Chi è Timothée Chalamet: biografia, carriera e filmografia dell’attore di “Chiamami col tuo nome”

Chi è Timothée Chalamet: biografia, carriera e filmografia dell'attore di Chiamami col tuo nome

Timothée Chalamet, il promettente e amatissimo volto su cui hanno preso vita numerosi personaggi del cinema contemporaneo. Dopo aver recitato piccoli ruoli in film come Interstellar (2014) e Hostiles (2017), viene notato dalla critica per la sua performance in Lady Bird (2017) e soprattutto grazie al ruolo di Elio Perlman nel film Chiamami col tuo nome (2017) di Luca Guadagnino, per il quale riceve la sua prima candidatura al Golden Globe, al premio BAFTA, allo Screen Actors Guild Award e al Premio Oscar nella sezione miglior attore protagonista a soli 22 anni, divenendo l’attore più giovane della categoria dagli anni ’30 del XX secolo.

Timothée Chalamet: la biografia

Figlio di un’agente immobiliare americana (ed ex ballerina di Broadway) e di un impiegato francese dell’UNICEF, Timothée Hal Chalamet nasce il 27 dicembre 1995 a New York, nel noto quartiere di Hell’s Kitchen, in cui vivrà per molto tempo. Nonostante il sogno nel cassetto di diventare un calciatore, frequenterà la scuola artistica Fiorello H. Laguardia High School of Music & Art and Performing Arts. In famiglia si respira aria di spettacolo: oltre sua madre, la sorella maggiore Pauline Chalamet era un’attrice già avviata, il nonno Harold Flender uno sceneggiatore, sua nonna la ballerina Enid Rodman Flender, suo zio regista Rodman Flender e sua zia Amy Lippman, produttrice e sceneggiatrice televisiva.

Ma nel multiculturale percorso di vita di Timothée non è contemplato solo l’interesse per la recitazione. Immerso in un mondo globale, dove la totale mancanza di contaminazioni linguistiche e culturali è impossibile, riscopre la sua identità francese ed entra in contatto con i nonni paterni situati nel piccolo villaggio di Le Chambon-sur- Lignon, che raggiungerà tutte le estati. Questo è un fattore arricchente fondamentale dal punto di vista dell’arte drammatica; infatti, gli insegnanti rimarranno impressionati dalla sua dimestichezza attoriale. Dopo il liceo frequenterà la Columbia University e si laureerà in antropologia culturale, per poi trasferirsi alla Gallatin School of Individualized Study della New York University per rincorrere il suo sogno.

Timothée Chalamet: la gavetta prima del debutto cinematografico

Al contrario di come si può pensare a seguito di quanto detto fin’ora, il talento di Timothée Chalamet non è solo frutto di tutti gli anni di studio, ma anche di una notevole gavetta. Immerso nel mondo delle pubblicità sin da piccolo, ha persino recitato in due cortometraggi horror, prima di comparire per la prima volta in televisione in un episodio del legal drama Law & Order nel 2009, interpretando la vittima di un omicidio. Lo stesso anno, ha un ruolo minore anche nel film Un amore per Leah, mentre nel 2011 debutta sul palcoscenico dello spettacolo teatrale Off-Broadway “The Talls”, in cui interpreta il dodicenne Nicholas, un ragazzino in preda all’esilarante curiosità sessuale.

La critica inizia a notarlo e, dopo essere apparso in Royal Pains e Homeland, viene anche candidato agli Screen Actors Guild Award per la miglior performance di un ensemble in una serie drammatica. A seguito del debutto cinematografico cominciato nel 2014 con Men, Women & Children attraverso un ruolo marginale che lo aiuterà a prendere confidenza coi tempi cinematografici più lunghi e precisi, tornerà a teatro nell’opera autobiografica Prodigal Son, grazie alla quale sarà candidato al Drama League Award.

