Multe sonanti per chi non rispetta le “regole del gioco”

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Considerato che le Regioni ed i Comuni continuano a “tempestare” il gioco ed il miglior casino online con le varie ordinanze restrittive, bisogna anche controllare che dette ordinanze vengano rispettate dagli addetti ai lavori che, onestamente, ogni tanto “fanno qualche strappo” posto che soprattto gli orari di accensione e spegnimento delle apparecchiature da intrattenimento sono a volte “molto risicati” e non consentono agli operatori di guadagnare quel “giusto” che può considerarsi acconcio per tenere aperta una qualsivoglia attività.

Ovviamente, non si può dire che questo sia un comportamento giusto poiché se le norme esistono, bisogna in ogni caso rispettarle, ma non ci si può esimere dal dire che anche i “poveri operatori del gioco” non sanno veramente dove sbattere la testa per rimettere “gli incassi in carreggiata” e per avere la possibilità, anche, di pagare gli stipendi alle risorse che vi lavorano. Ma questo è un altro fatto. Non si può, però, passare sopra ad episodi di “cronaca relativa al gioco d’azzardo” e non riferire di una maxi sanzione di circa 32.500 euro elevata nei confronti di un negozio di Caresanablot per l’omesso rispetto degli orari di esercizio degli apparecchi di gioco.

Questo accertamento è uno degli ultimi effettuati nell’anno che ha appena chiuso le sue porte ed è stato effettuato dalla divisione della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Vercelli, relativamente ad una attività di gioco e scommesse. Per fare poi una sorta di elenco dei controlli svolti durante l’anno 2016 bisogna riferire che nel mese di giugno si procedeva nel Comune di Livorno Ferraris al sequestro di un corner di scommesse presente all’nterno di un bar ed “al deferimento in libertà del titolare”, in quanto l’attività di gioco svolta e la raccolta di pronostici veniva messa in essere senza l’autorizzazione e veniva, ovviamente, svolta mediante un allibratore estero privo di concessione governativa.
Un altro sequestro, non relativo ad i casino online, sempre di scommesse illegali è stato effettuato nel sud della nostra Penisola, e più precisamente a Vibo Valentia, dove la Guardia di Finanza ha denunciato il titolare di un centro scommesse clandestino nel quale venivano raccolte, abusivamente appunto, scommesse relative ai principali eventi sportivi nazionali ed esteri, deferendolo alla Procura della Repubblica.

Come detto nelle prime righe, fa anche piacere da un lato vedere che le nostre Forze dell’Ordine continuino a monitorare il mondo del gioco, colpendo quello illecito ed illegale, ma dall’altro dispiace oltremodo constatare che di gioco irregolare è ancora ricolmo il nostro territorio e sarà una impresa ardua e difficile “metterlo all’angolo” per tutelare i cittadini, ma anche gli imprenditori e gli operatori onesti che fanno sacrifici immani per restare dalla “parte giusta della strada da percorrere” e che dal gioco illegale subiscono una grave concorrenza sleale.
Quindi, proseguono i controlli per il monitoraggio del territorio che raccolgono, peraltro, “parecchi frutti” da questi accessi. Quello di Vibo Valentia per esempio ha raccolto la elevazione di una sanzione per il reato di gioco abusivo ed una sanzione amministrativa pari a circa 12.000 di euro ed il sequestro contestuale di numerosi computer, monitor e stampanti che venivano utilizzati per svolgere questa organizzata attività illecita. E si continua su questa strada per rendere il territorio sicuro, legale e per cercare “di togliere di torno il più possibile” attività illecite che comportano anche un “giro di criminalità attorno a queste attività clandestine” che certamente non fa assolutamente bene né al territorio né ai cittadini onesti che si trovano nelle vicinanze.