Il momento dell’anno immediatamente precedente alla cerimonia degli Oscar è caratterizzato da un insieme di sensazioni, pensieri e convinzioni che saranno poi oggetto di valutazione nel contesto degli Academy Awards. La storia ha dimostrato, in quasi tutte le edizioni, che la tendenza che porta a scegliere nomi in una realtà generale di prodotti cinematografici e addetti ai lavori non sempre trova conferma, anche in una logica statistica che prevede la presenza di almeno un outsider. Allo stesso tempo, è convenzione taciuta quella secondo la quale un prodotto cinematografico, se ha ricevuto un numero consistente di nomination (in occasione degli Oscar 2022 sono diversi i film che rispecchiano questa tendenza), riuscirà a portare a casa almeno una statuetta. Sulla base di queste definizioni l’interrogativo appare chiaro: quali sono i principali favoriti per ogni categoria degli Oscar 2022?
Oscar 2022: chi vince nella categoria di miglior film?
Rispetto ad altre categorie che sembrano avere vincitori già scritti e addetti ai lavori già pronti ad alzare la propria statuetta, quella di miglior film è una categoria che – paradossalmente – appare non ancora decisa e, per questo motivo, si fa fatica a offrire un solo nome che corrisponda al film vincitore degli Oscar 2022. La possibilità di vedere un film asiatico che, alla maniera di Parasite, conquisti praticamente il meglio degli Academy Award è stuzzicante e, in quest’ottica, Drive My Car (il cui risultato per la categoria di miglior film straniero è ben più scontato) potrebbe apparire come la sorpresa dell’anno; la differenza tra le due annate, però, è importante, e gli Oscar 2022 presentano un numero e una qualità di film sicuramente più elevata per cedere ad una tentazione di questo tipo.
Dune sembra essere destinato a ben altri premi e Licorice Pizza, di Paul Thomas Anderson, potrebbe offrire la prima statuetta di sempre allo statunitense nella categoria di migliore sceneggiatura originale, dopo ben 11 nomination senza premio che rendono il cineasta sicuramente unico nel suo genere. Procedendo per esclusione, dunque, ed eliminando anche ottimi prodotti che – però – sembrano essere indietro nelle gerarchie convenzionali degli Oscar, restano due film favoriti alla vittoria del premio finale: Il potere del cane e Coda. Nei momenti successivi alle nomination, in virtù anche delle tendenze dei Golden Globes, si era praticamente certi di un’incetta di premi che sarebbero stati vinti da Il potere del cane, tra cui figura anche la statuetta di miglior film. Ben presto, però, la rivalutazione del film diretto da Sian Heder è stata importante: il film sembra essere addirittura leggermente favorito sul primo, per quanto tutto sia effettivamente possibile.
Migliore regia: Jane Campion favorita su tutti gli altri registi
La categoria di migliore regia sembra essere molto più scontata della precedente, a causa delle scelte avvenute in termini di nomination che – sostanzialmente – sembrano togliere una possibilità a chiunque altro non sia Jane Campion. Il potere del cane ha ricevuto un numero incredibilmente elevato di nomination e per molte categorie (miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista, miglior attrice non protagonista) il premio sembra essere destinato ad altri addetti ai lavori. Per il miglior film, si diceva, la lotta sembra essere a due con Coda ma per la migliore regia, fatta salva la sorpresa che potrebbe vedere Kenneth Branagh vincitore con il suo autobiografico Belfast (si tratta di poco più che una semplice suggestione) la vittoria sembra ormai essere destinata alla regista e sceneggiatrice neozelandese.
Oscar 2022: tutti gli attori favoriti in ogni categoria
La macro-area degli attori che hanno ricevuto una nomination e che potrebbero vincere una statuetta agli Oscar 2022 pone in essere una considerazione che, necessariamente, deve essere fatta prima di procedere con una rassegna dei favoriti per ogni categoria: molte scelte, in occasione degli Oscar 2022, sono apparse come immotivate per addetti ai lavori e critici; in alcune occasioni, in effetti, ci si è ritrovati di fronte a delle forzature che non sono state percepite sempre come necessarie o positive per il contesto della manifestazione cinematografiche. La conseguenza fondamentale di questo processo è semplice: per quattro categorie differenti si hanno quattro attori più che semplicemente favoriti e, per quanto le sorprese possano sempre esistere, si tratterebbe di vittorie sicuramente non attese.
