Quentin Tarantino contro Bill Murray: “Personaggi come lui hanno rovinato il cinema degli anni ’80”

Quentin Tarantino contro Bill Murray dichiarazioni del regista sul cinema degli anni '80

Di recente, Quentin Tarantino si è lasciato andare a diverse dichiarazioni particolarmente polemiche, che hanno riguardato il regista statunitense soprattutto per quel che concerne la sua considerazione della Marvel e degli addetti ai lavori di questo franchise cinematografico. Inoltre, il regista ha anche parlato del cinema degli anni ’80 e della volontà di creare necessariamente dei personaggi positivi o dei protagonisti che vivono un momento di redenzione. Per questo motivo, Quentin Tarantino ha citato, come esempio, il cinema che vede personaggi come Bill Murray protagonisti, spiegando che questa tipologia di rappresentazione ha rovinato il cinema degli anni ’80. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito delle parole del regista di Bastardi Senza Gloria.

Le dichiarazioni di Quentin Tarantino sulla Marvel

Le dichiarazioni di Quentin Tarantino, a proposito dei film Marvel, sono apparse particolarmente polemiche per quel che concerne il tono e le parole utilizzate dal regista statunitense, che ha diretto alcuni lavori come Pulp Fiction, The Hateful Eight e tanti altri prodotti di grandissimo successo. Quentin Tarantino, infatti, incalzato da una domanda a proposito di un suo futuro ruolo di regista di cinecomics, ha spiegato e non lavorerebbe a produzioni di questo genere, dal momento che obbligano gli addetti ai lavori a essere fermi, nelle loro attività lavorative, per anni.

Quentin Tarantino ha, poi, definito mestieranti coloro che lavorano con la Marvel, in una dichiarazione che ha sicuramente sconvolto il web per la velocità con cui si è diffusa. Le parole del regista di Le Iene si associano a tante altre dichiarazioni polemiche che alcuni grandi registi hanno mosso nei confronti della Marvel, come Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Alejandro Gonzalez Inarritu, Denis Villeneuve e tanti altri ancora.

Le dichiarazioni di Quentin Tarantino su Bill Murray e il cinema degli anni ’80

Più di recente, Quentin Tarantino ha parlato del cinema degli anni ottanta e di alcuni personaggi come Bill Murray, che a suo dire hanno rovinato quel decennio dal punto di vista cinematografico. Il regista non si è scagliato direttamente contro l’attore, celebre per le sue collaborazioni con il regista Wes Anderson, bensì contro un certo modo di fare cinema che prevede, necessariamente, una caratterizzazione bonaria e positiva del personaggio protagonista.

In particolar modo, Bill Murray ha spesso interpretato il ruolo di alcuni personaggi che, nonostante un inizio negativo, vivono una fase di redenzione all’interno della pellicola; secondo Quentin Tarantino, si tratta di un approccio banale, meritevole del suo biasimo. Queste le sue dichiarazioni a tal proposito: [Personaggi come quelli] sono stati la maledizione del cinema anni ’80. Il cinema anni ’80 ha completamente ignorato quei protagonisti complessi e complicati degli anni ’70. I personaggi complessi non stanno necessariamente simpatici, le persone interessanti non sempre possono piacere. Ma nella Hollywood degli anni ’80 la simpatia era tutto. […] Se facevi un film su un ca**o di bast**do, puoi star certo che quel bast**do avrebbe capito i suoi errori e si sarebbe redento nel giro di 20 minuti. Per esempio ogni personaggio di Bill Murray. Come può Murray in Stripes passare dall’essere una spina nel cu*o iconoclasta che meriterebbe di esser presa a botte da Warren Oates al guidare una missione segreta in terra straniera? […] Ho sempre rifiutato l’idea che i personaggi di Bill Murray necessitassero di una redenzione“.

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Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.