Recensione − Guardiani della Galassia: Holiday Special di James Gunn su Disney Plus

La recensione di Guardiani della Galassia: Holiday Special, secondo speciale targato Marvel Studios

Il secondo speciale in casa Marvel Studios è sui Guardiani della Galassia ed è a tema natalizio. Il primo è stato rilasciato ad ottobre in occasione di Halloween: Licantropus, origin story dall’alto tasso di spettacolarità con una storia molto lineare, forse fin troppo. Il cambio di rotta si avverte eccome in questo secondo appuntamento, ma non poteva essere altrimenti con James Gunn e i suoi guardiani. La Disney-Marvel si sta espandendo anche in televisione con le serie TV e gli speciali sopracitati, accentuando il progetto transmediale dei cinecomics gestiti da Kevin Feige. Guardiani della Galassia: Holiday Special si inserisce nella fase 4, in particolare negli eventi narrativi dopo Thor: Love and Thunder, precedendo il volume 3 dei Guardiani che saranno il gran finale, quanto meno sotto la direzione di Gunn. Ecco la trama e la recensione dello speciale natalizio dei Guardiani della Galassia, distribuito direttamente sulla piattaforma di streaming Disney Plus.

La trama di Guardiani della Galassia: Holiday Special, un mediometraggio a tema natalizio

In una piccola città contenuta in una enorme Galassia, ci sono i Guardiani privati della loro Gamora, intenti a sistemare i danni strutturali presenti. Sono tutti presenti, da Groot a Rocket, passando per l’introduzione di quello che sembrerebbe essere un nuovo membro della crew: il cane Cosmo, dai potere telecinetici. La mancanza di Gamora si fa sentire, e Peter ne risente più di tutti a distanza di tempo dagli eventi di Avengers: Infinity War ed Avengers: Endgame. Mostrandosi malinconico, inevitabilmente, agli occhi del resto dei Guardiani, scaturisce la tenerezza di Mantis.

Siccome l’incipit contiene il racconto di Kraglin, mostrato con una sequenza animata allo spettatore, in cui si spiega come Yondu abbia rovinato il Natale a Peter quando era piccolo, Mantis ne è provata. L’aliena decide insieme a Drax, l’altro personaggio che ha ascoltato la storia, di rendere galattica una festa esclusivamente terrestre. Per rendere felice Star-Lord, Mantis ha un’idea: regalargli Kevin Bacon, uno dei suoi idoli.

Per buona parte dello speciale, i due protagonisti saranno proprio Mantis e Drax che sulla Terra tenteranno di catturare Kevin Bacon in un modo completamente folle. La reazione di Peter, posto davanti al suo vecchio idolo e attore di Footlose, sarà di estrema sorpresa con un pizzico di preoccupazione. Come festeggeranno il Natale gli “improponibili” eroi insieme agli altri alieni e… a Kevin Bacon?

La recensione di Guardiani della Galassia: Holiday Special, tutto il genio di James Gunn

In circa 40 minuti di speciale natalizio, James Gunn è capace di restituire brillantemente quel classicismo ormai standard della Marvel, leggermente scombussolato nella fase 4. Il risultato è un piacevole ritorno alle incredibili storie dei Guardiani della Galassia, qui alle prese con un qualcosa di ben più umano delle solite vicende che li ha visti protagonisti in passato. Non c’è una Galassia da salvare ballando, tanto meno un villain come Thanos o Ego; si assiste a una contagiosa follia che regala sorrisi ad un target che comprende adulti e giovani spettatori, catturati dallo spirito natalizio perfettamente inglobato dagli alieni qui presenti. Infatti, il motore d’azione è un vecchio sentimento spentosi negli anni a seguito di una diatriba tra Yondu e Peter, proprio sul Natale, festa esclusivamente terrestre che qui viene riproposta in chiave sci-fi umanizzando maggiormente i personaggi, sempre alle prese con i propri limiti. Ma allo sguardo di uno Star-Lord giù di morale, Mantis e Drax decidono di regalare una festa con i fiocchi al loro capo squadra e amico.

