Chainsaw Man: recensione episodio 1×05 dell’anime MAPPA

Chainsaw Man recensione episodio 5 anime MAPPA

Chainsaw Man è l’anime MAPPA già giunto al quinto episodio, a seguito dei precedenti in cui era stato possibile osservare l’inserimento di Denji all’interno della Divisione di Pubblica Sicurezza e la sua uccisione del Demone pipistrello. All’interno dell’episodio in questione, che rappresenta sicuramente un prodotto di transizione rispetto ai precedenti che avevano presentato una quantità di azione maggiore, non c’è alcuna trasformazione di Denji in motosega, e i combattimenti sono ridotti al minimo anche per tutti gli altri Devil Hunter: si privilegia, per questo motivo, una narrazione in flashback che permetta di approfondire maggiormente gli eventi. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito della trama e la recensione dell’episodio 1×05 di Chainsaw Man.

Trama dell’episodio 1×05 di Chainsaw Man

Il quinto episodio di Chainsaw Man ricomincia dalla promessa che Power decide di rispettare nei confronti di Denji: nulla è lasciato al sottinteso e, dunque, si può osservare il protagonista dell’anime palpare il seno della Majin, per ben tre volte, pur rimanendo deluso dalla sensazione provata. Nel parlarne a Makima, quest’ultima seduce l’uomo motosega fino ad avanzargli la richiesta più importante: uccidere il Diavolo pistola. Si tratta di un temibile demone che è comparso per la prima volta in America, sterminando 1 milione e 200mila persone in 5 minuti: la sua forza è stata originata dal grande traffico di armi e dal clima di preoccupazione statunitense, anche dal punto di vista giornalistico, a seguito della caduta delle Torri Gemelle, che ha provocato il consumo eccessivo delle stesse.

Per questo motivo, il Diavolo pistola – che è scomparso dopo il suo terribile massacro – rappresenta un nemico importante per i Devil Hunter: per trovarlo, si possono sfruttare i pezzi della sua carne che si sono staccati dal suo corpo e che sono presenti in altri demoni; quando questi ultimi ne ingeriscono uno, infatti, acquisiscono molto potere, e attirano tutti gli altri pezzi che sono a disposizione della Divisione di Pubblica Sicurezza. Attratti da un pezzo del demone, quindi, i Devil Hunter si ritrovano presso un Hotel dove si nasconde un Demone particolarmente potente: qui si ricostruisce anche parte del flashback di Aki Hayakawa; quando era soltanto un ragazzo, decise di giocare a baseball con suo fratello ma, nel rientrare in casa, quest’ultimo è stato spazzato via da un’esplosione provocata proprio dal Diavolo pistola. Hayakawa è rimasto solo, voglioso di vendetta, ed è stato – in futuro – associato a Himeno, che ha visto tanti dei suoi partner morire.

Himeno ha stretto un patto con il Diavolo fantasma (in cambio del suo occhio destro), che le permette di agire con una mano invisibile e intoccabile: in questo modo controlla uno dei demoni presenti nell’hotel, ucciso poi da Power. Tuttavia, i protagonisti scoprono di un qualcosa di apparentemente incredibile: che salgano o scendano le scale dell’hotel in cui si trovano, restano sempre all’ottavo piano.

Recensione dell’episodio 1×05 di Chainsaw Man

Il quinto episodio di Chainsaw Man continua ad intensificare il rapporto che c’è tra narrazione impegnata e caratteri demenziali, determinati dall’andamento emotivo del protagonista Denji. In una volontà di isolare i due personaggi di Denji e Power, questi ultimi vengono mostrati nella loro inconsistenza morale a fronte di un episodio che acquisisce, invece, un valore ottenuto sia dai suoi flashback, sia dal tono costante di serietà relativo ad un’azione condotta attraverso la maggiore cura possibile del pericolo. La narrazione del Diavolo pistola è introdotta perfettamente: nel suo carattere sfuggente, il demone viene ottenuto a seguito della presentazione di altri personaggi nemici secondari, che sottolineano quale possa essere il divario di forza che c’è con il personaggio che sicuramente terrà impegnati i protagonisti per più episodi.

Ciò che colpisce dal punto di vista estetico è l’estrema cura dei dettagli che risultano essere evidenziati in diversi punti della pellicola: dal sangue del demone che schizza e si accumula in un angolo della porta dopo l’uccisione di quest’ultimo, fino al pulviscolo atmosferico presente nella stampa dove Denji ha il suo dialogo con Makima. In definitiva, Chainsaw Man continua nella sua volontà di non affrettare assolutamente la narrazione iniziale, adattando capitolo per capitolo il manga e proseguendo attraverso una tipologia di racconto cadenzato che è ancora nelle sue fasi iniziali. Per giudicare realmente il prodotto, ci sarà bisogno di ben altri episodi.

About the Author

Bruno Santini
Laureando in comunicazione e marketing, copywriter presso la Wolf Agency di Moncalieri (TO) e grande estimatore delle geometrie wesandersoniane. Amante del cinema in tutte le sue definizioni ed esperto in news di attualità, recensioni e approfondimenti.