La nuova rete delle slot, da 13 a 11 concessionari: un occhio ai futuri scenari

legge stabilita e slot machine

Per fare un passo indietro relativamente alla situazione del comparto delle new slot e dei casino online con bonus, bisogna dire che “il cambiamento nella loro vita” sicuramente ci sarà: quando? A questa domanda, oggi, non si può dare ancora una risposta visto che la Legge di Stabilità 2016 aveva delineato un loro percorso “a tappe” ponendo dei termini dettagliati, l’aumento della tassazione, ed appunto un taglio netto degli apparecchi da intrattenimento di almeno il 30% a partire dal 2019 e l’indroduzione delle “fatidiche Awp da remoto” a partire dal 2018. La stessa Stabilità aggiungeva che la riduzione delle slot machine prendeva come riferimento “la fotografia” della rete scattata al 31 luglio 2015 per vedere come erano ripartiti gli apparecchi in capo ai vari concessionari.

Quindi, si può dire che il futuro delle slot machine era stato delineato, ma potrà oggi subire cambiamenti dovuti alla caduta del Governo Renzi, alla nascita del neo Governo Gentiloni con le tante ed assai più importanti acquisizioni cui lo stesso sarà chiamato ad esprimersi. Il gioco, non sarà certamente nelle priorità da affrontare e subirà, conseguentemente, qualche variazione nei tempi di realizzazione dei progetti.

Lo scenario che ci si trova ad affrontare, nel mondo dei casino online, potrebbe cambiare non nella sostanza, ma nella tempistica con il Governo che aveva in ogni caso più volte manifestato la volontà di voler intervenire in questo settore già con la manovra del 2017, ma che inevitabilmente subirà appunto dei ritardi per le esigenze nazionali discendenti dalla caduta del Governo: ci si ritrova, quindi, con il decretone di fine anno “Milleproroghe”. Ma anche questo passaggio è stato abbandonato per il gioco e, ad oggi, nulla cambia rispetto a quanto era stato scritto nella precedente manovra. Anche se da Palazzo Chigi trapelano voci che vorrebbero vedere un immediato provvedimento mirato ad introdurre le misure del gioco più volte annunciate ed altrettante volte rimandate.

Quello che ci si potrebbe aspettare è la concretizzazione della volontà di anticipare il taglio del 30% annunciato per le slot machine già nel 2017 attraverso due scaglioni suddivisi nel primo e nel secondo semetre dell’anno e rivedendo anche la data in cui verrebbe “scattata l’istantanea” della rete. Non più quella precedente del 31 luglio 2015, ma quella del 30 settembre 2016, data che risulterebbe assai più reale viste le condizioni del mercato che sono alquanto mutate. Ma al di là di quando entrerà in vigore questo “taglio”, sembrerebbe evidente che il mercato delle slot è destinato a diventare sempre più competitivo e variegato anche tra i concessionari.

L’ultima affermazione si può spiegare anche per le varie operazioni finanziarie che sono state poste in essere nell’arco dello scorso anno: fusioni tra società concessionarie che hanno avuto effetti rilevanti a livello numerico e che hanno probabilmente spostato il posizionamento di alcuni concessionari sul mercato. Mercato che oggi è gestito non più da 13 concessionari, ma da 11 dopo la fusione dei Gruppi Snai e Cogetech e quella tra Gamenet e Intralot Italia, operazioni che hanno dato vita a due grandi poli nel comparto delle apparecchiature da intrattenimento.
Questa variazione sul numero dei concessionari sarà molto importante e sposterà, senza ombra di dubbio, la “potenza” di alcuni nei confronti degli altri, cambierà l’assetto della forza dei concessionari che si sono uniti per avere “più potere”: si vedrà questo cosa comporterà materialmente per il futuro delle slot machine.