Il come è semplicemente fuori di testa: catturare Kevin Bacon, idolo di Peter e attore del film di Footlose in cui ha salvato una cittadina ballando. Le sequenze dove si vedono protagonisti dell’assalto, Mantis e Drax, sono esilaranti e sull’onda della vecchia Troma, tanto cara a James Gunn. Ecco che Kevin Bacon interpreta sé stesso, chiacchierando con gli alieni sulla potenza del ruolo di un attore in grado di regalare diverse storie ai suoi fan. La sua villa, addobbata a dovere per Natale, è una degna scenografia per le peripezie dei protagonisti, alle prese con “buffi uomini” come gli Elfi nel giardino e con i bastoncini (o uomini?) di zucchero. L’umanizzazione dei personaggi passa per le scene in cui Drax e Mantis, empatizzano con Peter, e nel tentativo di renderlo felice si imbattono in feste alcoliche e in terrestri in costume, chi da Captain America chi da robot, e così via. Ad Hollywood prende forma questa simpatica commedia, che ha quasi del meta cinematografico nel suo essere senza pretese: Mantis e Drax fanno delle foto con dei fan, notano le persone con indosso i costumi dei personaggi Marvel e non solo; guadagnano soldi, li spendono per bere e divertirsi, ma usano i poteri per trovare e catturare Kevin Bacon, il tutto condito con battute esilaranti ed una mappa contenente gli indirizzi delle star, presa con astuzia in una boutique

Guardiani della Galassia: Holiday Special, lo spirito del Natale in casa Marvel

Viene così trasmesso lo spirito del Natale: fare qualche sacrificio pur di regalare felicità, in un gesto puramente altruista. Poco importa se si è ingenui nel compiere un’azione mossa da bontà, perché alla fine ci si può anche ridere sopra, come durante lo scontro impari con la Polizia locale. Le reazioni incredule di Peter Quill e Kevin Bacon nel corso del loro primo incontro, sono la rappresentazione dell’esplosione tra il razionale e l’irrazionale, il diegetico (cinema) e l’extra diegetico (reale). In aggiunta, una colonna sonora strepitosa che prende le distanze dai grandi classici dei film precedenti sui Guardiani, per offrire una serie di hit natalizie pronte per l’uso. E anche in questo c’è un perfetto connubio di elementi diegetici ed extra diegetici, come le canzoni cantate in scena dall’attore di Footlose e dall’alieno della comunità, sovvertendo il divertente testo iniziale, sulla festa del Natale, della primissima esibizione extraterrestre. Anche la regia di Gunn è più televisiva: poca spettacolarizzazione, qualche movimento di macchina finalizzato a svelare simpatici retro scena non ancora inquadrati fino a quel momento, ma per lo più ci si concentra su primi piani che mostrano l’espressività e l’interiorità dei personaggi, più umani che mai nel loro sentimentalismo. Persino Nebula sembra una caricatura di sé stessa, sempre arrabbiata ma disposta a lasciarsi andare ad una gioia incontenibile e contagiosa portata dal Natale.

Guardiani della Galassia: Holiday Special è un mediometraggio che esprime tutta la genialità e la spensieratezza dei film precedenti di Gunn sui suoi Guardiani, nonché dello standard dei Marvel Studios. Le rivelazioni (SPOILER!!!) sono anche importanti ai fini editoriali: Mantis è consapevole di essere la sorella di Peter avendo lo stesso padre, ma è in dubbio se rivelarglielo. Quando alla fine della storia, decide di farlo, Peter accoglie la notizie come meglio non poteva, esprimendo tutta la sua felicità nell’aver trovato un legame di sangue con quella che è già la sua famiglia acquisita. Non poteva esserci regalo più grande, né per lui, né per i fan Marvel che ritrovano i grandi valori editoriali del progetto curato da Kevin Feige. Il finale proprio per questo raccoglie tutti gli elementi espressi e citati fino ad ora, lasciando spazio ad una sequenza sentimentale, divertente, musicale, che vede Nebula ballare; Mantis e Peter abbracciarsi; un giovane Groot ricevere un game boy e poi fare da albero di Natale nella scena post-credit; Rocket e il cane Cosmo stringere un rapporto d’amicizia; ed infine, il vero ricordo di Peter legato a Yondu, che aveva segretamente ricevuto e a sua volta donato un oggetto a suo figlio adottivo, generando il vero spirito del Natale.

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Christian D'Avanzo
Cinefilo dalla nascita e scrittore appassionato. Credo fermamente nel potere dell'informazione e della consapevolezza. Da un anno caporedattore della redazione online di Quart4 Parete, tra una recensione e l'altro. Recente laureato in scienze della comunicazione - cinema e televisione presso l'università degli Studi Suor Orsola Benincasa.