Miglior attore protagonista
La categoria di miglior attore protagonista sembrava promettere una lotta a due tra Benedict Cumberbatch e Will Smith. La presenza di un Andrew Garfield vincitore nel contesto dei Golden Globes e rivalutato anche nell’ambito mediatico ha sicuramente sorpreso tutti e creato grandi aspettative ma, per quanto si possa lodare il suo lavoro per Tick, Tick… Boom!, l’attore di The Social Network sembra essere particolarmente lontano dalla possibile vittoria finale. Pertanto, nel ritornare al duo, il giudizio dovrebbe indirizzarsi verso l’attore che ha già ricevuto nomination per Alì e La ricerca della felicità, ipoteticamente alla sua prima vittoria dopo tre nomination ottenute.
La portata emotiva del suo ruolo, la qualità espressa in King Richard, la rivalutazione di un personaggio spesso dimenticato nell’ambito della cultura popolare e il confronto con una carriera che non l’ha mai visto premiato sono tutti elementi che giustificherebbero una scelta di questo genere, pur non sottovalutando assolutamente la qualità dell’operato di Benedict Cumberbatch.
Miglior attore non protagonista
Il miglior attore non protagonista dovrebbe essere vinto, senza mezzi termini, da Troy Kotsur, che sembra essere avanti particolarmente rispetto alla possibile sorpresa di Kodi Smit-McPhee, tenendo a mente lo stesso concetto precedentemente espresso: l’attore di Il potere del cane non ha certamente sfigurato e, anzi, nel complesso la sua interpretazione sembra essere la migliore nel film, per caratura ed evoluzione del personaggio; tuttavia, con Coda e con le sue rese attoriali si è su un altro livello per gli addetti ai lavori, che dovrebbero fare la propria scelta in tal senso.
Miglior attrice protagonista e miglior attrice non protagonista
Anche per Jessica Chastain, favorita per la vittoria finale nella categoria di migliore attrice protagonista, si tratta della terza nomination ottenuta agli Oscar, dopo quelle per The Help e Zero Dark Thirty. La scelta dell’attrice, avvenuta sualla base della recitazione in Gli occhi di Tammy Faye, ha convinto in molti nel mondo mediatico e critico, per quanto ci sia più incertezza, relativamente anche ai nomi di Penelope Cruz e Kristen Stewart da non sottovalutare assolutamente. Quanto alla miglior attrice non protagonista, i dubbi sono sostanzialmente minimi: nessuna sorpresa sembra minimamente intaccare la vittoria ormai quasi certa di Ariana DeBose, per la sua interpretazione in West Side Story.
Tutte le categorie degli Oscar 2022 in cui è favorito Dune di Denis Villeneuve
Cercando di effettuare un discorso contrario rispetto a quello preso in considerazione per le precedenti categorie, ci si può concentrare direttamente su un film per diverse categorie, soprattutto tecniche, che approfondiscono realtà relative a fotografia, scenografia, montaggio e colonna sonora. Dune di Denis Villeneuve è un prodotto cinematografico straordinario dal punto di vista tecnico e, per questo motivo, gli Oscar 2022 hanno nominato il prodotto in questione praticamente in ognuno dei comparti tecnici, per cui la vittoria del film con Timothée Chalamet sembra essere più che possibile.
Migliore fotografia e migliore sceneggiatura originale
Si parte dalla categoria di migliore fotografia, in cui – a dire il vero – la battaglia è meno scontata di quanto si possa immaginare: Il potere del cane fa dell’esercizio di fotografia uno dei punti saldi del suo successo e il Macbeth di Joel Coen appare come particolarmente affascinante per un discorso tecnico. Tuttavia, la resa fotografica di Dune sembra essere indiscutibile, e la possibilità di vedere il film ottenere una statuetta è particolarmente elevata. Diverso il discorso della sceneggiatura: se una nomination era apparsa già troppo per il film, che adatta sostanzialmente la prima parte del primo libro di un’intera saga firmata da Frank Herbert, la vittoria nella categoria di migliore sceneggiatura originale (per cui è ancora una volta lotta tra Coda e Il potere del cane) sembra essere una vera e propria chimera.
