Sylvester Stallone: “Dolph Lundgren mi ha quasi ucciso sul set, l’ho odiato”. Il Racconto dell’attore al festival di Cannes

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L’attore Sylvester Stallone, ai più noto per l’interpretazione di Rocky Balboa e John Rambo, ha raccontato un episodio alquanto spiacevole avvenuto sul set di Rocky IV. L’episodio che vede protagonista Sylvester Stallone e Dolph Lundgren, antagonista di Rocky nei panni di Ivan Drago, stava per concludersi con la morte di Stallone. L’attore di origini italiane racconta ciò che è avvenuto sul set di Rocky IV al festival di Cannes durante una cerimonia in suo onore.

Sylvester Stallone, star di Rocky e Rambo

Sylvester Stallone è un attore, regista e sceneggiatore statunitense. E’ facile intuire l’origine italiana della famiglia dal suo cognome. La sua fama è legata indissolubilmente a personaggi diventati ormai iconici all’interno del panorama cinematografico, questi sono John Rambo, Rocky Balboa e Barney Ross.

La sua carriera inizia verso la fine degli anni sessanta. Inizialmente si occupa di scrivere sceneggiature sotto falso nome: Q Moonblood. Ottiene la sua prima apparizione cinematografica con il film porno-soft Porno proibito, per il quale venne pagato con una somma che si aggirava intorno ai 200 dollari. Interpretando un giovane leader studentesco che si unisce ad un gruppo di terroristi che organizza un attentato, nel 1970 ottiene il suo primo ruolo da protagonista in una pellicola cinematografica, recitando nel film Fuga senza scampo.

L’incontro con il regista John G. Avildsen (The karate kid – Per vincere domani, La forza del singolo) cambierà per sempre la sua vita. Infatti dalla collaborazione con questo regista nascerà Rocky. Il film porta in alto il nome di Stallone che diventa nel giro di pochi mesi uno degli attori più celebri al mondo, creando e interpretando un’icona del cinema. Inoltre la pellicola farà vincere ben tre premi Oscar a John G. Avildsen.

Nel 1982 Stallone interpreta il reduce del Vietnam John Rambo, che dopo aver combattuto e sofferto per il suo paese, una volta tornato in Patria si ritrova suo malgrado a dover fronteggiare un dispotico sceriffo di uno sperduto paesino di montagna, che si illude di poter imporre la sua legge a chiunque non gli piaccia. La pellicola riceve in generale delle critiche positive, oltre che essere considerata una delle migliori produzioni del 1982 .Nel 1983, reduce dal successo dei due film precedenti, dirige Staying Alive, sequel de La febbre del sabato sera, con John Travolta ancora una volta nei panni di Tony Manero.

Negli anni successivi la sua figura sarà accostata a quella di Barney Ross, protagonista de I Mercenari e del suo seuqel I Mercenari 2. Condividerà la scena in questi film con altre icone cinematografiche, come Jean-Claude Van Damme, Chuck Norris, Jet Li e tanti altri.

Orrore sul set di Rocky IV. “Dolph Lundgren mi ha quasi ucciso”

Ospite onorario al festival di Cannes, Sylvester Stallone ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui casualmente ha rievocato uno spiacevole momento vissuto con Dolph Lundgren. L’Ivan Drago di Lundgren è diventato un cattivo iconico del cinema, ma non è solo il pubblico a odiarlo. Stallone ha anche confessato di aver provato un sentimento di odio verso l’attore svedese per diverso tempo in seguito ad un pugno sferrato nel ventre dell’attore statunitense con tanta violenza da rischiare di fermargli il cuore.

Gli ho detto, ‘Perché non lo facciamo e basta, provi a colpirmi, fallo davvero il più forte che puoi’. Questa è stata una cosa davvero stupida da dire” – prosegue poi l’attore – “Nel ricordo successivo che ho, sono su un aereo a bassa quota in corsa per il pronto soccorso, e ricordo che rimasi in terapia intensiva per quattro giorni.”

La leggendaria icona di film d’azione ha anche rivelato la sua prima reazione dopo aver incontrato il suo coprotagonista svedese in Rocky IVStallone ha detto: “Dovevo avere come avversario un essere sovrumano, qualcuno che sarebbe stato travolgente… E poi Dolph Lundgren è entrato e l’ho temuto immediatamente.”

 

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.