Star Wars: le migliori curiosità sulla tuta di Darth Vader

Darth Vader

Darth Vader è, senza ombra di dubbio, uno dei villain più iconici nella storia del cinema. Signore dei Sith, assassino spietato, è entrato a far parte della cultura popolare contemporanea sin dal suo esordio, avvenuto oltre quarant’anni fa. La sua voce è epica, così come le sue movenze e la potenza prorompente che lo contraddistingue. Ovviamente, un personaggio così importante non può non vantare un look icastico, imponente ed immediatamente riconoscibile. L’elmetto e la tuta nera di Darth Vader sono la prima cosa che sovviene spontaneo ricordare quando si pensa all’universo di Star Wars. Ormai, la tuta di Darth Vader rappresenta quasi un personaggio a sé stante. Espressione vacua, aspetto oscuro e una forza inimmaginabile che traspare chiaramente dai suoi abiti. Insomma, Darth Vader è un vero simbolo del cinema e non solo e, ormai, è apparso in moltissime opere, dal grande al piccolo schermo, fino ad arrivare a videogiochi, fumetti e romanzi. In questa classifica, vi proponiamo alcune tra le migliori curiosità sulla tuta di Darth Vader.

Il design della maschera

La parte più importante del costume di Darth Vader è, sicuramente, la maschera. Con i suoi enormi occhi e la spaventosa griglia a dare forma alla bocca, ha uno dei design più intimidatori nella storia del cinema. Arrivare alla forma definitiva della maschera del Sith, però, non fu facile. Negli anni ’70, mentre lavorava ai costumi del primo film, il designer John Mollo affrontò non poche peripezie prima di raggiungere la perfezione con la maschera di Vader. Tra gli ostacoli più grandi che dovette affrontare, va sicuramente citato il limite nel budget e la sicurezza che, la maschera, riuscisse ad essere indossata perfettamente da David Prowse.

Nel 2005, per La Vendetta dei Sith, le cose presero una piega ancor più complicata, a causa delle inquadrature interne della maschera che, fino ad allora, non erano mai state mostrate al pubblico. Si trattò di un campo completamente nuovo da esplorare per i designer che trascorsero moltissimo tempo a studiare le mappature della maschera prima di ricevere l’approvazione di George Lucas. Alla fine, il film fornì una visione dell’interno della maschera ricca di hard drive computerizzati e altri sistemi elettronici.

All’inizio non era così importante

I die hard fans di Star Wars sanno benissimo che, gli script per il primo film, attraversarono numerose fasi di gestazione prima di giungere alla versione finale. La pellicola di debutto della saga fu cambiata diverse volte e, anche il personaggio di Darth Vader, subì delle modifiche col passare del tempo. Una prima bozza della sceneggiatura descriveva il Signore dei Sith come una figura alta e oscura, un generale crudele.

Dopo una prima revisione, Vader assunse l’aspetto per il quale oggi è un’icona. In più, inizialmente la maschera non sarebbe stata pensata per essere un dispositivo cruciale per salvargli la vita, ma bensì un accessorio da battaglia che avrebbe sfoggiato in occasioni saltuarie. Fu alla quarta bozza che George Lucas approfondì la backstory del Signore dei Sith, includendo le motivazioni per le quali Vader fosse costretto a portare la maschera, dopo essere rimasto gravemente ustionato. Da allora, la figura del villain cambiò drasticamente e venne delineata nei minimi particolari.

Darth Vader è un Samurai

Non è un segreto che George Lucas fosse un fan del lavoro di Akira Kurosawa. Quando creò Star Wars, quindi, decise di ispirarsi pesantemente a The Hidden Fortress, uno dei film sui Samurai diretti dal regista nipponico. Guardando la saga, del resto, sono molti gli elementi della cultura samurai che appaiono sullo schermo, dai vestiti allo stile di combattimento, fino ad arrivare alla filosofia pacifista dei Jedi. Il cinema giapponese ha influenzato molto l’aspetto di Darth Vader, basta vedere il suo elmetto che richiama molto l’armatura Kabuto indossata dai guerrieri giapponesi.

La tuta lo nutre

Sebbene, ne L’Impero Colpisce Ancora, Darth Vader abbia invitato Han Solo, Leia e Chewbecca ad un banchetto nella Citta delle Nuovle, Darth Vader non viene mai visto né mangiare né bere, neanche negli innumerevoli spinoff in cui è apparso. Nonostante sia più macchina che uomo ormai, il Signore dei Sith ha comunque dei bisogni umani da soddisfare. In ogni caso, il villain non si nutre come ogni altro essere umano. Ci sono molte spiegazioni sul modo con cui Darth Vader sostenta il suo corpo. La più accreditata la ritroviamo nel libro Star Wars: Absolutely Everything You Need To Know, del 2015. Tra le righe dello scritto leggiamo che Darth Vader non possa mangiare normalmente a causa delle gravi ferite a cui il suo corpo è soggetto. La sua tuta lo nutre con cibi fluidi iniettati direttamente nel suo corpo. Nella sua stanza privata, poi, Darth Vader può rimuovere l’elmetto e mangiare attraverso un tubo. Ci sono anche dei riferimenti al metodo con cui il Signore dei Sith mantiene il suo corpo. Sembrerebbe, infatti, che all’interno dell’elmetto ci siano dei dispositivi appositi che lo nutrano quando desidera.

About the Author

Claudio Pezzella
Studente in culture digitali e della comunicazione. Articolista specializzato in contenuti a tema culturale. Appassionato di cinema, serie TV, musica ed arte in ogni sua forma.