La candidatura all’Oscar per Chiamami col tuo nome

Dopo aver intepretato il figlio di Matthew McCounaughey in Interstellar (2014), il capolavoro diretto da Christopher Nolan, Chalamet raggiungerà il punto più alto della sua carriera nel 2017. Magnetico, irresistibilmente accattivante ed esplosivo nell’interpretazione dello spettro delle emotivo dei suoi personaggi, sembra esser stato la risposta vincente al tentativo di Luca Guadagnino nel trasporre sulla pellicola la trama del romanzo drammaticoChiamami col tuo nome”. Ed è così che nasce la star, attraverso l’impeccabile ed acclamatissima performance nei panni di Elio Perlman, un ragazzo in preda alla maniacale esplorazione dell’amore e della sua sessualità.

Nessun altro ruolo di quell’anno è stato percepito come emotivamente, fisicamente e intellettualmente vivo quanto il suo. Arriva quindi un Gotham Award, diverse nominations ai Golden Globe, ai SAG Award, ai BAFTA e, infine, il punto massimo, quella per gli Academy Awards. Diventa il terzo attore più giovane nella storia del prestigioso premio a occupare la categoria di miglior attore protagonista.

Inoltre è presente anche in un altro film candidato all’Oscar di quell’anno: Lady Bird di Greta Gerwig. Interpreta il misterioso, selvaggio e menefreghista Kyle, uno dei primi romantici interessi della protagonista, un personaggio completamente opposto all’insicuro Elio. A concludere con pienezza l’anno arrivano Hot Summer Nights di Elijah Bynum, dove è un goffo liceale coinvolto nello spaccio di stupefacenti, e Hostiles: Ostili di Scott Cooper, un western con Christian Bale.

La filmografia completa di Timothée Chalamet

Cinema

  • Men Women & Children, regia di Jason Reitman (2014);
  • Interstellar, regia di Christopher Nolan (2014);
  • Worst Friends, regia di Ralph Arend (2014);
  • One and Two, regia di Andrew Droz Palermo (2015);
  • Le verità sospese (The Adderall Diaries), regia di Pamela Romanowsky (2015);
  • Natale all’improvviso (Love the Coopers), regia di Jessie Nelson (2015);
  • Miss Stevens, regia di Julia Hart (2016);
  • Hot Summer Nights, regia di Elijah Bynum (2017);
  • Chiamami col tuo nome (Call me by Your Name), regia di Luca Guadagnino (2017);
  • Hostiles – Ostili, regia di Scott Cooper (2017);
  • Lady Bird, regia di Greta Gerwig (2017);
  • Beautiful Boy, regia di Felix Van Groeningen (2018);
  • Un giorno di pioggia a New York (A Rainy Day in New York), regia di Woody Allen (2019);
  • Il re (The King), regia di David Michôd (2019);
  • Piccole donne (Little Women), regia di Greta Gerwig (2019);
  • The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, regia di Wes Anderson (2021);
  • Dune, regia di Denis Villeneuve (2021);
  • Don’t Look Up, regia di Adam McKay (2021).

Televisione

  • Law & Order – I due volti della giustizia – serie TV, episodio 19×10 (2009);
  • Un amore per Leah (Loving Leah), regia di Jeff Blenckner – film TV (2009);
  • Royal Pains – serie TV, 4 episodi (2012);
  • HomelandCaccia alla spia – serie TV, 8 episodi (2012);
  • Trooper, regia di Craig Gillespie – film TV (2013);
  • We Are Who We Are – miniserie TV, episodio 1×03 (2020) – cameo.

Cortometraggi

  • Sweet Tooth, regia di Rory Kindersley e Jason Noto (2008);
  • Clown, regia di Tate Steinsiek (2008);
  • Spinners, regia di Erik L. Barnes (2014).

Teatro

  • The Talls, di Anna Kerrigan, regia di Carolyn Cantor. McGinn-Cazale Theatre di New York (2011);
  • Prodigal Son, scritto e diretto da John Patrick Shanley. Manhattan Theatre Club di New York (2016).

About the Author

Stefania D'Aniello
Appassionata di lingue, culture e comunicazione in tutte le sue forme verbali e non.