Oscar 2019: chi è l’omino raffigurato sulla statuetta del Premio?

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E’ il premio più ambito da tutti gli addetti ai lavori che operano nel campo della cinematografia: attori, registi, produttori, ma anche addetti al suono, alla fotografia e tanti altri ancora sognano, nella propria carriera cinematografica, di ricevere il più celebre ambito riconoscimento che possa esserci. Giunti alla 91esima edizione, gli Oscar 2019 promettono grandi stravolgimenti e grandi sorprese: le tante polemiche, i continui ribaltamenti di fronte che ci sono stati e tanto altro ancora fanno pensare ad una notte degli Oscar che si preannuncia scintillante. Ma proprio tutti sanno perchè gli Oscar si chiamano così? Cosa raffigura, invece, la celebre statuetta che viene data come premio? Queste tutte le curiosità che riguardano il premio dei premi.

Perchè gli Oscar si chiamano Oscar?

Tutti noi conosciamo la statuetta dei Premi Oscar, e il premio in generale che – annualmente – viene assegnato ai più meritevoli nell’ambito della cinematografia. Il vero nome del Premio Oscar è, a dire il vero, Academy Award. Eppure, comunemente si utilizza l’appellativo “Oscar” per definire il premio.

Sul motivo per cui gli Oscar vengono chiamati in questo modo circolano diverse teorie: la più accreditata riguarda quella di una bibliotecaria dell’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences. Quest’ultima, Margaret Herrick – che lavorava nel campo dell’assegnazione delle statuette stesse – notò una somiglianza dell’omino raffigurato sulla statuetta con suo zio, che si chiamava, per l’appunto, Oscar. Il soprannome divenne così tanto comune e utilizzato che, a partire dal 1939, anche l’Academy lo riconobbe come ufficiale.

Chi è l’omino raffigurato sulla statuetta del Premio Oscar?

Viene da chiedersi, a questo punto, chi sia l’omino raffigurato sulla statuetta del Premio Oscar che ha ricordato a Margaret Herrick suo zio. Osservando con attenzione la statuetta si può notare un uomo dal fisico particolarmente atletico, che impugna una spada da crociato.

Si tratta della tipica rappresentazione del cavaliere medievale: l’eroe valoroso e devoto, che si batte per i propri ideali e per gli interessi della propria patria. Ai piedi del cavaliere è rappresentata, invece, una bobina cinematografica, divisa in cinque raggi; ognuno di questi rappresenta una sezione originale degli Academy Awards: attori, registi, tecnici, scrittori e produttori. 

Chi ha creato la statuetta del Premio Oscar?

Il primo creatore della statuetta degli Oscar è stato Cedric Gibbons: sono stati prodotti, del primo modello, circa tremila esemplari ancora presenti nel mondo della cinematografia. Se il design originale è da attribuire all’irlandese – allora direttore artistico della Metro-Goldwin-Mayer, quello attualmente utilizzato è ad opera di Geroge Stanley, artista di Los Angeles che ha realizzato anche una statua, posta nell’Hollywood Bowl, che raffigura una musa.

Per la realizzazione di una statuetta da assegnare durante la notte degli Oscar c’è bisogno di molto tempo: basti pensare che, per produrne 50 modelli, occorrono circa tre mesi. La statuetta non è interamente in oro, come potrebbe sembrare dalle apparenze. Il premio è realizzato in bronzo ed è ricoperto da uno strato di oro 24 carati. Eppure, non è sempre stato così: durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale la statuetta era realizzata in gesso, per evitare che venisse rubata.

Oscar 2019: altre curiosità sugli Oscar

Tante altre curiosità riguardano i premi e l’assegnazione degli stessi. Si può dire, in effetti, che in tutta la storia dei Premi Oscar sono stati tantissimi gli aneddoti che hanno reso la manifestazione sempre più importante e seguita. Innanzitutto, il premio è tutt’altro che simbolico: la statuetta ricevuta dagli addetti ai lavori nel campo della cinematografia non può essere venduta; i vincitori firmano, infatti, un contratto che vieta la vendita del Premio: esso deve essere offerto agli Academy Awards per la cifra simbolica di un dollaro. 

La statuetta ha delle dimensioni considerevoli: alta circa 34 centimetri e dal peso di oltre quattro chilogrammi. Il premio viene realizzato all’interno della fonderia artistica Polich Tallix: fino alla 91esima edizione del 2019 ne sono state assegnate 3140, un numero che non corrisponde affatto a tutte le vittorie che ci sono state. Ogni anno, infatti, l’Academy produce un numero elevato di statuette, maggiore rispetto alle categorie da premiare. Il motivo è molto semplice: una categoria può avere più di un vincitore, e nessuno deve rimanere senza premio!

E ora un po’ di numeri e dati: la prima assegnazione ufficiale di un Premio Oscar c’è stata nel 1929, nonostante la cerimonia sia stata istituita due anni prima, nel 1927. Il primo a ricevere la gloriosa e tanto ambita statuetta è stato Emil Jannings, grazie alla vittoria come migliore attore protagonista nel film Crepuscolo di gloria (The Last Command) e Nel gorgo del peccato (The Way of All Flesh). I film più vincenti sono stati Titanic, Ben Hur e Il Signore degli Anelli, premiati con 11 statuette; i film più sfortunati di tutti sono stati, invece, Due vite, una svolta e Il colore viola, che hanno ricevuto 11 nomination senza portare a casa neanche un premio. Stesso dicasi anche di Kevin O’ Connell, tecnico del suono nominato per ben 20 volte che non è riuscito mai ad ottenere la vittoria. Adesso Leonardo DiCaprio non sembra essere così sfortunato, vero?

4, invece, gli Oscar vinti da Alfred Newman – per le sue splendide colonne sonore -, anche se il record riguarda le nomination ottenute: ben 45. Eppure gli Oscar non piacciono proprio a tutti; Frances Marion, sceneggiatrice, riferendosi alla statuetta ha affermato: «È un simbolo perfetto dell’industria cinematografica: un uomo con un corpo forte e atletico che stringe in mano una grossa spada scintillante, e a cui è stata tagliata una bella fetta di testa, quella che contiene il cervello». Insomma, intorno agli Oscar c’è un vero e proprio mondo da scoprire e amare, giunti alla 91esima edizione degli stessi.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.