Migliore colonna sonora, miglior sonoro e migliore scenografia
Dune ha praticamente già ottenuto una statuetta per la migliore colonna sonora (e, di conseguenza, per il miglior sonoro) realizzata magistralmente da Hans Zimmer. Anche in Il potere del cane il comparto musicale è certamente importante, ed Encanto fa della sua colonna sonora uno dei pilastri portanti del suo successo; tuttavia, la colonna sonora di Dune è nell’olimpo delle migliori realizzazioni di sempre e, per questo motivo, sarebbe assolutamente impensabile non vedere il film ottenere una statuetta d’oro in questa categoria.
Anche la migliore scenografia sembra essere destinata al prodotto cinematografico diretto da Denis Villeneuve: la resa estetica del pianeta Arrakis è un qualcosa di incredibilmente emozionante per effetto visivo e, soprattutto, per un’idea di globalità dell’ambientazione magistralmente resa da Patrice Vermette e Zsuzsanna Sipos.
Migliori effetti e miglior montaggio
Il film è favorito anche in migliori effetti speciali e montaggio. Per quanto riguarda i primi, la vittoria appare molto più scontata: per molti sarebbe sicuramente affascinante ritrovarsi di fronte alla vittoria di Spiderman: No Way Home, nell’unica sua nomination ottenuta; tuttavia, le realizzazioni in Dune sono numerose e, soprattutto, qualitativamente importantissime dal punto di vista estetico, che si considerino le esplosioni, l’effetto del verme delle sabbie, la realizzazione grafica degli scudi o qualsiasi altra scelta. Quanto alla possibilità di ottenere la statuetta per il miglior montaggio, invece, la lotta sembra essere meno a senso unico, date le presenze del già citato Tick, Tick… Boom!, da non sottovalutare in quanto musical, e di King Richard.
Miglior trucco e migliori costumi
Differente, infine, il discorso per quanto riguarda le categorie di miglior trucco e migliori costumi. In entrambi i casi il lavoro in Dune è stato straordinario, soprattutto per la realizzazione delle tute distillanti e per quanto riguarda la caratterizzazione di Fremen. Altri prodotti cinematografici, però, concepiti soprattutto in virtù di eventuali vittorie in queste categorie, sembrano però essere maggiormente quotati sotto questo punto di vista. Per quel che concerne la categoria di miglior trucco, il film favorito è Gli occhi di Tammy Faye, mentre per i migliori costumi bisogna sicuramente guardare a Crudelia.
Billie Eilish favorita per la migliore canzone in No Time to Die
La vittoria nella categoria di migliore canzone sembra essere destinata a Billie Eilish e al film No Time to Die, diretto dal regista Cary Fakunaga. Il quinto e ultimo film in cui Daniel Craig interpreta James Bond all’interno della celebre saga cinematografica non dovrebbe avere particolari rivali, per quel che concerne la migliore canzone realizzata, dopo la vittoria nella medesima categoria dei Golden Globes. Per Finneas O’Connell, fratello maggiore di Billie Eilish e produttore musicale, si trarrebbe di un’ulteriore vittoria dopo gli otto Grammy conseguiti nel corso della sua carriera.
I favoriti per la vittoria di miglior film d’animazione e migliore documentario
Ultime categorie da prendere in considerazione per quel che concerne una possibile vittoria finale sono quelle di miglior film d’animazione e migliore documentario. Per quanto riguarda la prima, il discorso sembra essere ancora una volta proprio dell’interesse Disney che, per quanto riguarda la materia dell’animazione – nel contesto degli Oscar – la fa da padrona. Luca ed Encanto sono i due principali nomi favoriti alla vittoria finale ma il secondo dei due gode di una considerazione maggiore tra gli addetti ai lavori, tale da provocare una vittoria che sembra essere vicina.
Il migliore documentario dovrebbe essere, invece, oggetto della vittoria di Summer Of Soul, di Ahmir “Questlove” Thompson. La concorrenza, in questo caso, è maggiore, data la presenza di Flee che potrebbe ottenere la vittoria finale nella categoria di migliore documentario. In ogni caso, per la categoria in questione l’attesa è differente, così come minore la prevedibilità rispetto ad altre categorie.