Don’t Look Up: Adam McKay tra satira e denuncia sociale (Recensione)

Don't Look Up: Adam McKay tra satira e denuncia sociale (Recensione)

La responsabilità ambientale di cui tutti dobbiamo farci carico sembra pesare di più ogni giorno che passi. Il cambiamento climatico, la problematica dell’inquinamento e la diffidenza dei governi sono temi quanto mai attuali che caratterizzano la nostra quotidianità. Adam McKay, regista di Don’t Look Up, ha posto il tema del conflitto natura-uomo all’interno di questo suo film, tingendolo di satira e umorismo senza però rinunciare ad una giusta dose di drammaticità. Affiancato da un cast stellare, il regista ha fatto si che la pellicola rispondesse alla domanda: come si comporterebbe il genere umano se fosse minacciato dal pericolo di estinzione? Chiaramente tale risposta viene offerta attraverso una caricatura che difficilmente troverebbe riscontro nella realtà, ma che al tempo stesso porta a riflettere su dove il genere umano si stia avviando.

Trama, cast e regia di Don’t Look Up

Don’t Look Up è un film del 2021, scritto e diretto da Adam McKay, già noto al grande pubblico per titoli come Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy e La grande scommessa. Il film è stato prodotto da Netflix, che ne ha acquistato i diritti dalla Paramount e ha visto la luce nel dicembre 2021.

Kate Dibiansky, dottoranda in astronomia, scopre una cometa di notevoli dimensioni e chiede aiuto al suo professore, Randall Mindy, per calcolarne la traiettoria. Il calcolo porta alla sconvolgente scoperta che la cometa è in rotta di collisione con la Terra e si stima che l’impatto avverrà nell’arco di sei mesi. Immediatamente i due tentano di mettersi in contatto con la Casa Bianca per far presente il problema e tentare di risolvere la questione. Il presidente degli Stati Uniti, Janie Orlean, non sembra però prendere sul serio la scoperta di Dibiansky e Mindy, presa dall’imminente campagna elettorale che la riguarderà in prima persona. Nel frattempo i due astronomi vengono intervistati da diverse emittenti e il mondo si divide in diverse fazioni: coloro che credono alle parole dei due e quelli che invece gridano al complotto. Nel momento in cui però i poteri forti decidono di prendere in mano la situazione, scopi di lucro legati ai minerali presenti sulla cometa mettono a repentaglio la sopravvivenza del genere umano.

Cast di Don’t Look Up

Un cast a dir poco da urlo mette in scena gli avvenimenti di Don’t Look Up. I due protagonisti Kate Dibiansky e Randall Mindy sono interpretati da Jennifer Lawrence e Leonardo Di Caprio, che per i ruoli hanno percepito rispettivamente 25 e 30 milioni di dollari. Jonah Hill e Meryl Streep interpretano invece Jason Orlean e la presidente Janie Orlean. Rob Morgan, Cate Blachett e Tyler Perry vestono i panni (rispettivamente) di: Clayton “Teddy” Oglethorpe, Brie Evantee e Jack Bremmer. Nel cast figura anche Timotheé Chalamet, Ron Perlman e Ariana Grande, interpreti di Yule, colonnello Ben Drask e Riley Bina.

Don’t Look Up: dipinto satirico della società odierna

Il rischio corso da Adam McKay in questo film è quello di non essere capito. La pellicola infatti pone al centro un problema e mostra in modo ironico e satirico come le alte cariche dello stato americano decidono di affrontarlo. Nel film si vede infatti il presidente degli Stati Uniti interessato più alle questioni personali piuttosto che a quelle del pianeta, viene mostrato un mondo in cui di fronte a dati e risultati scientifici le persone gridano al complotto e generali dell’esercito che si comportano in maniera non proprio encomiabile. Ebbene, tutti questi elementi messi insieme comunicano allo spettatore un mondo non esattamente realistico, ma al tempo stesso si lascia passare un messaggio specifico. La realtà di Don’t Look Up è quella alla quale si giungerà se determinati problemi continueranno ad essere trascurati e se il “vero” continuerà ad essere plasmato da social e mass media. La satira infatti sta proprio nel ridicolizzare i politici e i mass media americani, i primi corrotti e affetti da razionalità limitata, i secondi avidi di gossip e in cerca di facili ascolti.

Da elogiare è la performance di Leonardo Di Caprio, che nonostante reciti in un ruolo per lui quasi insolito, si fa trovare preparato e convincente. La sua spalla, Jennifer Lawrence, non è da meno, in quanto riesce a veicolare perfettamente il messaggio del film.

La pellicola può essere giudicata godibile, certo è che non si possa gridare al capolavoro, nonostante alcune trovate interessanti in termini di fotografia e sceneggiatura ne aumentino assolutamente il valore. Netflix, insieme ad Adam McKay hanno fanno un ottimo lavoro realizzando un film insolito, come non se ne vedevano da parecchio tempo. Stiamo parlando di un prodotto che paradossalmente potrebbe essere giudicato educativo, vista la centralità del tema trattato. Chi lo guarda viene spinto a riflettere sulla complessità della natura umana e sulla gravità di ciò che succede ogni giorno in natura sotto i nostri occhi. La cometa sembra diventare quasi una metafora del pericolo che tutti gli esseri umani corrono se non si risolve quanto prima il problema del cambiamento climatico; problema che fra qualche anno potrebbe essere grave tanto quanto una cometa in rotta di collisione con il nostro pianeta.

About the Author

Salvatore Di Filippo
Salvatore Di Filippo, appassionato di film e serie TV, in particolar modo del genere horror. Da sempre aggiornato su news ed eventi legati al mondo dello spettacolo.