesso di innovare il genere della fantascienza. Non è un caso che il colossal, ambientato in un ipotetico futuro prossimo, ricostruito sulla base di immagini che toccano anche l’epoca dell’origine dell’umanità, abbia fatto la storia del cinema, costituendo una vera e propria svolta epocale non soltanto nel genere fantascientifico. Il film in questione permette, infatti, di approfondire anche il destino della razza umana, il ruolo della conoscenza, il tema dell’identità, il rapporto con l’intelligenza artificiale e tanto altro ancora.

8½ (Federico Fellini)

Leonardo Di Caprio ha pescato anche in Italia nello scegliere due tra i suoi 7 film preferiti proprio da registi italiani. Il primo è 8½, film del 1963 diretto e sceneggiato da Federico Fellini, vincitore dell’Oscar in quanto miglior film straniero. Si tratta di uno dei film più importanti di sempre, nell’ambito della storia del cinema, nonché di uno dei prodotti cinematografici che più ha ottenuto riconoscimenti e apprezzamenti, non soltanto da parte del pubblico ma anche da parte degli addetti ai lavori, in campo nazionale e internazionale.

La realizzazione del film, che rappresenta la forma più pura di meta-cinema, vede un incredibile Marcello Mastroianni nei panni del protagonista Guido Anselmi, regista confuso alle prese con la sua prossima opera che vive il mondo sulla base di inquietudini, terrore, illusione e tanto altro ancora. 8½ rappresenta un film ottenuto, da parte del regista, a seguito di una sperimentazione particolarmente importante, di cui lo stesso Fellini ha parlato anche all’interno di un’intervista: «L’ho girato senza vedere mai nulla di quello che facevo, perché era in atto uno sciopero di quattro mesi di tutti gli stabilimenti di sviluppo e stampa. Rizzoli voleva fermare il film, Fracassi, il direttore di produzione, si rifiutava di proseguire la lavorazione. Ho dovuto impormi, gridare, per obbligare tutti a continuare ugualmente. Ed è stata la situazione ideale. Perché a me sembra che quando vai a vedere giorno per giorno il materiale girato, vedi un altro film, vedi cioè il film che stai facendo, che comunque non sarà mai identico a quello che volevi fare. E il film che volevi fare, avendo questo continuo termine di paragone nel film che stai veramente facendo, rischia di mutarsi, si affievolisce, può sparire. Questa cancellazione del film che volevi fare deve avvenire, sì, ma soltanto alla fine delle riprese, quando in proiezione accetterai il film che hai fatto e che è l’unico film possibile. L’altro, quello che volevi fare, avrà avuto così soltanto una sua determinante funzione di stimolo, di suggerimento e ora dinanzi alla realtà fotografata non lo ricordi nemmeno più, si è come scolorito, sta scomparendo.»

Ladri di biciclette (Vittorio De Sica)

Secondo tra i film italiani preferiti maggiormente da Leonardo DiCaprio è Ladri di biciclette, film del 1948 diretto, prodotto e sceneggiato in parte da Vittorio De Sica. Il film rappresenta il manifesto per eccellenza del cinema neorealista italiano, nonché il prodotto più simbolico di un movimento che ha investito l’Italia non soltanto dal punto di vista cinematografico ma anche artistico, in senso più generico, e letterario. Inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare, nonché nella quarta posizione dei 100 migliori film del cinema mondiale per la rivista Empire, Ladri di biciclette rappresenta, senza alcun dubbio, il capolavoro indiscusso di Vittorio de Sica.

Gli elementi presenti all’interno del film, che permettono di pensare ad un capolavoro neorealista, sono numerosi, e vanno dall’ampia presenza di attori non professionisti, presenti all’interno della pellicola, fino al lungo vagabondare che interessa i due protagonisti del film: il contesto del dopoguerra, della povertà e degli stenti permette, inoltre, di restituire il clima più fedele possibile all’epoca storica rappresentata all’interno della pellicola, ancora oggi considerata un vero e proprio classico della storia del cinema, nonché uno dei prodotti più influenti di sempre.

La valle dell’Eden (Elia Kazan)

Quinto tra i film preferiti da Leonardo DiCaprio è La valle dell’Eden, film del 1955 diretto da Elia Kazan. Il prodotto cinematografico, tratto dall’omonimo romanzo scritto nel 1952 da John Steinbeck, rappresenta la prima pellicola a colori del regista greco naturalizzato statunitense, nonché l’esordio cinematografico di James Dean, attore che diventerà, poi, rappresentativo e incredibilmente simbolico nell’ambito della storia del cinema.

La scelta di Leonardo DiCaprio non sorprende, sia per quel che concerne l’interpretazione attoriale di James Dean, che interpreta un ragazzo che vive il conflitto con il padre Adam, in virtù della religiosità di quest’ultimo e delle grandi differenze con il figlio, sia per quel che concerne l’approccio culturale e simbolico del film, un dramma familiare particolarmente emozionante che ha sicuramente convinto l’attore, spesso impegnato in ruoli di questo genere; il film in questione è valso il Premio Oscar per la miglior attrice non protagonista a Jo Van Fleet, oltre che quattro nomination in totale nel contesto degli Academy Awards.

Henry, ti presento Sally… (Rob Reiner)

Spostandosi in avanti nel corso degli anni, altro film particolarmente amato da Leonardo DiCaprio è Henry, ti presento Sally… Il prodotto cinematografico in questione, diretto da Rob Reiner nel 1989, vede la presentazione della storia di un rapporto di amicizia, che si trasforma poi in amore. Attraverso la magistrale interpretazione dei due attori impegnati nella pellicola e, soprattutto, del contesto generale del film, Henry, ti presento Sally… ha caratterizzato un punto di svolta importante per la carriera di Rob Reiner e non solo. Il film, conosciuto ancora oggi per la sua celebre battuta Quello che ha preso la signorina, inserita all’interno della lista delle migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi, caratterizza un vero e proprio classico imperdibile, non soltanto per gli amanti delle commedie romantiche e sentimentali, ma anche per la critica e gli addetti ai lavori.

Principessa Mononoke (Hayao Miyazaki)

Ultimo tra i film preferiti da Leonardo DiCaprio è Principessa Mononoke. Ancora una volta, il celebre e grande attore statunitense, dimostra di avere grande versatilità non soltanto nell’interpretazione dei suoi ruoli, ma anche per quel che concerne le preferenze e le passioni che l’hanno portato, in quest’ultimo caso, a scegliere un film di animazione del 1997. Scritto e diretto dal celebre Hayao Miyazaki e prodotto dallo Studio Ghibli, Principessa Mononoke è uno dei film più importanti di sempre nel campo dell’animazione. La narrazione, anche se in forma di mito, dell’inevitabilità dello scontro tra uomo e natura, per mezzo della rappresentazione della lotta tra i guardiani sovrannaturali che proteggono la foresta e gli uomini, che la distruggono sfruttandone le risorse, entra a far parte, a pieno merito, di quel filone sociale ampiamente rappresentativo della cinematografia di Miyazaki che, con questo film, così come con altri, raggiunge il vero e proprio picco della sua carriera. Una piccola curiosità, legata a Leonardo DiCaprio, è rappresentata dal fatto che Principessa Mononoke caratterizzò un successo di critica e pubblico così importante che, nelle sale giapponesi, fu il film di maggior successo di sempre, seguito poi soltanto da Titanic.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.